giovedì 30 settembre 2010

Attività spaziali italiane:le massime aziende italiane sarebbero in mani straniere e vi sarebbe carenza di figure professionali nel futuro?

Non si può affatto ignorare l’intervento tenuto in questi giorni dall’onorevole Marco Airaghi vicepresidente dell’agenzia spaziale italiana e consigliere ministeriale per l’aerospazio, come è riportato da Varese news del 28 settembre 2010, in una tavola rotonda indetta dai rotary presso l’Università Cattaneo di Castellanza.

Il Vice Presidente dell’ASI ha fatto un ampio excursus sui progressi ed avanzamenti scientifici e tecnologici conseguiti dall’Italia soprattutto in questi  anni, già a partire dai primi lanci effettuati dal team del prof. Broglio. Passi fondamentali si sono registrati nello sviluppo dei satelliti come nel campo dei lanciatori ed in particolare del Vega che dovrebbe essere lanciato nel 2011.

Il Vicepresidente Airaghi ha anche precisato, come è sempre riportato dalla stampa" che dopo le pagine di gloria della nostra produzione per lo spazio, restano i problemi". E due sono significativi: "Il primo è la proprietà delle massime aziende del settore, che è in mani straniere (sia pur europee). L'altra, grave, è l'assoluta mancanza di figure professionali in grado di sostituire una generazione di ingegneri e tecnici aerospaziali."

Airaghi avrebbe aggiunto secondo quanto  è riferito"È un grido di dolore che lancio qui, nella “provincia con le ali”. Servono più corsi, più master, e indirizzare i giovani a questo settore"

Vi sono dunque valutazioni positive sugli sviluppi nazionali nelle tecnologie di punta spaziali, ma anche critiche molto nette che denoterebbero anche  una carenza della strategia spaziale italiana di cui uno degli elementi cruciali dovrebbe essere la salvaguardia delle aziende del settore e dei ritorni industriali effettivi e non virtuali derivanti dalla partecipazione ai programmi dell'ESA.

Potrebbe essere considerata anche un’autocritica perché l’on Airaghi fa parte del consiglio di amministrazione dell’Agenzia spaziale italiana, il massimo organo di coordinamento nazionale nel settore spaziale cui spetta anche l'elaboraziome del piano strategico a lungo termine?

Come si diceva in premessa queste posizioni non possono rimanere inosservate tanto più che l’Onorevole AIraghi per la sua valentia e competenza nel settore appare un potenziale candidato alla presidenza dell’Agenzia spaziale italiana.

martedì 28 settembre 2010

La Regione Campania partecipa al congresso astronautico internazionale

ln questi giorni si apre a Praga l’annuale congresso astronautico internazionale.
E’la solita Kermesse spaziale annuale in giro per il mondo che nel primo giorno celebrerà la sua sessione plenaria con la partecipazione del Gotha spaziale mondiale
Il tema oggetto di questo convegno è “Space for Human benefit and exploration" e riguarderà il cambiamento climatico, le ricerche in microgravità, l’astrobiologia, e l’esplorazione di luna e Marte, nonché la ricerca di vita intelligente con una sessione dedicata al progetto SETI ed i suoi prossimi sviluppi.
Per conto dell’Italia si prevede il plenum nella bellissima città boema perché oltre ai massimi rappresentanti dell’ASI e delle industrie spaziali vi saranno anche i rappresentanti della regione Campania costituita da esponenti industriali, professori universitari.
Non è un caso la loro presenza anche perché Napoli ospiterà nel 2012 la conferenza astronautica italiana.
Insomma una bella giornata di sole per questa regione che finalmente sarà citata dai media per gli avanzamenti conseguiti per la ricerca spaziale e non solo per le continue e pessime immagini del mancato smaltimento dei rifiuti.

lunedì 27 settembre 2010

Nebbia fitta sullo statuto dell'ASI?

