Aumentano le preoccupazioni per l’industria spaziale italiana ed in particolare per la Telespazio partecipata dalla Finmeccanica come socio di maggioranza e dalla Thales francese nella misura del 33%.
A mettere in evidenza questo disagio è un recentissimo atto ispettivo parlamentare che, si riferisce in particolare alla collaborazione con la Turchia lo sviluppo e la realizzazione el satellite militare turco un satellite militare turco Gokturk dal costo di ben 242 milioni di euro coordinato proprio dalla Telespazio,
Si riportano in particolare notizie di stampa secondo cui risulterebbe che detta società "avrebbe avuto grosse difficoltà politiche nell'assegnazione della commessa a causa di turbolenze diplomatiche tra la Francia e la Turchia causate dal dissenso politico francese sull'annoso problema del genocidio armeno";e tutto ciò con il risultato di rilevanti perdite per la Telespazio.
A prescindere comunque da queste motivazioni di carattere diplomatico e di politica internazionale, è necessario rilevare come da anni il sistema industriale italiano sia in netta crisi, anche per il fatto che la Thales italia che assorbe i maggiori finanziamenti italiani è partecipata al 75% dalla Thales Francese.
In queste condizioni è difficile comprendere come si possa affermare che il settore spaziale nazionale sia strategico per l’Italia ,quando la prevalenza dei finanziamenti va alla Francia.
Non sarebbe auspicabile che il piano spaziale decennale approvato dall’ASI e non ancora ratificato dal Miur fosse completamente rivisto ridisegnando la politica industriale itaiana al fine di ridurre la pesante partecipazione francese, anche in vista della nuova politica spaziale dell’Unione europea?
In caso contrario, aumenteranno inevitabilmente le perdite industriali e le capacità competitive dell'industia italiana.
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