giovedì 30 giugno 2011

Si va avanti come se nulla fosse!

Una relazione ispettiva di qualche mese fa sulla critica situazione gestionale ed amministrativa dell’ASI in termini di consulenze, bonus non regolari ai dipendenti ed una severa relazione della Corte dei Conti sullo stato dell’ASI e delle sue società partecipate di cui si è occupato anche un ultimo atto ispettivo conclamano lo stato critico dell’Agenzia di cui, come più volte , abbiamo riportato in questo blog, si sta procedendo al rinnovo dei vertici.
Vale la pena soffermarsi sulle richieste espesse  nell’ultimo atto ispettivo e segnatamente

“quali iniziative urgenti intenda intraprendere affinché vengano dissipati definitivamente tutti i dubbi sollevati dalla relazione ispettiva che, qualora fosse confermata, getterebbe certamente ombra sull'attuale gestione dell'ASI con preoccupanti conseguenze, e se non intenda soprassedere sull'individuazione del candidato alla presidenza, nell'attesa che la vicenda ispettiva venga definitivamente risolta.”

Eppure il MIUR, quale Organo vigilante, malgrado più volte richiamato in causa dal Parlamento e dagli organi amministrativi e contabili, mostra palese indifferenza di fronte alle varie preoccupazioni segnalate sull’Ente che coordina le attività spaziali.
Invero sembrano anche inerti le organizzazioni sindacali su queste criticità.
Eppure in altri tempi, le cose sarebbero andate diversamente  ed avrebbe certamente reagito  ancheil personale che invece sembra non preoccupato delle vicende dell’ASI.


mercoledì 29 giugno 2011

Le competenze dell'ASI nella fusione nucleare.

Non vi è alcun dubbio che l’ASI sia competente in cose spaziali.
Vi sono molti dubbi invece sul fatto che l’ASI sia competente in materia di fusione termonucleare (il 20 e 21 giugno 2011 si è svolto presso l’Ambasciata d’Italia ed il Centro scientifico nazionale russo, Istituto Kurchatov la tavola rotonda scientifica “Fisica dei plasmi nello spazio e in laboratorio)
Eppure il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, avrebbe assegnato all’ASI la responsabilità del progetto Ignitor, dedicato allo studio dei plasmi nei processi diffusione termonucleare, attraverso la realizzazione di un prototipo di reattore per la fusione nucleare. Il progetto sarà realizzato in Russia, con 100 milioni di euro stanziati da tale Paese e 80 dall’Italia, con fondi del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Sarà probabilmente trovata, in considerazione dell’importanza  del progetto per la scienza e la tecnologia italiana e le ricadute anche per il settore delle piccole e medie imprese, una sede ed un budget adeguato per il supporto logistico.
Si ribadisce che sembra per lo meno singolare  che il progetto ricada sotto la responsabilità dell’ASI  che finora non ha dimostrato di avere competenze in campo nucleare e non di altri Enti pubblici di ricerca
Pertanto si potrebbe trarre la conclusione o  che il MIUR abbia sbagliato destinatario, oppure che tenga minimamente conto delle competenze specifiche dei vari Enti di ricerca.
Non sarebbe poi la prima volta che ciò accada in Italia.

martedì 28 giugno 2011

Si va verso una terza riconferma?

Si profila un terzo mandato per il Presidente pro tempore dell’ASI.

Infatti, secondo indiscrezioni sembra che il Ministero Vigilante abbia concordato sul parere dell’Avvocatura dello Stato secondo cui   il periodo di commissariamento non andrebbe conteggiato come un mandato.
Pertanto vi sarebbe  un nulla osta alla partecipazione del presidente in carica alla selezione.

Tutto ciò ovviamente a prescindere dalla valutazione autonoma del comitato di valutazione e di cambiamenti nri giorni successivi , ma appare  comunque molto improbabile che la cinquina non contenga il nome del Presidente uscente e quindi ad oggi non è difficile prevedere quale sarà la scelta insindacabile del Ministro.
Resterebbero spuntate quindi le frecce all’arco dei vari competitori, a meno che non vi siano contenziosi,e prese di posizione ex ante.


domenica 26 giugno 2011

Le nuove nomine alla Presidenze dei comitati direttivi dell'ESA e l'Italia resta a bocca asciutta.

L’Italia, come è noto, da anni è il terzo Paese membro dell’Agenzia Spaziale Europea in termini di finanziamenti dopo Francia e Germania. Eppure da un anno ormai sembra evidente che il peso della delegazione italiana  sia in netto decremento.