Come è stato preannunciato in precedenti articoli di questo blog, ai sindacati di ricerca non sarebbe stato trasmesso fino ad ora da parte dell’Agenzia Spaziale Italiana lo statuto dell’Ente.
Ciò d'altronde   è quanto sarebbe emerso, secondo quanto è dato sapere, nel corso della riunione tenuta il 22 settembre us dalla Direzione generale della ricerca del Ministrero Vigilante con i sindacati nazionali della ricerca per un esame dei vari statuti degli Enti di ricerca sottoposti al riordino.
In quella sede si è parlato compiutamente dei vari statuti tranne che di quello dell’ASI la cui competenza rientra nell’ambito della direzione generale per l’internazionalizzazione della ricerca.
Non si sarebbe quindi neanche  in quell'occasione diradata la fittissima nebbia che avvolge i nuovi statuti di ASI e INFN.
Da ciò si può dedurre che lo statuto dell’ASI sarebbe stato deliberato dal proprio consiglio d’amministrazione integrato dagli esperti del MIUR in assenza di una preventiva informazione ai sindacati della ricerca.
Questo anomalia procedurale formale e sostanziale sarà presa in dovuta considerazione dalla direzione generale del MIUR competente esegnatamente quella per l’internazionalizzazione della ricerca ?
Fino ad oggi non si hanno notizie al riguardo dello statuto dell’ASI che porrebbe invece in evidenza nella norma transitoria il rimando al decreto legislativo del n128 del giugno 2003,malgrado essa sia superato del decreto legislativo in vigore.

domenica 26 settembre 2010

Quali priorità negli investimenti spaziali?

E’ rinvenibile dai siti internet internet, tra cui anche quello dell’ASI, il documento conclusivo di un importante studio effettuato dal dipartimento di scienze economiche "Himan P, Minsky" dell'Università di Bergamo.
Lo studio incentrato sulle"Prospettive ed effetti moltiplicativi degli investimenti nei settori ad alta tecnologia nelle economie avanzate con particolare riferimento al settore spaziale in Europa" è senza dubbio la più completa ed aggiornata analisi economica al momento disponibile sul comparto a livello europeo realizzata in Italia.
L'analisi economica appare nel suo insieme  molto ben articolata in quanto, dopo aver esaminato le attività spaziali a livello mondiale e la loro evoluzione temporale,passa all’analisi degli effetti dei settori ad alta tecnologia come quello spaziale sull’economia.
Nelle conclusioni si pone in evidenza che la grande varietà delle applicazioni spaziali
richiede una pianificazione degli investimenti dell’ASI, anche attraverso i suoi contributi ad ESA, che faccia delle scelte di priorità in cui sia evidente il ruolo degli investimenti pubblici e privati nel segmento.
Ma quindi   fino ad ora  nel corso di più di 4 lustri dalla nascita dell’agenzia, quale sarebbe stato il criterio di assegnazione dei fondi destinati dallo Stato al settore spaziale?

venerdì 24 settembre 2010

Agenzia spaziale italiana: consulenze e collaborazioni

Tutto si può dire eccetto che l’ASI nell’imminenza della pubblicazione in Gazzetta ufficiale dello Statuto di riferimento, in applicazione della legge di riordino degli Enti pubblici vigilati dal Miur non continui ad assumere deliberazione su atti ritenuti necessari per la vita dell’Ente stesso.

Infatti nei consigli di amministrazione estivi dell’Ente sarebbero stati assegnati numerosi contratti industriali in applicazione delle linee programmatiche dell’Ente ed al tempo stesso numerose consulenze e contratti di collaborazione.
Tra questi assumerebbe rilievo, a quanto è dato sapere, una sequela di consulenze a dipendenti ASI ormai andati in pensione e tra questi anche ad un precedente Direttore Generale, per il supporto all’'attività di sorveglianza, elaborazione di pareri, valutazioni programmatiche concernenti nuove linee di attività, con particolare riferimento a progetti a carattere applicativo e industriale
Non mancherebbero al tempo stesso contratti di collaborazione affidati a consiglieri di amministrazione dell'ASI della passata gestione.
Queste consulenze potrebbero aggiungersi ad altre collaborazioni corpose in campo amministrativo e giuridico di cui si fa già riferimento anche sul sito internet dell’ASI.
Sarebbero altresì previste anche procedure finalizzate all’affidamento di incarichi professionale come ad esempio quelle connesse con lo svolgimento di supporto psicologico al personale dell’ASI.
Dulcis in fundo: non è escluso che siano stati  rinnovati la Convenzione e Protocollo Aggiuntivo tra ASI e  la principale holding italiana nei settori dell'aeronautica, dell'elicotteristica, dello spazio e della difesa nell' ambito delle attività di collaborazione finalizzate a promuovere la ricerca applicata al campo spaziale e aerospaziale.
Ovviamente,sempre che queste informazioni siano confermate, non vi sarebbe  forse nulla da eccepire sul piano giuridico perchè l'Ente è autonomo nelle sue decisioni.
Vi sarebbe soltanto da domandarsi sempre con buona pace del Ministro Brunetta se collaborazioni su temi così importanti non rischino di surrogare il ruolo dei dipendenti attivi in ASI certamente non inesperti nel settore spaziale.
Non sono in sostanza le vecchie problematiche già sollevate  sul blog “la deriva di Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo del Corriere della Sera del 1/08/2008?









