martedì 31 agosto 2010

Settembre: mese di esami

Non ci riferiamo ai consueti esami di riparazione, ma ai colloqui che si terranno in ASI a completamento di un iter (quello dei concorsi interni, che è stato avviato, ahinoi!, quasi due anni fa.
Anche se il numero prefissato nel bando per i “vincitori” è cospicuo,, molti candidati ( dipendenti interni) che da anni svolgono in ASI mansioni superiori resteranno purtroppo fuori e si potranno rifare eventualmente con bandi di concorsi successivi (Brunetta permettendo!)
Vi è pertanto comprensibile attesa per l’esito di questo concorso non privo di presunte irregolarità quali la remissione del bando, la composizione della commissione di valutazione, l’accertamento dei titoli e per ultimo la lettera di convocazione ai candidati per il colloqui non contenente l'informativa sul punteggio conseguito dallo specifico candidato nella valutazione dei titoli.
Ritorneremo quanto prima sull’argomento.

sabato 28 agosto 2010

Conversazione con un probabile candidato a futuro Presidente dell’ASI

L’Agenzia spaziale italiana rimodellata dalla recente legge di riordino dell’ASI e dal suo statuto attuativo dovrebbe avere entro l'anno un nuovo vertice.
Si riportano qui di seguito i brani essenziali della conversazione con un prevedibile candidato:
Quali sono i programmi per il futuro?
Anzitutto massimo rispetto per i precedessori a questa carica perché vi sono state in questi 20 anni e più molte ombre ma anche molte luci.
Mi consenta di mantenermi sulle generali perché la definizione dei futuri programma ed in sostanza il nuovo piano pluriennale andrà elaborato in modo compiutamente democratico dal basso verso l’alto con il concorso di tutte le componenti spaziali scientifiche, universitarie ed industriali.
Si tratta di riportare la barra al centro., cioè definire programmi che siano ad alto contenuto scientifico ed innovativo e non troppo spostati verso aspettative molto settoriali

Da chi dovrà dipendere l'ASI
E’ fuor di dubbio, se non altro e non solo per rispettare le leggi vigenti che i programmi dovranno essere di ricerca e sviluppo e non di natura meramente applicativa e commerciale che esulano dalle competenze del MIUR.
Ciò non toglie che nel futuro anche immediato potranno e dovranno essere studiate formule legislative più adeguate.

Come dovrebbe essere articolata l’ASI?
Dovrebbe avere una struttura molto semplificata e non centralizzata: dovrebbe radicarsi maggiormente sul territorio e caratterizzarsi in centri di eccellenza e cià potrà essere fatto con il reale contributo anche finanziario da parte delle regioni ed autonomie locali
E riguardo alle collaborazioni internazionali?
Poche ma di prospettiva non prescindendo ovviamente da quelle multilaterali europee in cui sempre più l’ESA diventerà un braccio tecnico della Unione Europea
Occorre infatti evitare lo sciame di collaborazioni internazionali che si avviano al solito con i memorandum di intesa per poi non tradursi negli anni in iniziative concrete.

E quale politica industriale?
Uno degli obiettivi di una sana politica industriale dovrà essere l’allargamento dei soggetti interessati ai programmi spaziale e ciò non è certamente immediato ma conseguente ad accurate ed approfondite analisi di mercato soprattutto a livello europeo.
Quale dovrà essere la politica del personale?
La più equilibrata possibile annullando definitivamente la netta divaricazione tra personale a tempo indeterminato e quello determinato che ha raggiunto anche punte di precarietà
Si tratta di dare nuovamente maggiore responsabilità al personale dell’ASI troppe volte nel corso degli anni esautorato da staff sovra strutturati e consulenze che duplicano le competenze già esistenti.

E la formazione?
Non va trascurata, anzi rafforzata per la crescita delle nuove leve e ciò va fatto con il preminente contributo delle Università.

La conversazione ufficiale potrebbe non esservi stata, ma anche se fosse avvenuta,non sarebbe giusto rilevare l'identità del candidato per rispetto alla sua persona ed alle prerogative del Ministro competente.

