mercoledì 31 marzo 2010

La levata di scudi sindacale sull'operato del management dell'ASI

Si è appena pubblicato l’articolo del 30 marzo " l'organizzazione dell'ASI:gli aggiustamenti di Pasqua" e già si registrerebbe, sulla base di adeguate informazioni, una pesante levata di scudi del sindacato CGIL sulla delicata problematica organizzativa e sui suoi subitanei ritocchi in corso d'opera.
Emergerebbe chiaramente, secondo il sindacato CGIL,non solo che il progetto di riorganizzazione dell’Ente sia stato caratterizzato da improvvisazione ed accompagnato da preventive valutazioni superficiali, ma anche e soprattutto che l’ulteriore modifica organizzativa potrebbe essere conseguenza di indebite ed inaccettabili pressioni anche esterne.
Si lamenta l'assenza di motivazioni di alcune nomine dirette effettuate al di fuori di un processo di selezione e l’inspiegabile ritardo nell’articolazione complessiva dell’organizzazione.
Tutto ciò non può non alimentare sospetti sui criteri di valutazione adottati e l'intero management potrebbe esserne offuscato in credibilità.
Queste preoccupanti critiche di cui abbiamo avuto notizia sono riportate per mero dovere di cronaca.
Se esse rispondessero al vero sarebbe tuttavia molto singolare, per usare un eufemismo, che il Ministero Vigilante cui spetta l’ultima parola in merito possa dare segnale verde alla riorganizzazione dell’ASI, tanto più che si è alla vigilia di una radicale rivisitazione dell’ASI e del suo ruolo che dovrà essere affrancato comunque da ogni ingerenza esterna.
Ne va della credibilità di tutti!
Resta inoltre il fatto che le osservazioni sindacali sarebbero serie e gravi e come tali andrebbero rigorosamente accertate dagli organi preposti e competenti

martedì 30 marzo 2010

Organizzazione dell'ASI:gli aggiustamenti di Pasqua

Non si sono ancora spenti i riflettori sulla recentissima organizzazione dell’ASI (vedi i precedenti articoli del 5 marzo u.s e 10 marzo u.s) che,come tutte le ristrutturazioni non è stata indolore e già si profila all'orizzonte un ulteriore aggiustamento
Infatti tutte le attività inerenti al principale programma nazionale Cosmo-Skymed dovrebbero confluire in una nuova Direzione.
In tal modo nell’Agenzia Spaziale Italiana verrebbero ad esservi :la direzione tecnica,quella di Cosmo-Skymed e le due direzioni amministrative relative alla finanza e gestione contrattuale, nonché al personale ed alla organizzazione delle risorse umane.
La distribuzione del personale e soprattutto quello tecnico dovrebbe essere completata successivamente.
Tutto ciò ,e questo appare del tutto singolare è attuato alla vigilia di una radicale riforma dell’ASI che, nei termini previsti dal decreto di riordino degli Enti Pubblici dovrebbe avvenire in un arco di tempo di sei mesi a partire dal 16 febbraio 2010, data di entrata in vigore del decreto di riordino.
Il condizionale è d’obbligo perché ovviamente gli adempimenti in fieri dovranno avere il placet del Ministero Vigilante cui spetterà l'ultima parola in termini formali.

domenica 28 marzo 2010

Le direttive del piano nazionale della ricerca nel settore aerospaziale

Sul sito del Ministero dell’istruzione università e ricerca è posta in evidenza la bozza del PNR ( piano nazionale della ricerca) 2010-2012 predisposta per le verifiche istituzionali - aggiornata all’11 gennaio 2010
Il documento nella sua complessiva articolazione incentra l’attenzione su settori considerati strategici e di eccellenza per la ricerca.
Tra questi,ovviamente, è incluso il settore aeronautico spaziale considerato
“un elemento in crescita nell’economia italiana.”
Il documento di dettaglio dice ancora: La grande potenzialità di crescita
dell’industria aerospaziale e del suo indotto, e la nostra tradizione scientifica e culturale sono riconosciute a livello internazionale. In periodi come l’attuale di gravi crisi economica, diventa essenziale selezionare gli investimenti con una elevata probabilità di successo ed alto fattore moltiplicativo. In tale prospettiva, l’aerospazio è un importante settore high-tech trainante lo sviluppo economico.