giovedì 23 settembre 2010

Non vi è ancora il parere preventivo dei Sindacati di ricerca sullo statuto dell’Agenzia Spaziale Italiana?

La definitiva messa a punto degli statuti degli Enti di ricerca , di cui al decreto legislativo relativo al riordino degli Enti stessi, procede a piccoli passi prima della relativa pubblicazione in Gazzetta.
Infatti il Miur, proprio in questi giorni,  ha provveduto ad ascoltare la posizione delle organizzazioni sindacali che avevano sollevato osservazioni critiche sui principali Enti come CNR e INFN.
Ben diversa è situazione per l’Agenzia spaziale che soltanto recentemente avrebbe reso edotti i sindacati sullo stato dell’Ente.
Sul piano strettamente formale potrebbe essere considerata quindi  anomala la delibera di approvazione dello tenuto dal CDA dell’ASI allargato agli Esperti del MIUR già nel mese di Luglio senza avere ascoltato preventivamente i sindacati del settore.

Ma le organizzazioni sindacali competenti faranno valere i loro diritti ed esigeranno che le norme statutarie dell’ASI siano compatibili con il decreto di riordino di tutti gli Enti di ricerca compreso l’Agenzia Spaziale Italiana?

mercoledì 22 settembre 2010

Richieste di chiarimento parlamentare sugli statuti degli Enti di ricerca

A seguito degli articoli di questo blog del 9,17,e 20 settembre u.s.,si ritiene utile porre in evidenza che la problematica degli statuti degli Enti di Ricerca vigilati dal MIUR sembra essere seguita con attenzione  in Parlamento, tanto più che i 60 giorni previsti dalla legge per l’approvazione  degli statuti da parte del MIUR sono ormai scaduti o comunque prossimi alla scadenza.

A tale proposito si ritiene utile riportare l’atto ispettivo parlamentare dell’on Tocci.
http://www.camera.it/417?idSeduta=371&resoconto=bt36&param=n4-08680#n4-08680

In esso tra l’altro  si chiede a che punto sia il processo di approvazione/modifica degli schemi di statuto da parte del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca e

se gli schemi di statuto dei vari enti di ricerca rispondano ad uno schema coerente tra diversi enti di ricerca e in accordo con il decreto legislativo 31 dicembre 2009, in particolare prevedendo esplicitamente negli statuti le specifiche caratteristiche professionali per i ruoli di presidente e componenti dei consigli di amministrazione degli enti di ricerca di designazione governativa nonché le modalità per la selezione e la nomina secondo quanto previsto nello stesso decreto legislativo 31 dicembre 2009;
L'atto ispettivo si richiama inoltre a quanto previsto a chiare note dalla legge di riordino degli Enti e che cioè Il Ministro Vigilante ha ritenuto di non accogliere una serie di condizioni richiamate nella premessa del decreto di riordino e tra queste:
la condizione espressa dalla VII Commissione permanente del Senato circa la possibilità, nella fase di prima attuazione della riforma, per i presidenti di essere rinominati qualora abbiano ricoperto l'incarico medesimo per meno di otto anni in quanto si è accolta una condizione differente, posta sul medesimo comma, dalla VII Commissione della Camera al fine di uniformare il trattamento tra presidenti e componenti dei consigli di amministrazione;
Questa clausola dovrebbe essere ovviamente  rispettata da tutti gli Enti tra cui l’Agenzia Spaziale Italiana a cui il MIUR sembra  invece propenso a riconoscere  condizioni di specificità che si riflettono anche sulla nomina del Presidente dell'Ente.
E’ evidente che in seguito ognuno, nei rispettivi ruoli, si assumerà le proprie responsabilità nelle sedi competenti.

lunedì 20 settembre 2010

Gli statuti degli Enti di ricerca: il MIUR incontra i sindacati nazionali della ricerca

Sono in corso da parte del MIUR gli ultimi adempimenti formali prima dell’entrata in vigore degli statuti degli Enti di ricerca di cui al decreto legislativo   degli Enti di ricerca  pubblicato in gazzetta ufficiale  nel febbraio 2010.