Naturalmente questo spazio è aperto anche ad altri candidati e sono tanti quelli con alto profilo professionale e comportamentale.

mercoledì 25 agosto 2010

La collaborazione spaziale Italia- Kenya nell’attuale situazione politica

Gli sconvolgimenti politici di queste ultime ore,in Somalia, di presunta mano di AL Qaeda ingenerano non poche preoccupazioni nel mondo intero.
Il ministro degli Esteri, Franco Frattini, ha espresso la più ferma condanna del "vile attacco" terroristico all'hotel Muna di Mogadiscio in cui sono morte 41 persone tra cui alcuni deputati ed ha chiesto alla comunità internazionale di affrontare il movimento terroristico Al-Shabaab.
"Se consegniamo la Somalia al terrorismo islamico fondamentalista, tutto il Corno d'Africa precipiterà nel caos", ha dichiarato il ministro.
Secondo quanto riportato dalla stampa odierna nel mirino sarebbero gli stranieri di Nairobi. Sarebbe stato selezionato addirittura come luogo da colpire un un grattacielo "l'international House" dove ha sede anche l'ambasciata italiana.
Al momento non sembra esservi dunque Paese con situazione più incerta del Kenya: un Paese che confina con il Sudan, l’Etiopia, la Somalia notoriamente instabili.
Eppure con questo Paese in cui vi è il centro spaziale italiano Luigi Broglio,è in corso una proficua collaborazione tra Italia e Kenya.( Si ricorda a tale proposito che il nostro Ministro degli Esteri e le autorità preposte al coordinamento spaziale prorio all’inizio dell’Anno in corso si sono recate in Kenya per rinverdire la collaborazione.)
In questo blog abbiamo sempre paventato in questi ultimi mesi che la collaborazione tra i due Paesi fosse a rischio a causa della precaria instabilità di quella regione africana
Sembra che gli ultimi eventi non ci smentiscano e pertanto ribadiamoe le nostre preoccupazioni e confermiamo che a nostro avviso, sarebbe opportuno e prudente attendere l’evolvere della situazione prima di investire risorse finanziarie ed umane nella collaborazione con il Kenya.

domenica 22 agosto 2010

La Protezione civile e l’impiego dei satelliti per il terremoto dell’Aquila

Il dipartimento della Protezione civile è sempre sotto tiro e questa volta per il suo operato per la prevenzione del terremoto dell’Aquila dell’anno scorso.
Sono scesi in campo, come è anche riferito da alcuni organi di stampa nei giorni recenti, esperti del settore che mettono in stato d’accusa (si fa per dire) il dipartimento della protezione che collabora da qualche anno con l’agenzia spaziale italiana in progetti per il monitoraggio satellitare del territorio attraverso le tecniche di telerilevamento.
Si sostiene il particolare da parte di alcuni che l’utilizzo dei satelliti di telerilevamento avrebbe potuto consentire di prevedere il cedimento della Casa dello studente e di altri palazzi della città crollati il 6 aprile 2009.
Di parere contrario sarebbero,i responsabili della protezione Civile secondo cui "non è pensabile", , "né oggi né probabilmente mai, che l'interferometria satellitare possa individuare e quantificare danni consistenti in leggere lesioni, tipicamente in assenza di spostamenti significativi delle coperture degli edifici".
Questi sono i corni del dilemma dunque : i satelliti possono essere utili o non per la prevenzioni di catastrofi naturali come quelle sismiche ed in quali tempi?