Il documento , per quanto riguarda le attività spaziali, sembra limitarsi tuttavia ad elencare i programmi in via di sviluppo sia nel campo dell’esplorazione spaziale, sia nelle telecomunicazioni e nelle osservazioni della terra di cui elemento fondamentale è il sistema satellitare Cosmo-Skymed.
Non è ben visibile, almeno ciò appare ad una lettura sommaria, un’analisi critica sulle propettivedi sviluppo da definire anche sulla base di analisi economiche del settore.
Il decreto legislativo di riordino degli Enti ricerca pone bene in evidenza d’altra parte che i singoli Enti di ricerca e quindi anche l’Agenzia Spaziale Italiana dovranno elaborare il piano triennale di attività ed un documento di visione strategica decennale, in conformità alle linee guida enunciate dal PNR

Ed allora quali saranno gli sviluppi futuri, nell'ipotesi in cui le linee guida non siano ben definite?

venerdì 26 marzo 2010

Le Agenzie Spaziali dei Paesi Europei

E’ ormai ufficiale !
Il Regno Unito avrà una propria Agenzia per il coordinamento delle attività spaziali.
Il nuovo organismo (UK Space Agency) avrà un ruolo ampio che va dalla politica spaziale, alla rappresentanza in ambito internazionale.
In tal modo il Regno Unito, al momento, quarto in Europa in termini di finanziamenti spaziali dopo Francia, Germania ed Italia si allinea a questi Paesi nel dotarsi di un coordinamento unico di controllo.
L’Agenzia spaziale Europea che vede questi Paesi come i principali finanziatori non può che esserne soddisfatta perché non può che scaturirne una politica più incisiva in ambito europeo da parte dei principali Paesi.

Stando alla lettura degli scarni comunicati ufficiali, l’Agenzia del Regno Unito dovrebbe dipendere dal Ministero della scienza ed innovazione ed essere dedicata quindi agli aspetti di ricerca e sviluppo delle attività spaziali.
Non diversamente dall’Agenzia spaziale italiana il cui ruolo di ricerca è stato recentemente rinforzato dal decreto legislativo di riordino degli Enti di ricerca in vigore dal 16 febbaio us.
Che poi l’Agenzia spaziale italiana si occupi soltanto di programmi scientifici e innovativi è tutto da discutere.
Certamente non sarebbe in linea con il dettato legislativo se finanziasse la seconda generazione Cosmo-Skymed ,ormai rientrante nel dominio delle attività operative e commerciali, al pari dei satelliti di telecomunicazione.
Vi sarà coerenza al riguardo o il Ministero della pubblica istruzione, Università e ricerca sarà di diverso avviso o ignorerà il delicato argomento?