Infatti non più tardi di qualche settimana fa sono state rinnovate in ESA le presidenze dei numerosi comitati direttivi ed all’Italia sono spettate per la prima volta solamente la vicepresidenza del Consiglio e la vice presidenza del comitato direttivo per la politica industriale.
Ben magra consolazione se si pensa che l’Italia ha assunto più volte presidenze in comitati importanti come quello del volo umano e dell'esplorazione e della politica industriale per non dire del comitato scientifico presieduto molti anni fa da Edoardo Amaldi. 
Vi è anche da rilevare d’altra parte come le recenti nomine di qualche mese fa ai direttorati dell’ESA siano state  secondo molti una vittoria di Pirro;  il direttorato della strategia infatti potrebbe essere senza alcun potere, in quanto non solo sarebbe strettamente subordinato al Direttore Generale ma anche del tutto privo di budget.
Per di più sia la candidatura italiana alle strategia sia quella della direzione del centro europeo di ricerca avrebbero superato il turno essenzialmente per il fatto che erano fortemente supportate dal Direttore Generale dell’ESA.
In compenso si è perduto il direttorato al volo umano diretto  da Simona di Pippo, attuale candidata alla Presidenza dell’ASI e si è persa  anche l’opportunità di avere il direttorato della scienza,

Insomma molti finanziamenti destinati dall’Italia all’ESA e poca incidenza nella struttura organizzativa dell’Agenzia.

venerdì 24 giugno 2011

Conversazione con un candidato al Vertice dell'ASI

Il tema del rinnovo del Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana è senza dubbio di attualità perché l’ASI è un Ente peculiare con forti connotazioni di ricerca ma anche di sviluppo industriale.
Molte sono le problematiche sul tappeto e di non facile soluzione in un contesto internazionale che nel corso di questi anni ha assunto  dimensioni diverse  rispetto a quello di qualche anno fa quando lo spazio era ristretto a pochi interlocutori.
Per questa ragione riteniamo utile pubblicare di nuovo una conversazione che si sarebbe  tenuta  con un candidato alla Presidenza dell'ASI  nel lontano, ma non troppo, settembre 2010.
Si trova l’attenzione nella conversazione ad uno sviluppo delle attività spaziali nazionali equilibrato e rispettoso delle molteplici componenti presenti che vanno dalla ricerca universitaria, al’industria ed al complesso mondo dell’utenza finale.

Forti preoccupazioni sul comitato di valutazione per il rinnovo degli Enti di ricerca

Il comitato di valutazione per la scelta dei presidenti e dei consiglieri d’amministrazione degli Enti di ricerca vigilati dal MIUR e sottoposti al riordino, continua a far parlare di sé.
Infatti,non soltanto in un atto ispettivo di cui demmo notizia in un precedente articolo furono espressi dubbi  dai parlamentari sulla terzietà del comitato, poiché un componente si troverebbe ad essere consigliere di amministrazione di un Ente sottoposto al riordino (controllore controllato?),ma anche recentemente in un ulteriore atto ispettivo si sollevano non pochi dubbi sulle "competenze”  di un Comitato che dovrà selezionate un numero imprecisato di candidati comunque superiore e di molto al centinaio per un altrettanto numero elevato di Enti di ricerca che abbracciano per competenza molteplici discipline.
“Nell’atto ispettivo si chiede in particolare quali urgenti iniziative il Governo intenda intraprendere al fine di garantire la massima doverosa trasparenza ed imparzialità nelle procedure di selezione degli amministratori degli enti di ricerca sottoposti alla vigilanza del Ministero dell'istruzione, università e ricerca;
se non intenda integrare opportunamente il Comitato di selezione costituito con decreto ministeriale 2 maggio 2011, n. 4520, in modo che siano presenti tutte le specializzazioni richieste dalla fattispecie;”
“Emergono inoltre ulteriori preoccupazioni sulla natura di un bando di selezione di chiamata pubblica") aperto a chiunque ritenga di voler inviare il proprio curriculum, senza chiara specificazione in ordine a titoli che debbano essere posseduti, a parte la generica attinenza, richiesta, alle materia di competenza degli enti interessati. Ciò sembra consentire un'amplissima arbitrarietà da parte dei saggi che costituiscono il comitato di selezione, senza che gli stessi possano valutare la specializzazione richiesta in tutte le materie interessate, in contrasto con il disposto dell'art. 97 della Costituzione, che ad avviso dell'interrogante presuppone il rispetto del principio di specializzazione da parte dei dirigenti pubblici;”


Non poche perplessità dunque che indubbiamente rischiano di gettare ombre sulla regolarità delle.procedure di valutazione che dovrebbero essere espletate entro il mese di Luglio p.v.


mercoledì 22 giugno 2011

La lente d'ingrandimento della Corte dei Conti sulle società partecipate dall'ASI