Sembra’ molto convincente a tale proposito la tesi sostenuta dalla Protezione Civile secondo cui è veramente prematuro e foriero di false promesse pensare ad un reale intervento operstivo dei satelliti di telerilevamento per il monitoraggio di fenomenologie complesse come quelle che preludono ai terremoti.
E’ questa una ragione in più tuttavia per domandare quali siano gli esiti della convenzione firmata nel marzo 2008 che dovrebbe consentire ( come recita la Convenzione stessa) al Dipartimento della Protezione Civile di migliorare le capacità nell’ambito delle attività di previsione, prevenzione e gestione delle emergenze
Ed ancora: Gli eventuali finanziamenti da parte della Protezione civile nella collaborazione sono stati di qualche utilità ovviamente in vari settori e non soltanto in quello della prevenzione dei terremoti, dal momento che non vi sarebbe ancora una consolidata competenza operativa nell’uso delle informazioni satellitari?

venerdì 20 agosto 2010

Scadenze autunnali

Il prossimo autunno sarà cruciale non solo per le vicende politiche nazionali,ma anche per il CNR,INAF ed ASI che hanno trasmesso i propri statuti al MIUR pe la relativa approvazione.
Come già è stato posto in evidenza in precedenti articoli di questo blog, la redazione degli statuti da parte degli esperti dei rispettivi enti di ricerca è stata sofferta anche e soprattutto perché non si è riscontrata una convergenza unanime su punti importanti.
Mentre l'intervistea del presidente Maccacaro dell’INAF e le dichiarazioni ufficiali del CNR cui hanno fatto eco anche alcuni atti ispettivi parlamentari hanno reso noto pubblicamente le difficoltà incontrate nella redazione degli statuti, non si può dire lo stesso per l’ASI per cui non sembra vi sia stata analoga trasparenza.
Per di più per questo ultimo Ente non appare neanche chiaro quale sia la reazione dei sindacati su un adempimento così importante quale lo statuto.
Ad ogni buon conto Il controllo e l’approvazione da parte del Ministero dei predetti statuti e regolamenti, dovranno avvenire entro sessanta giorni dalla ricezione dei medesimi documenti.
Pertanto nei mesi autunnali vi saranno scadenze impegnative ed i consigli di amministrazione in carica dovranno decadere.
Sarà rispettata la tabella di marcia o inizierà un periodo più meno lungo paludoso ed incerto?

lunedì 16 agosto 2010

Si rafforza ulteriormente la collaborazione spaziale tra USA ed Israele

Le relazioni tra USA ed Israele, come è ben noto, da anni sono consolidate in moltissimi campi scientifici, tecnologici ed applicativi
In tale ambito assume particolare rilievo la collaborazione nel settore spaziale. Un ulteriore rafforzamento si è registrato in questi ultimi giorni in cui Charles Bolden, amministratore della NASA, insieme a Zvi Kaplan, Direttore Generale dell’Agenzia Spaziale Israeliana, hanno firmato un accordo formale concernente ill reciproco intento di una futura cooperazione tra le due agenzie in attività spaziali civili.con l’obiettivo di espandere gli scambi scientifici e ispirare una nuova generazione di scienziati ed ingegneri.
NASA ed ISA hanno in particolare identificato nuove opportunità per una cooperazione bilaterale in taluni campi come la geodesia spaziale( misurazione dallo spazio del campo gravitazionale della Terra, incluse le maree, ed il movimento dei poli e della crosta)
E’ prevista anche una partecipazione nel programma nel Global Learning and Observations to Benefit the Environment(GLOBE), che è un programma di educazione ambientale, nonché nei sistemi di sicurezza per i lanci spaziali e nella utilizzazione della Stazione Spaziale Internazionale per scopi di ricerca ed educativi da parte dell’agenzia spaziale israeliana.
La collaborazione tra i due Paesi che assume rilevante significato anche e soprattutto dal punto di vista politico generale,in considerazione della particolare situazione di instabilità nella regione medio orientale sarà vista probabilmente con sospetto dai Paesi islamici.

sabato 14 agosto 2010

Contrazioni finanziarie e carenza di coordinamento nell’Europa Spaziale?