In tale contesto il Ministro Vigilante avrebbe convocato i sindacati nei prossimi giorni, in risposta alle richieste avanzate per l’illustrazione degli aspetti ritenuti critici inseriti nelle bozze degli Statuti degli Enti di Ricerca vigilati dal MIUR.

Gli aspetti critici sollevati dai sindacati sono già noti per molti Enti, come CNR ed INAF di cui gli statuti sono stati correttamente pubblicati nei siti internet dei rispettivi Enti.
Ben diversa appare la  situazione per lo statuto dell’Agenzia spaziale italiana che potrebbe anche non essere stato trasmesso ufficialmente dall'Ente  ai sindacati. 
Riguardo quest’ultimo Ente, uno dei punti più controversi è la modalità di procedura di nomina del Presidente, in quanto sembra esservi un pressing per riconoscere all’ASI una sua specificità.
Resta comunque il fatto che nel quadro di coordinamento unitario esplicato dal Ministero Vigilante, sarà difficile ignorare che il decreto di riordino degli Enti di ricerca richiami nelle premesse quanto segue:
si è ritenuto di non accogliere la condizione espressa dalla VII Commissione permanente del Senato circa la possibilità, nella fase di prima attuazione della riforma, per i presidenti di essere rinominati qualora abbiano ricoperto l'incarico medesimo per meno di otto anni in quanto si e' accolta una condizione differente, posta sul medesimo comma, dalla VII Commissione della Camera al fine di uniformare il trattamento tra presidenti e componenti dei consigli di amministrazione;
Ogni diversa interpretazione creerebbe una disparità tra gli Enti ed una palese violazione della legge.
Dura lex sed lex!



domenica 19 settembre 2010

I colloqui in corso

Gli esami settembrini (i ben noti concorsi interni per il personale dell’ASI), come preannunciato nell’articolo del 31 agosto u.s sono in pieno svolgimento , proprio alla vigilia dell'entrata in vigore  dello statuto in applicazione del decreto di riordino degli Enti di ricerca. Si stanno tenendo infatti senza intoppi i colloqui dei molti candidati tecnologi interni dopo l’estenuante tour de force della commissione di valutazione che ha impiegato stranamente circa due anni per la valutazione dei titoli e dei requisiti dei concorrenti stessi.
Le graduatorie dovrebbero essere rese pubbliche nel  prossimo mese di ottobre.
I bandi per i concorsi successivi a cui potranno partecipare gli esclusi, nonché altri candidati sembrano invece in forse nell’anno in corso e ciò ovviamente renderebbe meno agevole la situazione dei concorrenti esclusi dalle selezioni in svolgimento.

venerdì 17 settembre 2010

Il Ministro Gelmini:una governance duale per gli Enti di ricerca

Il 16 settembre u.s. nell’ambito del seminario del centro studi della Confindustria, il Ministro Gelmini, come è stato ampiamente riferito dagli organi di stampa, ha parlato con molta autorevolezza sui necessari investimenti nell’Università e la ricerca ed ha preannunciato impegni da un miliardo di euro a partire dal 2011.

In tale contesto Il Ministro ha posto in evidenza con molta chiarezza che vi sarà una governance duale degli Enti e segnatamente: un presidente dotato di grande autorevolezza professionale ed un manager che amministri e faccia quadrare i conti.

Ma gli statuti degli enti in via di completamento sono in linea con queste perspicue direttive?
Non sembra proprio, almeno in alcuni casi.

Basti pensare allo statuto dell’Agenzia spaziale italiana in cui vi sarebbero soltanto affermazioni generiche sul profilo di professionalità del Presidente.

Tanto generiche che non sarebbero state approvate all’unanimità dal Consiglio di amministrazione allargato agli esperti.