martedì 23 marzo 2010

La stagione dei concorsi dell'Agenzia Spaziale Italiana

E’ in pieno svolgimento nell’Agenzia Spaziale Italiana la stagione dei concorsi interni.
Sebbene sia stato emesso più di un anno fa, è infatti ancora in via di espletamento ,e inspiegabilmente molto a rilento, un concorso interno per tecnologi per un cospicuo numero di posti.
Ma vi è di più. Non è ancora terminata questa selezione ed è già in corso una “coda concorsuale" Infatti l'agenzia spaziale italiana ha emesso altri bandi per candidati interni entro Dicembre 2009.
E, a dir poco, molto singolare,perché , in base alle ultime disposizioni del Ministro della funzione pubblica Brunetta, i concorsi pubblici dovrebbero essere banditi nel 2010 soltanto con una riserva contingentata nella misura del 50% per i candidati interni
Il tutto sembra quindi ineccepibile dal punto di vista formale perché il bando è stato emesso dall’ASI in zona cesarini e cioè negli ultimi giorni del 2009 e quindi prima che entrassero in vigore le nuove disposizioni. Lo è molto meno il fatto che le domande di partecipazione possano essere presentate nel 2010 solo da candidati interni addirittura dopo la pubblicazione delle graduatorie del precedente concorso bandito nel 2009 ancora non terminato.
Ma l’ASI certamente,prima di assumere qualunque decisione in materia,avrà avuto non solo il parere preventivo dell’avvocatura dello Stato a cui per legge fa riferimento, e dei Revisori dei Conti,ma anche un placet dal Ministero Vigilante e da parte della Funzione Pubblica.
Quindi sembra soltanto molto curioso e singolare, ma non altro al momento si può dire

lunedì 22 marzo 2010

Il progetto di legge della Lega Nord all'attenzione del Parlamento

Come già avemmo modo di anticipare nell’articolo "ancora sulle cose di casa nostra"del 7 febbraio 2010,è senza dubbio opportuno, nell’imminenza della definizione dello statuto dell’ASI ,secondo quanto previsto dal vigente decreto legislativo sugli Enti di ricerca, soffermarsi progetto di legge presentato dalla Lega Nord per l'indipendenza della Padania (primo firmatario l’onorevole Polledri) inerente "alla riorganizzazione delle competenze nel settore spaziale e aerospaziale",ora all'attenzione del parlamento.
Il progetto di legge riorganizza il comparto spaziale secondo i due distinti
livelli di indirizzo strategico, di coordinamento e di controllo, e operativo, tecnico e gestionale, per tenere meglio conto delle molteplici
componenti di ricerca, industriali e applicative operanti nel settore.
In tale contesto l’attuale agenzia spaziale italiana dovrebbe essere completamente rivisitata,diventando un Ente pubblico meramente esecutivo che espleti soltanto compiti tecnici e gestionali sulla base delle direttive impartite a livello strategico da un organismo strategico politico incardinato nell’ambito della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
L’ASI di fatto diventerebbe quindi un Ente strumentale e sarebbe diretta da un Direttore Generale,e non più da un Presidente.
Tale progetto di legge è a mio avviso completamente innovativo e potrebbe risolvere le contraddizioni insite da tempo nell’agenzia spaziale italiana che, come i fatti negli anni hanno dimostrato, non è in alcun modo un Ente di ricerca.
Certamente la strada intrapresa dal Ministro Gelmini è completamente diversa e tende a caratterizzare invece l’agenzia spaziale come un Ente di ricerca tout court con tutte le implicazioni che ne derivano.
Ad ogni buon conto, qualunque sia l’orientamento intrapreso, è necessario che vi sia comunque un’inversione di tendenza in un Ente che allo stato attuale rischia di assumere sempre più le caratteristiche di un mero sportello bancario.