Si parla molto dell’Europa spaziale da molti anni e soprattutto da quando sulla scena è comparsa anche l’Unione Europea che in qualche modo fa discutere sul ruolo dell’agenzia spaziale europea.
Nei giorni recenti in particolare si sono palesate preoccupazioni da parte di alcuni analisti cui hanno fatto eco giornali come il Wall Street Journal, secondo cui nell’immediato futuro potrebbe esservi una contrazione dei finanziamenti nella misura del 20% da parte di alcuni Paesi aderenti all’ESA
I programmi spaziali europei previsti fino al 2013 potrebbero in tal modo essere messi in stallo dalla contrazione finanziaria a livello europeo.
Si parla certamente di finanziamenti considerevoli se si pensa che in Europa si spendono circa 6,8 miliardi di euro per i progetti spaziali ogni anno. La metà di queste risorse viene solitamente gestita direttamente dall’ESA, mentre il resto viene speso dai singoli paesi per i loro progetti interni legati allo spazio.
A partire dal 2008 l’ambizione era quello di lanciare l’Europa su una strategia che le conentisse di diventare partner alla pari di Washington e Mosca sul fronte di tutte le imprese spaziali. Da allora, Cina e India e altri paesi hanno raggiunto simili ambizioni. Ma molte delle iniziative europee potrebbero vacillare, stando a quanto dicono analisti ed esperti del settore, a causa della mancanza di volontà dei leader dei singoli paesi e problemi ai bilanci che condizionano molti progetti governativi.
La questione potrebbe peraltro essere non solo di natura finanziaria , ma anche di una carenza di coordinamento globale a livello europeo tra i programmi dell'ESA e quelli dei singoli Paersi che vi concorrono.
Ma queste sono opinioni e rischiano di essere illazioni se non sono suffragate dai fatti.
Sollevano ad ogni modo l’esigenza di fare chiarezza e di aprire un dibattito sulla strategia europea e sul reale stato di salute dell’ESA.



mercoledì 11 agosto 2010

Guardando indietro!

Le ferie agostane inducono alla riflessione che è tanto più incisiva se corroborata dall’approfondimento degli eventi salienti che hanno caratterizzato la ormai ventennale vita dell’Agenzia Spaziale italiana,
Guardare all’indietro può essere senza dubbio un utile esercizio, tanto più utile nell’imminenza degli adempimenti necessari, in applicazione del decreto legislativo del riordino degli Enti di ricerca e dello statuto specifico dell’ASI ora al vaglio del Miur.
Molto utile è ad esempio per la definizione del profilo del Presidente, punto su cui non vi è stata convergenza di vedute da parte degli esperti che hanno lavorato allo statuto, richiamare alla memoria il prospetto dei Presidenti e Commissari che si sono avvicendati alla guida dell’Agenzia,
In ordine cronologico:
Prof Luciano Guerriero: ordinario di fisica all’Università di Bari
Prof Giampietro Puppi (commissario)ordinario di fisica all’Università di Bologna
Prof Giorgio Fiocco ordinario di Fisica all’Università la Sapienza
Ing Silvano Casini manager d’azienda Amministratore Unico
Prof Sergio de Julio ordinario di informatica all’università di Cosenza ed ex parlamentare.
Prof.Sergio Vetrella (Presidente e anche Commissario) ordinario di strutture aerospaziali all’Università Federico II di Napoli.
Prof. Vincenzo Roppo (Commissario) ordinario di di diritto privato all’Università di Genova.
Professore Giovanni Biognami Ordinario di Astrofica all’Università di Pavia.
Ingegnere Enrico Saggese Commissario ed attuale Presidente ex dirigente di azienda.
Insomma tra Commissari e Presidenti vi sono stati ben 9 avvicendamenti a partire dal 1988 anno di istituzione dell’ASI cioè un avvicendamento ogni due anni circa
Questo è dunque un indubbio segnale di incertezze manageriali ed organizzative, nonchè della forte instabilità che ha contraddistinto la gestione dell’Agenzia.
Nel corso degli anni peraltro vi è stata una radicale evoluzione a livello industriale che ovviamente ha avuto implicazioni in Italia: ne è derivato tra l’altro una forte primazìa delle industrie che fanno capo alla societò Finmeccanica che è la princilale destinataria del finanziamenti governativi.
Le attività cosiddette scientifiche sono sostanzialmente confluite nell’INAf cui sono dirottati i finanziamenti governativi per le attività scientifiche
Sono tutti dati oggettivi e che possono e debbono essere un’utile base retrospettiva per guardare avanti in una direzione che assicuri stabilità e correttezza gestionale.
Almeno è una speranza!