E’ più che evidente che alla luce delle precisazioni del Ministro si potrebbe ridurre sensibilmente la rosa dei candidati altamente qualificati e con autorevolezza internazionale
Ma in tutto questo, cosa faranno i funzionari del Ministero?
Quali emendamenti apporteranno agli statuti ed in particolare a quello dell’ASI per tenere conto delle direttive del Ministro?



martedì 14 settembre 2010

Sotto tiro la Protezione Civile?

Continua la polemica sul mancato utilizzo dei dati del sistema Cosmo Skymed da parte del dipartimento della Protezione civile per la prevenzione del territorio de l’Aquila.
Demmo notizia nell’articolo del 22 agosto 2010  che esperti del settore , come riportato ampiamente dalla stampa, avevano criticato a tale proposito duramente il dipartimento della protezione civile che collabora da qualche anno con l’agenzia spaziale italiana in progetti per il monitoraggio satellitare del territorio attraverso le tecniche di telerilevamento.
Si sosteneva in  particolare da parte di alcuni che l’utilizzo dei satelliti di telerilevamento avrebbe potuto consentire di prevedere il cedimento della Casa dello studente e di altri palazzi della città crollati il 6 aprile 2009.
Malgrado la Protezione civile abbia replicato con determinazione, sostenendo la impossibilità di eseguire tali monitoraggi con i dati satellita vi sono strascichi nella polemica ed in particolare alcuni deputati con primo firmatario l’Onorevole Zamparutti chiedono nell’atto ispettivo dell’8 settembre 2010 al Presidente del Consiglio dei Ministri informazioni sui sistemi di telerilevamento che utilizzano i dati Cosmo Skymed ed in particolare
“in quanti casi questo genere di importante rilevamento abbia posto le pubbliche amministrazioni in condizioni di prevenire danni, innanzitutto alle persone, da eventi sismici o legati al dissesto idrogeologico;
se un monitoraggio così dettagliato possa mettere in grado la Protezione civile di prevedere danni agli edifici e quindi alle persone.”

E’ un’occasione propizia perché i detentori dell’interferometria satellitare chiariscano con assoluta onesta le potenzialità del sistema Cosmo.Skymed in campo operativo che, a giudizio invece di utilizzatori qualificati come la Protezione civile, non può né oggi né probabilmente mai, individuare e quantificare danni consistenti in leggere lesioni, tipicamente in assenza di spostamenti significativi delle coperture degli edifici"

Insomma i satelliti possono essere utili o non per la prevenzioni di catastrofi naturali come quelle sismiche ed in quali tempi?

domenica 12 settembre 2010

Persistono ancora preoccupazioni per il Programma Galileo?

Da molti anni si parla con enfasi maggiore o minore a seconda delle situazioni contingenti del programma Galileo di navigazione satellitare per usi civili,che si basa su una costellazione di 30 satelliti, in orbita terrestre media, che coprono in permanenza l’intera superficie della terra e da una serie di Stazioni terrestri che hanno il compito della gestione e del controllo operativo del sistema sviluppato grazie alla collaborazione tra l’Unione Europea (EU) e l’Agenzia Spaziale Europea (ESA).
L’Unione Europea è responsabile del coordinamento politico e della definizione degli obiettivi strategici del programma, mentre l’ESA è incaricata della realizzazione tecnica.
Si ricorda che Galileo svluppato dall’Unione europea responsabile del coordinamento politico e della definizione degli obiettivi in collaborazione con l’ESA incaricata della realizzazione tecnica dovrebbe essere operativo a partire dal 2013,mettendo così a disposizione della comunità una serie di nuovi servizi sociali come aiuto ai disabili, alle operazioni di salvataggio ed all’agricoltura la cui potenzialità è in parte ancora inesplorata.
In questi giorni una boccata d’ossigeno sul programma è stata data da Paolo Tajani, Commissario UE per l'industria ed i trasporti, in una conferenza stampa tenuta nel corso degli incontri del the European House - Ambrosetti, il workshop, che riunisce annualmente a Cernobbio i nomi più importanti della politica e dell'economia