venerdì 19 marzo 2010

Le società partecipate dall'ASI e loro prospettive

Si sono andate costituendo nel corso deglianni,anche in applicazione del decreto legislativo di riorganizzazione dell’ASI, ormai abrogato, a seguito dell’entrata in vigore a partire dal 16 febbraio 2010 del riordino generale degli Enti pubblici di ricerca, molte società partecipate dall’ASI a diversa misura
Come si rileva anche dal sito ASI esse sono:
Altec per la fornitura di servizi di supporto ingegneristico e logistico alle operazioni ed alla utilizzazione della Stazione Spaziale e di altre infrastrutture orbitali.
CIRa per lo svolgimento di attività di ricerca scientifica e tecnologica, sperimentazione, formazione del personale nei settori aeronautico e spaziale.
e-GEOS per la commercializzazione dei Prodotti ed applicazioni nel settore dell’Osservazione della Terra
ELV SpA per lo svolgimento in Italia ed all'estero di attività nei settori dell'industria aerospaziale orientate allo sviluppo del lanciatore Vega, suoi componenti ed attrezzature.
Di queste certamente quella che è certamente sulla cresta dell’onda mediatica è la società e Geos.
E’ di questi giorni infatti la notizia che la societa' e-Geos sia diventata il principale fornitore di dati satellitari ad altissima risoluzione all'Unione Europea, consolidando il proprio ruolo di operatore multi-missione leader in Europa nel settore dell'osservazione della Terra. Sono dati satellitari di fondamentale importanza di cui possono fruire tutti i programmi europei in materia di sicurezza, difesa dell'ambiente, ri aiuti umanitari.
Le società, quando sono partecipate, implicano, tuttavia nel tempo,in termini di diritto societario,degli introiti per le società azioniste e pertanto sorge spontaneo domandarsi se ciò già avviene e quali e quanti e non solo per e geos (stando alle dichiarazioni di stampa) siano i finanziamenti da parte soggetti terzi.
Ciò si traduce nel domandarsi quanto sia stabile e consolidato il ruolo di queste società nel mercato.
Un ultimo quesito non disconnesso dai precedenti concerne se e in che modo l’assetto di queste società possa essere modificato da parte del redigendo statuto dell'ASI nel quadro del riordino degli Enti di ricerca.

martedì 16 marzo 2010

L'accademia Pontificia delle Scienze ed il telerilevamento

Nel lontano 1986 e quindi quasi un quarto secolo fa il Pontefice Giovanni Paolo II ebbe a dire tra l’altro agli studiosi riuniti nella Pontificia accademia delle Scienze per discutere il tema“Telerilevamento e sua incidenza sui paesi in via di sviluppo”.
La nuova tecnica di telerilevamento rende possibile esaminare ogni cosa da alcuni metri quadrati fino ad immense distese della superficie della terra. Alcune aree, patria di centinaia, di migliaia di persone, sono state attaccate dal terribile fenomeno della desertificazione con conseguenti carestie e malattie. Le cause di questo fenomeno variano da metodi inadeguati di coltivazione a fattori climatici come cicloni e altre perturbazioni atmosferiche. Le indagini portate avanti con l’aiuto di satelliti collegati con una rete di stazioni di controllo a terra, possono fornire un’immagine dettagliata di terre coltivate, comprendente il loro incremento o il loro deterioramento e possono offrire l’opportunità di usare mezzi tecnici per combattere l’avanzamento del deserto, che mette a repentaglio i mezzi di sussistenza di un’alta percentuale della popolazione mondiale.

Il discorso del Pontefice è un segno tangibile di quanto fossero a cuore della Chiesa già da molti anni le attività spaziali e le sue ricadute in termini tecnologici ed applicativi.
E’ una comprova di uno sguardo di frontiera della Chiesa, avulso da ogni passatismo, malgrado continuino ancora polemiche sull’atteggiamento della Chiesa Cattolica nei confronti della scienza e della tecnologia
Ancora oggi l’Accademia Pontificia delle scienze,che è composta da grandi scienziati in molteplici discipline ed affronta temi delicati in ogni settore hain particolare approfondito nel 2009 il tema dell’esobiologia di cruciale importanza nei rapporti tra scienza e fede.
Tornando al settore spaziale del telerilevamento per cui si sono realizzati programmi ambiziosi tra cui certamente va citato il sistema satellitare duale italiano Cosmo-Skymed, vi è da domandarsi quanti e quali benefici questi sistemi abbiano dato nella concretezza ai problemi dei Paesi in via di sviluppo già segnalati nel 1986 dall’Accademia Pontificia delle Scienze.
Le risposte sono ardue e non prive di difficoltà ed investono problemi tecnici,organizzativi e politici.