mercoledì 4 agosto 2010

Acque agitate per gli Enti pubblici di ricerca vigilati dal MIUR

Acque agitate nella politica, ma anche negli Enti pubblici di ricerca vigilati dal MIUR, che ormai sono alla fase finale nell’elaborazione degli statuti di cui al decreto legislativo di riordino degli Enti medesimi.
La situazione appare difficile per il CNR ed a tale proposito un recentissimo atto ispettivo parlamentare pone in evidenza che la formulazione degli statuti da parte dei consigli di amministrazione integrati da esperti,sortisce la “sostanziale esclusione della comunità scientifica interna agli Enti".
Ed ancora
“Una conferma di tali valutazioni viene anche dal caso in parola, poiché il consiglio scientifico generale del CNR ha espresso parere non favorevole alla bozza di testo del nuovo statuto, giudicandolo non innovativo e non adeguato a rispondere ai criteri e alle linee guida del decreto legislativo n. 213 del 2009;”
Elementi di preoccupazione sono ben presenti anche nell’INAF di cui, come è noto, a maggio scorso era stata prevista la soppressione.
Non si possono neanche escludere per l'INAF nel futuro accorpamenti con altri Enti come l’INFN.
Parimenti non scevra da difficoltà sarebbe la situazione dell’ASI di cui non si hanno invero notizie ufficiali sullo statuto recentemente elaborato.
Per quello che è filtrato ufficiosamente “ in ossequio alla trasparenza” non vi sarebbe su alcuni punti, quali ad esempio profilo e responsabilità del Presidente, concordanza unanime di vedute all’interno del consiglio di amministrazione allargato (vedi anche precedenti articoli di questo blog)
Sarà facile la navigazione per il Miur in queste condizioni?
Non vi sarà il rischio, in assenza di direttive di coordinamento unitarie,che prevalga soltanto una logica meramente politica?

martedì 3 agosto 2010

Novità spaziali dall’Est europeo.

Continuiamo a dare informazioni,come abbiamo fatto in molti articoli di questo blog, sui programmi e le collaborazioni internazionali ormai prerogativa di moltissimi Paesi nello scenario mondiale
Particolare interesse desta in questi giorni la notizia degli sforzi che la Federazione russa sta concentrando per realizzare una base di lancio autonoma.
Come è stato esplicitato da Putin stesso il governo russo investirà 800 milioni di dollari in una nuova base spaziale che sarà costruita vicino alla città di Uglesgorsk, nell’Amur, una regione della Russia orientale al confine con la Cina.

Il progetto ha lo scopo di diminuire la dipendenza russa dal sito di lancio di Baikonur, in Kazakhstan. Il nuovo cosmodromo sarà utilizzato principalmente per i voli civili e sarà operativo nel 2015.
Per il nuovo sito che si chiamerà “Vostochny”, e che diventerà il primo cosmodromo nazionale, sarannoi impiegati, secondo le previsioni. almeno 30000 specialisti.
Non meno interessante è la notizia riportata dal World Tribune secondo cui il Primo ministro Erdogan avrebbe annunciato il lancio di un satellite turco dotato di sensori ottici utile per fornire informazioni strategiche su aree regionali di particolare attenzione per la Turchia come ad esempio quelle curde.

Come è noto peraltro anche Bulgaria, Slovenia e Romania sviluppano attività spaziali sia pure vario livello, anche con l’incoraggiamento dell’Unione Europea e dell’Agenzia Spaziale Europea
Insomma l’Est europeo è molto attivo e ciò sara oggetto ovviamente di studio anche per gli esperti di studi strategici internazionali.