Secondo l’unione europea insomma Galileo  è un programma di altissimo significato dal punto di vista dell'innovazione tecnologica e scientifica, cheavrà anche ricadute di enorme importanza dal punto di vista dell'economia: consentirà, infatti, ai cittadini UE di risparmiare qualcosa come 90 miliardi di euro.
Negli stessi giorni si sono levate tuttavia preoccupazioni da parte delle 29 aziende europee dell’associazione Galileo Services che hanno lanciato l’appello alla Commissione UE per ripristinare i fondi assegnati allo sviluppo dei servizi e delle applicazioni Gnss nell’ambito del sistema di navigazione satellitare europeo Galileo.
I membri di Galileo Services hanno ribadito le loro richieste nel meeting annualedi Roma, presso la sede della Sogei, la società di ICT del ministero dell’Economia e Finanze, che dal 2004 fa parte di Galileo Services per promuovere l’impiego delle applicazioni satellitari in Italia a favore della Pubblica amministrazione.
Insomma ottimismo e pessimismo si susseguono  ormai da troppi anni e spesso dichiarazioni solenni ed autorevoli sono in contrasto con l’evolversi della situazione.
Si continuerà ad andare a corrente alternata?

giovedì 9 settembre 2010

La Presidenza dell’ASI: il gioco delle parti

A completamento di quanto apparso nell’articolo “ la Presidenza dell’ASI" del 9 sttembre u.s.,si segnala che il Miur avrebbe provveduto a richiedere all’ASI di inserire nello statuto redatto dagli esperti una serie di emendamenti del tutto secondari che il consiglio  amministrazione dell’ASI si affretterebbe ad incorporare di tutta fretta in una riunione fissata a breve.
Il fatto rilevante, a quanto è dato sapere è che la norma transitoria dello statuto che rimanda “ per quanto non specificato nello statuto al decreto legislativo del 2003
"Riordino dell'Agenzia spaziale italiana (A.S.I.)" sia rimasta invariata, malgrado questo decreto sembri superato dal decreto di riordino degli Enti pubblici di ricerca del 2009
In tal modo verrebbe riconosciuta la peculiarità dell’ASI e di conseguenza sarebbe più facile la strada per confermare l’attuale presidente in deroga al recente decreto di riordino degli Enti attualmente in vigore.
Insomma è molto probabile che vi sia un vero gioco delle parti dell’ASI e del MIUR e se ciò rispondesse al vero sarebbe una palese anomalia .
Il ministro e i suoi uffici sono d’accordo o si riservano di abrogare la norma transitoria dello statuto dell’ASI che, così come è redatta, sembra illegittima?

La Presidenza dell'Agenzia Spaziale Italiana

Già per la fine di Settembre il MIUR potrebbe procedere alle nomine dei comitati di valutazione per la definizione delle rose dei candidati agli organi dei vari Enti di ricerca sottoposti alla sua vigilanza.

Infatti quasi tutti gli statuti sono al vaglio del ministero.
Lo scenario di prospettiva è abbastanza chiaro per tutti, eccetto che non sembra ancora ben definita la procedura per la nomina degli organi dell’Agenzia Spaziale Italiana

E’ fuor di dubbio infatti che in applicazione del decreto legislativo di riordino degli Enti di ricerca, dovranno decadere gli organi degli Enti e di conseguenza il Direttore Generale in carica.

Nella fattispecie dell’ASi potrebbe configurarsi che, in virtù di una presunta peculiarità dell’ASI rispetto agli altri Enti, si consenta al Presidente in carica di rimanere fino al completamento dell’attuale mandato iniziato soltanto un anno e mezzo fa.

Nell’ipotesi in cui invece si dovesse intraprendere la strada della nomina di un nuovo Presidente, si adotterebbe quanto ovviamente stabilito dallo statuto approvato dall’ASI secondo cui il profilo del Presidente è del tutto generico ed indefinito

E si ricorda che questo è uno dei punti per cui lo statuto è stato approvato a maggioranza e non con l’unanimità del consiglio d’amministrazione allargato.