lunedì 15 marzo 2010

Lo spazio ed Edoardo Amaldi

Quando si parla di Edoardo Amaldi, il pensiero va subito ai “ragazzi di via Panisperna di Enrico Fermi",ai determinanti contributi che egli ha dato alla fisica delle particelle, allo studio degli elementi subatomici della,alla promozione della realizzazione dei primi acceleratori di particelle ed all’approfondimento dei fenomeni magnetici e delle onde gravitazionali
Ma non è soltanto questo| Per gli addetti ai lavori delle attività spaziali è d’obbligo ricordare il grande impulso che Enrico Fermi ha dato ai programmi spaziali.
E non è un caso che l'ATV (Automated Transfer Vehicle), considerato il più innovativo veicolo di trasporto nello spazio, per decisione dell’ESA sarà dedicato in questi giorni al fisico Edoardo Amaldi.
Non dimentichiamo infatti che Amaldi,insieme ad altri colleghi internazionali, ha contribuito a far nascere la prima organizzazione europea per la ricerca spaziale oggi denominata ESA.
Senza di lui e senza il pioniere dello spazio italiano Luigi Broglio si può dire che oggi non solo non vi sarebbe l’Agenzia spaziale europea a cui l’Italia partecipa come terzo contribuente, ma anche che l’italia non sarebbe diventato il terzo paese al mondo a mettere in orbita un proprio satellite, dopo l'Unione Sovietica e gli Stati Uniti.
Edoerdo Amaldi inoltre può essere considerarto uno dei maggiori promotori della Agenzia spaziale nazionale, istituita nel 1988 per il coordinamento a livello nazionale delle attività spaziali italiane.
Si impegnò fortemente, quando fu fondata l’agenzia spaziale nazionale, nella difesa dello sviluppo dei programmi di ricerca scientifica che , nella legge del 1988, fu statuito non dovessero essere inferiori in termini di finanziamenti inferiori al 15%degli interi finanziamenti statali.
La problematica della ripartizione tra finanzimenti destinati ai centri universitari di ricerca e quelli destinati alle industrie rimane invero rimane una problematica assai critica perché certamente uno dei punti di di maggiore attenzione è quello di definire il giusto equilibrio tra ricerca fondamentale ed applicativa tra soggetti scientifici ed industriali.
Magari oggi vi fosse un altro Edoardo Amaldi che ho avuto modo di conoscere quando furono gettate le basi dell’Agenzia spaziale Italiana!
Avremmo oggi più chiarezza nell’organizzazione spziale italiana che ha senza dubbio bisogno di rinnovata autorevolezza, proprio in questo momento in cui si dovrà definire il nuovo statuto dell'Ente di ricerca spaziale nel quadro di riordino di tutti gli Enti di ricerca.

venerdì 12 marzo 2010

Vinca il migliore

Vinca il migliore! Questo è il motto della nuova iniziativa del ministro Brunetta che persevera nel guardare ad un futuro esaltante per la pubblica amministrazione.
In tale contesto rientrano le nuove regole per le procedure concorsuali per gli Enti pubblici
Dovrebbe infatti essere varato in tempi ragionevoli, come riferito da alcuni organi di stampa, un progetto rivoluzionario orientato a definire regole certe nei concorsi pubblici per l’assunzione ad esempio nelle amministrazioni locali.
Tutte le procedure concorsuali potrebbero essere affidate ad un Ente esterno(Formez Italia?) vigilato dal Ministro della funzione pubblica che dovrebbe occuparsi di tutte le fasi di espletamento dei concorsi, cioè dall’elaborazione del bando fino alla preparazione delle graduatorie dopo l’iter delle prove scritte ed orali
Ma questo è un progetto il cui compimento, certamente lodevole perchè all'insegna della trasparenza, non sembra essere nel breve tempo. E nel frattempo? Tutto continuerà come prima, creando ulteriori contenziosi per i tribunali amministrativi ed ordinari.
Ed in alcuni casi si continuerà a violare anche le regole dei concorsi pubblici introdotte dal recente decreto Brunetta, come ad esempio sembra già essere avvenuto in qualche Ente pubblico di ricerca.
Insomma è sempre difficile che l’utopia diventi poi realtà!

