giovedì 16 giugno 2011

Preoccupazioni sull'operatività militare del sistema di osservazioni della terra Cosmo.Skymed.

Sta crescendo la preoccupazione sull’utilizzo miiltare del sistema Cosmo. Skymed
Ne hanno parlato diffusamente sugli organi di stampa ed il tutto è stato ripreso da atto ispettivopresentato in Senato.
La maggiore inquietitudine risiede nel fatto che il sistema Cosmo-Skymed, il cui costo di realizzazione secondo ultime stime è stato finoradi un miliardo e 137 milioni di euro sia , per quanto concerne gli impieghi militari, sotto il coordinamento del Centro interforze telerilevamento satellitare CITS RIS di Pratica di MARE
"In realtà il RIS, l'unico servizio segreto sfuggito alla riforma di pochi anni fa è l'intelligence militare alle dirette dipendenze dello Stato maggiore della Difesa"

In questo contesto "duale”mentre le immagini militari sono ad elevatissima risoluzione,
vi è  invece una parte civile, con una attività che potrebbe servire per molti scopi utilissimi (disastri naturali, lotta all'abusivismo edilizio o ai traffici clandestini di rifiuti), che è gestita dall'Agenzia spaziale italiana (ASI) e che può disporre però solo di immagini a bassa risoluzione (si può individuare una nave mercantile, ma nelle foto un peschereccio diventa poco più di un punto; si vede una villa, non un'automobile);
Questa situazione può incidere non poco quindi sull’utilizzo civile del sistema Cosmo.Skymed finanziato in modo rilevante dall’’Agenzia spaziale italiana che tra l’altro compartecipa nella misura del 20% alla società e Geos  dedicata alla commercializzazione dei dati.
Insomma non ci troviamo di fronte ad un sistema duale, ma prevalentemente militare   c he inevitabilmente detta legge sulla complessiva utilizzazione dei dati.
Ed allora, in questo contesto,ove con molto ritardo,si sta procedendo al rinnovamento dei Vertici dell’ASI sarà inevitabile non tenere conto della militarizzazione dello spazio

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