Insomma tutto sembra ancora “ in mente Dei”

Ad ogni modo non possiamo che augurarci soluzioni adeguate ed idonee da parte del Miur nell’interesse dell’ASI e del comparto aerospaziale.

lunedì 6 settembre 2010

Lo statuto dell'INAF all'esame del MIUR

Il Miur sta procedendo all’esame degli statuti predisposti dai vari Enti pubblici di ricerca di sua competenza.
Per quanto sia dato sapere ad esempio lo statuto dell’ASI opportunamente emendato in qualche parte è stato trasmesso all’agenzia spaziale italiana perché il consiglio di amministrazione provveda a perfezionare lo statuto.
Saranno prese presto le decisioni sull’INAF(istituto nazionale di astrofisica) che, va subito detto, appare esemplare nel rispetto delle regole della trasparenza.Infatti sul sito di quell’Ente sono rinvenibili tutte le decisioni assunte e tra queste anche la bozza di statuto trasmessa al MIUR per la relativa approvazione.
E’ pubblicata altresì la lettera del Presidente dell’INAF in cui sono sintetizzati gli elementi essenziali dello statuto
E' un comportamento diverso da altri ENTI, come ad esempio l’ASI che non ha dato mai sul proprio sito ufficiale analoga diffusione delle proprie decisioni.
Lo statuto dell’INAF sembra ad una prima analisi un coacervo di cose già note e già esplicitate nella legge di riferimento.
Non sembra esservi un collegamento, diretto o indiretto con l’ASI che , sempre che il quadro di riferimento non sia modificato, si configura come il principale finanziatore dei programmi scientifici dell’INAF.
Questa connessione tra i due Enti andrebbe posta in evidenza, se non altro nel rispetto delle necessarie sinergie.
Insomma lo statuto appare appiattito sul passato e senza alcuna novità di rilievo.
Ci penserà il Ministro competente ad esigere il necessario collante tra gli Enti nello spirito del decreto legislativo di riordino degli Enti di ricerca?

sabato 4 settembre 2010

L'albergo Oriente di Bari e l'interesse spaziale

La notizia suscita curiosità.
E’ riportato dal Corriere del Mezzogiorno di qualche giorno fa (2 settembre u.s)) che “L’hotel Oriente di Bari, dopo un passato glorioso, archivia il più recente destino di sala bingo, e riapre. Il bel palazzo del primo Novecento, nel tratto architettonicamente più nobile di corso Cavour, è tornato ad essere un albergo. Un quattro stelle lusso che fa parte della catena Alpitour world.” Ed ancora che Otto delle 75 tra stanze e suite, ieri hanno già accolto i primi ospiti."
Il recupero dell’edificio ha riscontrato curiosità ed apprezzamenti da parte di molti e tra questi anche da parte del Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana che,” conquistato dal nuovo Oriente visitato , ha già chiuso l’accordo per celebrarvi un evento di portata internazionale tra tre mesi.”
Ci riferiamo ovviamente ed esclusivamente a quanto posto in evidenza in cronaca dal Corriere del Mezzogiorno.Altro non sappiamo.
Non è necessario alcun commento.
Vi è solamente da seguire con attenzione la celebrazione del convegno spaziale che sarà certamente ad alto livello di importanza se non altro e non solo per la superba cornice in cui sarà inserito.

giovedì 2 settembre 2010

Continua il silenzio sulla probabile chiusura della base di Milo

La notizia della probabile chiusura della base di Milo entro l’anno in corso pubblicata il 16 luglio scorso è stata raccolta da altri blog, ha suscitato reazioni da parte di alcuni lettori ed ha avuto un’eco anche in Argentina con cui l’Italia intrattiene da anni proficue collaborazioni in campo spaziale.
Permane tuttavia il silenzio dell’ASI sull’eventuale chiusura della base e non solo tacciono anche la regione siciliana e le autonomie locali interessate.
Eguale silenzio si registra da parte dei rappresentanti parlamentari di Trapani che non hanno, a quanto risulta, neanche presentato richiesta di chiarimenti ed atti ispettivi.
Adombrammo il sospetto che si starebbe pensando ad un trasferimento di competenze ad altri centri cui è interessata l’ASI. Si potrebbe anche aggiungere che la decisione della chiusura non dispiaccia neanche alla regione siciliana che che potrebbe riutilizzare in modo diverso il terreno dell’originario aeroporto militare concesso dal Demanio all’Agenzia Spaziale Italiana per l’espletamento delle attività della base.
Ma siamo sempre ne campo delle ipotesi.
E tutto sempre in ossequio alla ricerca!