mercoledì 10 marzo 2010

Il futuro del Centro di geodesia spaziale di Matera

La nuova organizzazione dell’Agenzia Spaziale Italiana è già al lavoro da qualche giorno e già si delineano all’orizzonte luci ed ombre di questa squadra destinata ad essere del tutto transitoria, se non altro fino alla definizione dello statuto dell’ASI che dovrà mettere a punto meglio il ruolo dell’Agenzia.
Il caso eclatante è quello del Centro di geodesia spaziale di Matera, centro di tutta eccellenza a livello nazionale ed internazionale per la geodesia, le osservazioni della terra e la robotica.
Non più tardi di qualche mese fa e per l’esattezza nel novembre 2009,veniva firmato un accordo tra ASI e Regione Basilicata per l’ampliamento del centro di geodesia spaziale che dovrebbe essere integrato con la la creazione di un centro di eccellenza per l'interpretazione dei dati di osservazione della Terra rilevati da satellite (Cidot), di una rete di Remote Sensing per il monitoraggio del territorio, di un centro permanente per l'alta formazione, di un parco scientifico e spaziale.
Nasceva una cittadella dello spazio materializzandosi così un importante investimento pubblico-privato e il Vice Presidente della regione Basilicata Vincenzo Santochirico aveva modo di dire a conclusione dell’evento in cui ovviamente erano intervenute le massime autorità dell’ASI e territoriali, secondo quanto riportato dai media che. “Con il programma di interventi e attività sottoscritto oggi, Matera punta decisamente a sviluppare e rafforzare il suo ruolo di città della cultura e dell’innovazione, luogo di eccellenza e di riferimento per l’orientamento e la cultura scientifica, offrendo opportunità di formazione permanente ai giovani ricercatori e di impiego di competenze qualificate”.
Eppure dopo tanta enfasi, a distanza di alcuni mesi, il Centro di Matera non trova menzione nell’organizzazione dell’ASI e tanto meno i dirigenti del Centro trovano collocazione adeguata, almeno nelle apparenze.
E’ un contrasto così forte che non può non essere registrato.
Ogni organizzazione ovviamente ha la sua logica, ma questa appare oscura.
Sempre che la cittadella dello spazio della Basilicata non sia da considerarsi tout court appannaggio della società e Geos per la commercializzazione dei dati di cosmo-skymed costituita all’80% da Telespazio e nella quota minoritaria del 20% dall’ASI.
In tal caso vi sarebbe da riflettere a lungo!

lunedì 8 marzo 2010

La collaborazione con Israele

Come già abbiamo avuto occasione di riferire in un precedente articolo, vi è stato un gran parlare, anche in occasione della recente visita del Premier italiano in Israele, sulla presunta collaborazione tra Italia ed Iran in campo economico ed in particolare , secondo quanto fu affermato dal Jerusalem Post,"sull'assistenza italiana al programma spaziale di Teheran"(sembra da parte di un’industria italiana) per la realizzazione di un piccolo satellite.
Gli echi di questa polemica non si sono ancora spenti e non è dato sapere se tutto ciò fosse al corrente dell’Agenzia spaziale italiana,
Quello che è certo, invece, è l’enfasi che da un anno a questa parte è data alla collaborazione ufficiale tra Italia ed Israele. Già nel marzo 2009 si riferiva su una Dichiarazione congiunta per accrescere la cooperazione spaziale a scopi pacifici, tra Agenzia spaziale ed Agenzia israeliana in vista della definizione di un accordo bilaterale di collaborazione in settori come l'osservazione della Terra, la scienza spaziale, le telecomunicazioni e gli sviluppi tecnologici.Si parlò addirittura, come fu riportato anche dall’ASI, di un "accordo di valore storico tra vicini di casa che hanno la stessa visione sia sugli obiettivi della ricerca spaziale sia sull’utilizzo delle sue ricadute"
Si sono avuti anche ulteriori colloqui tra i responsabili delle due agenzie all'inizio dell'anno in corso hanno rafforzato la partnership tra Italia e Israele in settori strategici
Si presume che la collaborazione si stia consolidando ed apporti i suoi frutti.
Resta il fatto tuttavia che nel sito dell’Agenzia spaziale israeliana, almeno fino a qualche giorno fa si riferisca sulle molteplici collaborazioni internazionali di Israele, senza fare alcuna menzione ad accordi specifici di collaborazione o prodromiche intese con l'Italia
Forse è prematuro parlarne?