Nellultima relazione della Corte dei Conti (2008-2009) di cui abbiamo dato il testo integrale nell’ultimo articolo di questo blog, vi è un paragrafo circostanziato dedicato alle società partecipate costituite da ALTEC,CIRA, ELV, CIRA e- GEOS ed anche da "Impresambiente " società consortile  mista pubblica, privata partecipata dall’ASI al 7,41/%
Questa società finalizzata ad una non meglio definita prevenzione del rischio ambientale dui  come è riportato dalla Corte dei Conti, presenta un debito preoccupante che se nel 2008 era di circa 152000 euro, nel 2009 raggiunge la quota di un passivo di  circa 409000 euro.
E anche molto singolare che il passivo a bilancio sia di una società con un personale costituito soltanto da 2 dipendenti a contratto determinato oltre che un numero imprecisato di collaboratori a progetto.
 Sarebbe utile conoscere con chiarezza gli obiettivi e gli aspetti gestionali di questa società che non sembra neanche riportata sul sito dell'ASI.
Non è l’ultima società, perché forse proprio oggi dovrebbe venire approvata definitivamente dal CDA dell’ASI, così come è stato riportato a Le Bourget, la società ASITEL aperta ai privati che comporterà peraltro ulteriori nomine di Presidente e consiglio di amministrazione da parte di un consiglio  ormai di fatto se non  anche de Jure  valido soltanto per gli affari ordinari.

Le credenziali degli attuali Vertici dell'Agenzia Spaziale Italiana.

Mentre continuano molto  a rilento le procedure per la selezione dei candidati  a presidenti dei vari  Enti di ricerca ( si parla del cospicuo numero di 150 di cui circa 15 per l'Agenzia Spaziale italiana, continuano a far parlare le vicende degli ASI.
Non vi è sioltanto la relazione ispettiva del MEF, di cui abbiamo parlato diffusamente in altri articoli e di cui si attende un giudizio definitivo da parte del Ministero dell'economia, ma anche la relazione della Corte dei Conti per il 2008-2009 che qui si riporta integralmente
La relazione depositata nei giorni scorsi rappresenta un vero e proprio allarme sulla situazione gestionale e contabile dell’ASI.
E’significativo, tra l’altro come è riportato da un organo sindacale il richiamo dei magistrati contabili al vasto contenzioso dell’Agenzia.
In particolare nel 2009 è intervenuta una sentenza del Tar Lazio che ha condannato l'Agenzia al pagamento in favore dell'Università di 2,7 mln di euro, oltre ad interessi e spese legali.
Avverso tale sentenza l'Agenzia a febbraio 2009 ha presentato appello al Consiglio di Stato. Altro contenzioso consistente è quello in materia di rapporto di lavoro del personale dell'Agenzia, su questioni relative all'inquadramento ed al riconoscimento di mansioni superiori, anche con riferimento al mobbing.
Secondo dati forniti al Collegio dei revisori, nel corso del 2010 risultano pendenti 56 giudizi, di cui 22 dinanzi all'autorità giudiziaria ordinaria e 34 in sede amministrativa.
In due casi vi è stata soccombenza dell'Agenzia con conseguente condanna al pagamento, rispettivamente, di euro 193.126,19 e 26.981,96, cui è seguita da parte del Collegio dei revisori segnalazione alla competente Procura erariale.
La relazione non è  proprio un bel biglietto da visita per l’attuale gestione di cui il presidente in carica è candidato alla successione di sé stesso.
Tutto ciò ovviamente, tanto per cambiare, continua a lasciare indifferente il Ministro Vigilante, distratto probabilmente da altre questioni di competenza del suo Ministero.

martedì 21 giugno 2011

La relazione ispettiva del Ministero dell'Economia e Finanza sull'ASI: le inevitabili e preoccupanti conseguenze.

Finalmente dopo mesi di silenzio sulla relazione ispettiva del Ministero dell'economia e finanza sulla gestione dell’ASI da parte dei Vertici,gli atti comprensivi di controdeduzioni  sono state fornite ai Sindacati che si sono riservati di esprimere proprie posizioni al riguardo.
I Sindacati in una recente riunione sono stati altresì informati dai Vertici dell’Ente che sarebbe stato precisato dal MEF che la relazione dell’ispettore è un parere non vincolante per l’amministrazione di origine che si dichiara disponibile ad un confronto sulla base delle stesse controdeduzioni che necessariamente forniscono argomentazioni giustificative sui punti spinosi sollevati nella relazione ispettiva e di cui abbiamo dato ampio risalto in un precedente articolo.
L’Ente stima che entro Luglio la vicenda potrebbe concludersi.
Il mese di Luglio insomma sarà un mese cruciale per la vita dell’Agenzia in quanto il 7 luglio, la commissione incaricata concluderà le procedure di preselezione degli idonei alla Presidenza degli Enti di ricerca e di ASI. Successivamente il Ministro, sulla base della preselezione, individuerà i candidati da sottoporre al CDM e al Parlamento. Presumibilmente entro l’estate sarà nominato anche il nuovo CDA;
E’ urgente quindi che vengano dissipati definitivamente tutti i dubbi sollevati dalla relazione ispettiva che qualora fosse confermata, getterebbe  certamente ombra sull’attuale gestione con preoccupanti conseguenze.
Il ministro Vigilante farebbe bene  quindi a soprassedere all’individuazione del candidato alla Presidenza, nell’attesa che la vicenda ispettiva venga definitivamente risolta.

lunedì 20 giugno 2011

Qualche indiscrezione!