venerdì 5 marzo 2010

Una nuova squadra al lavoro

Sembra che l’Agenzia spaziale italiana abbia proprio in queste ore completato l’organizzazione, dopo mesi di attenta riflessione. A quanto risulta sarebbe una squadra complessa ed articolata in responsabilità di direzione, di Unità e di staff al Presidente o al Direttore Generale.
Vi sarebbe di tutto: navigazione, telecomunicazioni,osservazione della terra, microgravità, cosmo-skymed, tecnologie. esplorazione dell’universo per non parlare poi delle molte altre funzioni in campo amministrativo,legale e di staff.
Come è naturale che sia, molti sarebbero gli avvicendamenti: molti andrebbero definitivamente in panchina per fare spazio alle nuove leve.
Insomma l’ASI così strutturata si immerge nella delicata fase di transizione che dovrebbe sfociare in un nuovo statuto dell’ASI, in applicazione del decreto di riordino recentemente varato ,a cui seguiranno nuovi vertici dal Presidente, al consiglio di amministrazione, dal direttore generale,a nuovi responsabili di dipartimento.
Tanta fatica per poi cambiare fra 6 mesi?
E qual è la logica di questa palingenesi in zona Cesarini?

giovedì 4 marzo 2010

Il coordinamento aeronautico e spaziale del ministero dell'istruzione,università e ricerca scientifica

Si rileva dal sito del ministero della pubblica istruzione, dell'università e della ricerca, che nell’ambito del dipartimento per l’Universita, l’alta formazione artistica musicale e coreutica e per la ricerca e più precisamente sotto la direzione generale per la internazionalizzazione della ricerca è incardinato l'ufficio preposto al coordinamento della ricerca aerospaziale.
Le funzioni sono molto ampie e vengono qui riportate nella loro interezza
"Indirizzo, normazione generale, finanziamento, vigilanza e coordinamento dell’Agenzia spaziale italiana (ASI). Indirizzo e sostegno alla ricerca spaziale e aerospaziale. Valutazione dei piani annuali e pluriennali dell'ASI . Coordinamento delle attività internazionali in ambito ESA e UE in materia di spazio e argomenti similari ed attinenti. Attività di coordinamento nazionale per la partecipazione a programmi comunitari ed internazionali in materia di spazio. Attività di coordinamento interministeriale per la politica spaziale nazionale. Partecipazione alla definizione del piano aerospaziale nazionale, della politica spaziale europea e supporto nella definizione degli indirizzi del Governo in materia aerospaziale."
La declaratoria è ben precisa e piena di contenuti e ciò non potrebbe essere diversamente, dal momento che il decreto di riordino degli Enti di ricerca sancisce in modo inequivocabile la diretta Vigilanza del Ministero sull’Agenzia Spaziale Italiana.
Dobbiamo augurarci tuttavia che l’organizzazione del Ministero non sia soltanto sulla carta, ma che si traduca in atti concreti di controllo e coordinamento a livello nazionale ed internazionale.
Sarebbe utile vigilare tra l’altro sulla reale situazione finanziaria dell’ASI, accertare ad esempio la consistenza degli avanzi in bilancio e definire in modo organico al tempo stesso il quadro delle numerose collaborazioni internazionali ( protocolli, memorandum di intesa etc).
Insomma una serie di adempimenti necessari e di stretta pertinenza del Ministro Vigilante che richiedono tuttavia un rilevante apporto di competenze in termini quantitativi e qualitativi.
Aspettiamo quindi i necessari rinforzi!

mercoledì 3 marzo 2010

E l'INAF?

Nel coacervo degli Enti di ricerca sottoposti al riordino è inserito, come è noto, anche l’Ente nazionale di astrofisica che” promuove, realizza e coordina, anche nell'ambito di programmi dell'Unione Europea e di Organismi internazionali, attività di ricerca nei campi dell'Astronomia, della Radioastronomia, dell'Astrofisica spaziale e della Fisica cosmica, sia in collaborazione con le Università che con altri soggetti pubblici e privati, nazionali e internazionali.”
Il futuro dell’INAF, che è nato qualche anno fa, accorpando gli osservatori astronomici esd astrofisici presenti in Italia , non può essere considerato in modo disgiunto da quello dell’ASI, nel senso che vi sono forti contiguità tra i due Enti almeno per quanto riguarda le attività spaziali.
Non è affatto un caso infatti che nel decreto legislativo dell'ASI del 2003 ormai abrogato,si ponesse in evidenza all’articolo 3 giustamente che l’ASI curasse il raccordo con l’Istituto nazionale di astrofisica (INAF), per quanto concerne il settore dell’astrofisica : ciò si è tradotto in termini pratici nel fatto che l'ASI ha svolto un ruolo preminente di committente nei confronti dell'INAF nelcampo dei programmi di esplorazione dell'universo.
Forse i rapporti tra ASI ed INAF non sono stati sempre idilliaci.
Resta comunque il fatto che è necessario che i redigendi statuti, quello dell’ASI e quelli dell’INAF siano definiti in stretta correlazione tra di loro , al fine di promuovere programmi scientifici di elevata valenza.
E’ un’esigenza fondamentale non trascurabile, perché,come è noto, l’ASI dovrà continuare, nel quadro di riordino, a sviluppare programmi di ricerca scientifica ed innovazione tecnologica tra cui in primis quelli concernenti l’osservazione dell’universo.
Si auspica pertanto in termini concreti (soltanto come esempio) che i 5 esperti segnalati dal Ministero Vigilante che a norma di legge dovranno integrare i rispettivi consigli di amministrazioni siano le stesse persone e che lo statuto dell’Ente vada nella direzione di migliorare la complessa organizzazione dell’organismo di ricerca. Ciò è peraltro posto in evidenza nel piano triennale 2009-2011,quando si afferma che uno degli obiettivi è quello di "continuare la revisione amministrativo-gestionale interna per ottimizzare il funzionamento dell’Ente."

lunedì 1 marzo 2010

Arrivano i rinforzi!

Il Consiglio dei ministri in data odierna ha deliberato la nomina di alcuni sottosegretari e tra questi il Senatore Viceconte, medico e senatore del PDL che va a dare manforte al ministero della pubblica istruzione, università e ricerca, ove già è presente come sottosegretario l’on Pizza.
E’ una buona notizia perché proprio in questo momento il MIUR ha bisogno di rinforzi almeno nel campo della ricerca scientifica, tanto più che è da qualche giorno esecutivo il decreto di riordino degli Enti di ricerca.
In sei mesi, stando alla lettera del decreto,dovranno essere infatti riformulati gli statuti di molti Enti grandi e piccoli e tra questi il CNR,l’ASI, l’Inaf, l’infn, l’istituto di vulcanologia,soltanto per citarne alcuni e pertanto sarà copioso il lavoro che dovrà svolgere il Ministero in materia.
Pertanto auguri di buon lavoro al sottosegretario Viceconte che peraltro, per la cronaca è cofirmatario di un atto ispettivo parlamentare per richiedere la decadenza dell cosiddetto "Pacchetto clima".