 A quanto si sa,i candidati alla presidenza dell’ASI dovrebbero essere una decina e molti di più a componente del Consiglio di amministrazione,
Quanto agli aspiranti presidenti trapelano  alcuni nomi e tra questi:
Simonetta Di Pippo, che è stata direttrice del volo umano in ESA; Ezio Bussoletti vice Presidente dell’attuale CDA dell’ASI; Giovanni Bignami ex presidente dell’ASI ed ovviamente  Enrico Saggese, l’attuale Presidente pro tempore dell’ASI.
Quest’ultimo, stando alle normative di legge più volte richiamate anche in atti ispettivi parlamentari,non potrebbe partecipare alla selezione , avendo già espletato due mandati.
Non vi è nulla di certo tuttavia perché la problematica è all’esame del Gabinetto del Miur a cui è pervenuto anche un parere dell’Avvocatura dello Stato secondo cui sarebbe regolare la candidatura.
Una bella “gatta da pelare” per il MIUR , in quanto potrebbero esservi ricorsi da parte degli altri candidati al TAR ed anche alla magistratura ordinaria, nell’ipotesi in cui qualche altro candidato  ravvisasse i termini dell’abuso d’ufficio.

domenica 19 giugno 2011

La collaborazione dell'agenzia spaziale europea con l'agenzia europea della difesa sulla sicurezza.

In un articolo precedente di questo blog abbiamo parlato della militarizzazione dello spazio italiano. E' un tema delicato ripreso anche in atti ispettivi parlamentari a proposito dell’utilizzo del sistema di osservazione della terra Cosmo-Skymed.
Non ci troviamo tuttavia di fronte ad un fatto isolato perché in Europa ed in particolare nell’agenzia spaziale europea, si assiste ad una deriva militare che va avanti da anni.
Secondo alcuni,  l’agenzia europea dovrebbe sviluppare soltanto programmi civili ed invece è proprio di questi giorni  l’annuncio che in occasione del salone di Le Bourget( presumibilmente il 20 giugno p.v.) sarà firmato un accordo tra ESA ed EDA per  progetti specifici da sviluppare in un periodo limitato di tempo.
 Le attività di interesse comune  si concentrano su di intelligence, sorveglianza,ricognizione, e sinergie civili-militari in osservazione della Terra e tecnologie dello spazio critico in cui l'Unione Europea non vuole essere totalmente dipendente da fornitori al di fuori dell'UE.
Il tutto rientra insomma in un più ampio contesto europeo dove detta legge sempre più l’Unione europea che guarda all’ESA come un mero braccio tecnico di supporto per la definizione della strategia europea da parte dell’Unione europea stessa.

venerdì 17 giugno 2011

Una domanda peregrina!

Il bando pubblicato sul sito del MIUR in ordine alle valutazioni delle candidature per Presidenti e consiglieri di amministrazione degli Enti  di ricerca sottoposti a riordino  recita testualmente:
Il Comitato esamina le domande e i requisiti di ammissibilità di ciascun candidato. Conduce l'istruttoria avvalendosi dei documenti ricevuti e di altre informazioni disponibili. Al termine dell'istruttoria, per ciascun ente e posizione e, ove possibile in ragione del numero dei candidati che hanno presentato domanda, propone al Ministro una rosa di cinque nominativi per la carica di Presidente e di tre nominativi per la carica di Consigliere di amministrazione, tra i quali il Ministro effettuerà, a suo insindacabile giudizio, la propria scelta.
Orbene nelle ipotesi che nelle cinquine o terne di candidati comparisse  qualche esperto del Ministro cosa  accadrebbe?
E’ una domanda  peregrina, ma non troppo.
Vi sono  tuttavie ottime ragioni per ritenere che il Ministro non solo opererà in modo  insindacabile, ma anche e soprattutto  con grande imparzialità.

giovedì 16 giugno 2011

Preoccupazioni sull'operatività militare del sistema di osservazioni della terra Cosmo.Skymed.

Sta crescendo la preoccupazione sull’utilizzo miiltare del sistema Cosmo. Skymed
Ne hanno parlato diffusamente sugli organi di stampa ed il tutto è stato ripreso da atto ispettivopresentato in Senato.
La maggiore inquietitudine risiede nel fatto che il sistema Cosmo-Skymed, il cui costo di realizzazione secondo ultime stime è stato finoradi un miliardo e 137 milioni di euro sia , per quanto concerne gli impieghi militari, sotto il coordinamento del Centro interforze telerilevamento satellitare CITS RIS di Pratica di MARE
"In realtà il RIS, l'unico servizio segreto sfuggito alla riforma di pochi anni fa è l'intelligence militare alle dirette dipendenze dello Stato maggiore della Difesa"

In questo contesto "duale”mentre le immagini militari sono ad elevatissima risoluzione,
vi è  invece una parte civile, con una attività che potrebbe servire per molti scopi utilissimi (disastri naturali, lotta all'abusivismo edilizio o ai traffici clandestini di rifiuti), che è gestita dall'Agenzia spaziale italiana (ASI) e che può disporre però solo di immagini a bassa risoluzione (si può individuare una nave mercantile, ma nelle foto un peschereccio diventa poco più di un punto; si vede una villa, non un'automobile);
Questa situazione può incidere non poco quindi sull’utilizzo civile del sistema Cosmo.Skymed finanziato in modo rilevante dall’’Agenzia spaziale italiana che tra l’altro compartecipa nella misura del 20% alla società e Geos  dedicata alla commercializzazione dei dati.
Insomma non ci troviamo di fronte ad un sistema duale, ma prevalentemente militare   c he inevitabilmente detta legge sulla complessiva utilizzazione dei dati.
Ed allora, in questo contesto,ove con molto ritardo,si sta procedendo al rinnovamento dei Vertici dell’ASI sarà inevitabile non tenere conto della militarizzazione dello spazio

mercoledì 15 giugno 2011

Ancora sui candidati!

Informazioni certe o rumors?
Appare sempre più probabile, come è stato rilevato in un precedente articolo, che molti candidati abbiano presentato domanda per più Enti e che addirittura alcuni di essi siano candidati a Presidente, ed a Consigliere d’amministrazione dell’Ente medesimo.
Nulla lo vieta, perché è previsto esplicitamente dal bando, ma certamente denota un particolare attaccamento alla poltrona.
Vi è altresì da aggiungere che molte domande di partecipazione, potrebbero ed anzi dovrebbero non essere accolte perché  molti candidati potrebbero avere già espletato due mandati  , non rientrando così nei termini di legge fissati  sia dal decreto legislativo di riordino sia dall’articolo 6 comma 2 del decreto legislativo n 204 del 1998.
A proposito dell'ASI potrebbe esservi anche qualche candidatura militare e ciò certamente in coerenza con la deriva militare dell'ASI

martedì 14 giugno 2011

Enti di ricerca: vi sarà un reale rinnovamento?

 I  termini per la presentazione delle candidature delle Presidenze e dei Consigli d’amministrazione degli Enti di ricerca ,di cui al decreto legislativo di riordino, sono scaduti il 9 giugno us, e quindi il comitato di selezione  può procedere all’esame dei numerosi curricula.
E’ un compito non facile per il Comitato di cui si è messa peraltro  recentemente in dubbio in un atto ispettivo parlamentare  la terzietà di un componente del comitato stesso, in quanto membro di un consiglio d’amministrazione di un Ente sotto posto a riordino.
  I "selezionatori” si troveranno probabilmente di fronte  a un “parco”di candidati che nella maggioranza dei casi sono stati nei vari Enti di ricerca già presidenti e consiglieri di amministrazione ed in pochi casi  invece di fronte a volti  nuovi.
Inoltre, secondo quanto disposto dal bando di selezione,i candidati hanno potuto partecipare per gli organi di più Enti di ricerca. Ciò comporterà inevitabilmente che le rose di candidati da sottoporre al Ministro saranno in molti casi composte verosimilmente  sempre dalle stesse persone.
Il riferimento è esplicito soprattutto per CNR, ASI e INAF.
Ed allora ?
Potrebbe  essere reale il rischio  di un rinnovamento all’insegna del vecchio!






lunedì 13 giugno 2011

L'industria spaziale italiana presto in orbita transalpina?

In questo blog più volte ci siamo soffermati sul fatto che la Thales Alenia abbia come principali azionisti i francesi  con l’inevitabile conseguenza che consistenti finanziamenti governativi vadano in Francia.
Non è un caso isolato perché nel mosaico industriale si inserisce un’altra “preoccupante” tessera :infatti la società Avio che detiene il maggiore azionariato della ELV, società compartecipata dall’Agenzia spaziale italiana, capocommessa per la realizzazione del lanciatore Vega, possa essere comprata dalla società francese SAFRAN, che gia' aveva tentato di acquisire la società Avio nel 2003 tramite la filiale Snecma.
Questa ipotesi d’acquisto è riferita da un autorevole organo di stampa francese.
La notizia non è né confermata né smentita dalle fonti industriali interessate.
Se a tutto ciò si aggiunge la precaria situazione finanziaria della società Telespazio che da giorni ha avviato la procedura della cassa integrazione per molti dipendenti, il quadro dell’industria italiana si fa preoccupante.
Non va dimenticato tra l’altro che la Telespazio è il maggiore azionista della società e Geos dedicata alla commercializzazione dei dati Cosmo-Skymed,con costi finora giudicati alle stelle da parte di alcuni soggetti come le piccole imprese di Matera dove è la sede legale di e Geos.
Se poi anche la Telespazio fosse ceduta dalla Finmeccanica alla Francia, cosa accadrebbe?
Ma queste sono soltanto illazioni.
Una cosa è certa : è imperativo rivisitare, alla luce dell’evoluzione industriale, la politica spaziale industriale del Paese,se  si vuole  evitare di entrare nella sfera d’influenza francese e perdere ogni autonomia.

domenica 12 giugno 2011

La scalata allo spazio della Nigeria

E’ ben noto  come la Nigeria sia un Paese in cui la popolazione viva ad di sotto della soglia di povertà.
Eppure da anni il governo nigeriano tenta la scalata alla spazio : una prima volta è stato qualche anno fa quando grazie alla collaborazione cinese ha messo in orbita , il satellite NigComSat-1, che avrebbe dovuto, tra le altre cose, garantire internet a banda larga a tutto il territorio nigeriano, monitorare gli oleodotti e controllare carico e scarico delle navi nei porti nazionali.
Le cose non andarono molto bene,perché il satellite accusò avarie e fu "parcheggiato" nello spazio.
Il governo Nigeriano per nulla rammaricato di avere gettato al vento investimenti consistenti, ha continuato a puntare sulle imprese spaziali : infatti è proprio di questi giorni l’annuncio ufficiale che entro la fine di questo mese saranno messi in orbita due satelliti e per l’esattezza NigeriaSat 2 e Nigeria Sat X che , grazie all’alta risoluzione dei sensori a bordo, dovrebbero procedere alla mappatura del Paese.
Ci troviamo insomma di fronte a grandi contraddizioni  presenti non solo in Nigeria , ma nell’intero scacchiere africano. Ne è abbastanza difficile la comprensione

giovedì 9 giugno 2011

Mala tempora currunt per il sistema spaziale nazionale?

LaTelespazio, azienda leader del settore spaziale, sembra in ginocchio per scelte sbagliate e ritardi nei finanziamenti governativi. Conseguenza inevitabile sono la cassa integrazione e   gli scioperi negli stabilimenti ed anche nella società e Geos (80% Telespazio e 20% ASI) dedicata alla commercializzazione dei dati cosmo-Skymed. Invero non ci troviamo di fronte ad un ciel sereno, ma ben moto alle organizzazioni sindacali da alcuni mesi.
Non vi è solo tuttavia  la pesante situazione industriale a mettere in fibrillazione il settore, ma anche i ripetuti atti ispettivi parlamentari di cui nell’ultimo  si pone in evidenza “quale sia stato il reale utilizzo di COSMO-SkyMed, costato alla collettività oltre un miliardo di euro, tanto più che l'Agenzia spaziale italiana aveva definito da alcuni anni un accordo con il Dipartimento della protezione civile nel settore, del rischio sismico”
 Si insiste anche nel chiedere al Ministro
  Quali misure intende adottare per impedire che i dirigenti dell'ASI siano molto prodighi nell'utilizzo dei fondi pubblici per meri fini di propaganda, con costose missioni estere a spese della collettività per creare un consenso sui media e su ben note oligarchie, che spesso fanno parte delle solite compagnie di giro e di incroci nelle "cricche" economiche di potere, e al fine di ricondurre la gestione di aziende pubbliche nel rispetto della sobrietà e nella mission al servizio degli interessi generali del Paese.
  In questa atmosfera così pesante su cui si auspicano risposte di chiarezza  tra poco saranno esaminate dal comitato di selezione le varie candidature tra cui anche quelle di partecipazione alla Presidenza dell’ASI
Sarà fondamentale la scelta di un candidato in grado di affrontare con terzietà la difficile situazione spaziale nazionale.


mercoledì 8 giugno 2011

Richiesta di chiarezza sulla composizione del Comitato di selezione.

Si profilano all’orizzonte dubbi sulla terzietà del comitato di selezione nominato dal MIUR per  la scelta delle rose dei candidati a Presidente e Consigliere d’amministrazione dei vari Enti di ricerca di cui al decreto legislativo di riordino degli Enti di ricerca. Questo  è quanto si deduce da un recentissimo atto ispettivo che, a proposito del Comitato di selezione,  domanda al Governo  se non si configuri “ un conflitto di interessi “ nella presenza nel comitato di un un componente che è al tempo stesso  attuale membro del consiglio di amministrazione di un Ente sottoposto a riordino
Il parlamentare domanda altresì al Governoquali iniziative di competenza intenda assumere per garantire la necessaria trasparenza e imparzialità.”
Non è di poco conto quanto sollevato dal parlamentare e per questo motivo sarebbe opportuno ed urgente che qualunque dubbio in materia fosse dissipato al fine di fare chiarezza ed evitare così la spirale degli inevitabili contenziosi.

martedì 7 giugno 2011

Una donna alla Presidenza dell'Agenzia Spaziale Italiana?

Ad oggi non trapelano informazioni ufficiali sui candidati a Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana. Eppure un autorevole blog si è cimentato nell’indicare tra uno stuolo di candidati non tutti credibili,  in pole position l'attuale Presidente pro tempore Saggese e Simonetta Di Pippo ex direttrice del volo abitato all’ESA.
Quanto al primo, pendono ancora dubbi sulla ammissibilità della sua domanda, avendo espletato un secondo mandato.
Infatti, malgrado  egli sia munito di un parete favorevole alla sua partecipazione, redatto dall’avvocatura dello stato-parere stranamente richiesto dall’ASI e non dal MIUR- non appare ancora chiara quale sara la posizione del MIUR sull’ammissibilità di una domanda che sembrerebbe non rispondere ai requisiti di legge.
Quanto alla seconda, ella sembra una candidata autorevole e di tutto rispetto, competente in campo scientifico e manageriale ed in possesso della necessaria esperienza internazionale.
Per di più -e ciò non guasta- finalmente una donna potrebbe andare al massimo Vertice dell’Agenzia Spaziale.
Sarebbe un fatto veramente innovativo ed auspicabile!
Starà comunque al Ministro Vigilante decidere sulla base delle indicazioni del Comitato di selezione.

Proroga dei termini nella presentazione delle domande?

Stando a quando indicato dal sito del MIUR, il 9 giugno p.v. scadranno i termini di presentazione per le candidature a Presidente e consiglieri d’amministrazione dei vari Enti di ricerca di cui al decreto legislativo di riordino.
Farà fede la data dell’inoltro della raccomandata ed in pari data dovrà pervenire all’ufficio preposto del MIUR domanda in pdf.
Va tutto bene, soltanto che in questi giorni, come è ampiamente riportato dai media, il software delle poste italiane è in tilt,comportando così ritardi in molteplici operazioni tra cui l’inoltro e ricezione delle raccomandate.
E’ probabile che presto si rimedierà al malfunzionamento: resta tuttavia il fatto che la presentazione delle candidature in tempi utili potrebbe avere qualche difficoltà.
Ed allora sarebbe forse meglio una proroga dei termini.
Potrebbe essere considerato un problema di lana caprina,ma non lo è affatto.

lunedì 6 giugno 2011

E' utile la collaborazione italo francese all'industria spaziale nazionale?

Il 6 giugno u.s. vi è stato l’incontro bilaterale tra Italia e Francia nel campo della ricerca scientifica e tecnologica.
Valerie Pecrésse, ministro francese dell'Istruzione e della Ricerca,che si distingue nettamente nel contesto politico per l’elevata formazione culturale e politica, ha colto l'opportunità per visitare  lo stabilimento romano della Thales Alenia  che vede la Francia azionista del 67% e che è la principale destinataria dei finanziamenti governativi nazionali distribuiti dall’Agenzia Spaziale Italiana.
La società Telespazio che presenta in modo reciproco un pacchetto azionario italiano maggioritario, accusa  invece rilevanti perdite con conseguente cassa integrazione per molti dipendenti.
Due industrie locate in Italia con due situazioni in stridente contrasto tra loro.
Siamo sicuri insomma che una Joint Venture così impostata sia positiva per l’Italia?
O ci troviamo di fronte ad un accordo che vada rivisto alla luce di una stategia aderente agli sviluppi spaziali europei?
Cosa ne pensa al riguardo il Ministro  a cui spetta la vigilanza delle attività spaziali nonchè il coordinamento della strategia italiana nel contesto europeo? Vi è da dubitare talora che il Ministro Vigilante  ne sia pienamente edotto.

domenica 5 giugno 2011

Vacche magre per il sistema industriale spaziale nazionale.

La società Telespazio, azienda leader nel settore dei servizi  spaziali,  verserebbe  in cattive acque. Ne già demmo notizia in un recentissimo articolo, ma la questione è ben più grave perché per un consistente numero di dipendenti di Roma e del Lario si sono aperte le porte della cassa integrazione. Per il momento ne sembra risparmiato il centro del Fucino.
Quali sono le ragioni di questa crisi? Sono molteplici ma comunque interconnesse.
Infatti appare anzitutto singolare che la Telespazio, certamente non competente nel campo manifatturiero, abbia assunto la capocommessa nello sviluppo del satellite turco Göktürk  in un sistema in cui l'effettiva realizzazione è affidata alla Thales Alenia con il 67% di partenariato francese.
La seconda ragione, riportata anche dai media, è che l’agenzia spaziale ritardi nell’attribuzione di nuovi commesse.
Non appare invero molto chiaro di quali commesse si parli, quando la Telespazio, stando ai piani programmatici, sembra una delle aziende maggiormente destinatarie di risorse finanziarie.
Inoltre è mai possibile che dopo quasi 50 anni di attività spaziale nazionale, resta immutato il fatto che la Telespazio ed altre aziende del settore sopravvivano soltanto con i finanziamenti governativi che sarebbero dovuti servire tra l’altro ad aumentare la competitività delle aziende?
Ci si aspetterebbe che il sistema industriale nazionale fosse ormai in grado di camminare prevalentemente con le proprie gambe  nel mercato internazionale.
Insomma continuiamo a trovarci  di fronte un sistema  assistito?
Non dovrebbero essere queste le finalità dei finanziamenti destinati alla ricerca e sviluppo.

venerdì 3 giugno 2011

Presidenza dell'Agenzia Spaziale Italiana: i giochi sono fatti?

 Il 9 giugno prossimo scadranno i i termini fissati dal bando pubblicato sul sito del MIUR per proporre le candidature a Presidente e Consiglio d’amministrazione dei vari Enti di rcerca.
Stando al decreto legislativo, il lavoro del Comitato di selezione dovrebbe essere fatto in fretta, perché in assenza delle nomine, scatterebbe inevitabilmente la tagliola del commissariamento per i vari Enti. E in tal caso non sarebbe un successo per il Ministro Gelmini che vigila sull’intero sistema della ricerca.
Nel caso specifico dell’Agenzia spaaziale italiana  appare molto probabile che l’attuale presidente pro tempore, munito di un parere dell’avvocatura dello stato secondo cui l’attuale presidente possa partecipare alla selezione, malgrado il doppio mandato effettuato in ASI, sia in pole position.
Infatti sembra da escludere che egli  non venga inserito nella rosa dei candidati da presentare al Ministro.
E se sarà cosi ,con  altrettanta elevatissima probabilità, per ragioni che più volte abbiamo detto in questo blog ,il Ministro lo confermerà Presidente dell’ASI.
Quindi  i  giochi son fatti ancor prima della selezione?
Ed allora per dirla con i  celebri versi danteschi  riferendosi agli altri candidati “ lasciate ogni speranza o voi che entrate”
Tutto ciò sempre che il Governo non consideri necessario ed opportuno scegliere un altro candidato, dopo i vari atti ispettivi parlamentari sugli eccessi di spese per eventi e manifestazioni  e sulle violazioni regolamentari poste in evidenza dalla più volte citata relazione ispettiva da parte del Ministero economia e finanza.

Le alleanze spaziali in Sud America

Qualche giorno fa il premier Berlusconi ha firmato con il suo omologo argentino più trattati di cooperazione e tra questi quello relativo alla collaborazione nel settore spaziale.
Sempre in campo spaziale tra Venezuela e Repubblica popolare cinese è stata sancito  alcuni giorni fa un accordo secondo cui sarà lanciato nel 2012  un  satellite  venezuelano (Venezuelan remote sensing satellite  dal costo di 140 milioni di dollari) dedicato alle osservazioni della terra che dovrebbe apportare grandi benefici nella gestione del territorio,  per il monitoraggio del dissesto idrogeologico e le variazioni climatiche tutti problemi molto sentiti in Venezuela particolarmente colpito nei mesi scorsi da condizioni climatiche avverse.
Sempre con la collaborazione cinese già nell’ottobre 2008 il Venezuela ha lanciato  il satellite
Simone Bolivar utilizzato per telecomunicazioni, emergenze mediche ed internet  con riferimento  ai collegamenti con comunità rurali isolate.
Esperti venezuelani e cinese insieme ad esperti boliviani stanno mettendo a punto altresì la realizzazione di un impianto per la costruzione di satelliti in territorio venezuelano in modo da affrancare almeno nelle intenzioni quel Paese latino-americano da dipendenze da altri Paesi.
Quindi una collaborazione  di tutt’altro segno rispetto a quella italo argentina a comprova di come il Sudamerica sia attraversato da venti politici diversi da cui potrebbero derivare anche situazioni di instabilità.   

mercoledì 1 giugno 2011

Perdite finanziarie nel sistema industriale spaziale nazionale

Aumentano le preoccupazioni per l’industria spaziale italiana ed in particolare per la Telespazio partecipata dalla Finmeccanica come socio di maggioranza e dalla Thales francese nella misura del 33%.
A mettere in evidenza questo disagio è un recentissimo atto ispettivo parlamentare che, si riferisce in particolare alla collaborazione con la Turchia lo sviluppo e la realizzazione el satellite militare turco un satellite militare turco Gokturk dal costo di ben 242 milioni di euro coordinato proprio dalla Telespazio,
Si riportano in particolare notizie di stampa secondo cui risulterebbe che  detta società "avrebbe avuto grosse difficoltà politiche nell'assegnazione della commessa a causa di turbolenze diplomatiche tra la Francia e la Turchia causate dal dissenso politico francese sull'annoso problema del genocidio armeno";e tutto ciò con il risultato di rilevanti perdite per la Telespazio.
A prescindere comunque da queste motivazioni di carattere diplomatico e di politica internazionale, è necessario rilevare come da anni il sistema industriale italiano sia in netta crisi, anche per il fatto che la Thales italia che assorbe i maggiori finanziamenti italiani è partecipata al 75% dalla Thales Francese.
In queste condizioni  è difficile comprendere come si possa affermare che il settore spaziale nazionale  sia strategico per l’Italia ,quando la prevalenza dei finanziamenti va alla Francia.
 Non sarebbe auspicabile che il piano spaziale decennale approvato dall’ASI e non ancora ratificato dal Miur fosse completamente rivisto ridisegnando la politica industriale itaiana al fine di ridurre la pesante partecipazione francese, anche in vista della nuova politica spaziale dell’Unione europea?

In caso contrario, aumenteranno inevitabilmente le perdite industriali e le capacità competitive dell'industia italiana.