domenica 30 gennaio 2011

I conti siderali dell'Italia in orbita andranno alla Procura della Corte dei Conti?

L'atto ispettivo parlamentare presentato alcuni giorni fa in Parlamento sui conti siderali sostenuti dall’ASI in occasione dell’ultimo lancio del satellite Cosmo-Skymed non poteva non destare preoccupazioni negli ambienti del Ministero Vigilante e dell’ASI . Non potrebbe essere diversamente perché il momento attuale in cui si sta procedendo ai nuovi assetti statutari dell’Agenzia Spaziale Italiana impone attenzione e riflessione.
Per queste ragioni il collegio dei Revisori dei Conti dell’ASI starebbe procedendo ad un’analisi delle spese effettuate per l’evento del lancio ed avrebbe chiesto al riguardo puntuali risposte ai vertici dell’ASI.
E’ chiaro che se i chiarimenti non fossero esaurienti, il tutto dovrebbe andare al vaglio della Procura della Corte dei Conti.
Sarà interessante comunque attendere le risposte che i Ministri interpellati e cioè quello dell’economia e Finanza e quello della Difesa dovranno dare all’interpellante in Parlamento che chiedono tra l’altro che il Governo investa della spinosa questione dei costi la Corte dei Conti.

sabato 29 gennaio 2011

La società per telecomunicazioni spaziali costituita dall’ASI: ne e' imminente l'autorizzazione?

Il programma di telecomunicazioni spaziale nazionale sancito ufficialmente nel documento di visione strategica 2010-2020 merita attenzione ed approfondimento, se non altro, per il fatto che richiederà impegni finanziari cospicui nel corso dei prossimi anni.
Proprio per questo,abbiamo esposto sia pure sommariamente in precedenti articoli i contenuti e gli aspetti più tipicamente industriali connessi alla creazione di una società dedicata alle telecomunicazioni
Questa società che ad oggi vede in via preliminare come azionista la sola agenzia spaziale italiana sarebbe ora al vaglio del Ministro Vigilante per la necessaria approvazione.
Non dovrebbe essere  tuttavia un'autorizzazione da prendere a cuor leggero: infatti nel relativo iter procedurale andrebbero approfonditi temi delicati come quello dell’allocazione delle frequenze al fine di valutare la non esistenza di “conflitti” con Eutelsat, in quanto ben due satelliti commerciali di Eutelsat KA Sat recentemente lanciato ed Eurobird hanno la posizione orbitale di 9° Est dell’orbita geostazionaria terrestre assegnata a suo tempo all’Italia.
Ed inoltre sarebbe assai singolare che il Miur desse il via libera ad una società che, si interesserebbe dello sviluppo di attività mature e non di ricerca e sviluppo.
Staremo a vedere!

giovedì 27 gennaio 2011

Il Presidente Obama e il “momento Sputnik”

Il recente discorso sullo stato dell'Unione del Presidente degli Stati Uniti Obama sta avendo grande risonanza su tutti i giornali e le emittenti televisive mondiali
Questo discorso sullo Stato dell’Unione è considerato unanimemente come celebre e coraggioso: è un incitamento ad un accordo bipartisan per superare le difficoltà economiche degli Stati Uniti che sembrano arrancare rispetto ad economie emergenti come quella cinese.
In tale contesto assume senza dubbio particolare importanza il riferimento al cosiddetto “momento Sputnik” cioè ad un vero colpi di reni per superare difficoltà e creare nuovi posti di lavoro.
Il Presidente Obama ha paragonato infatti la situazione attuale, in cui è necessario spingere sul pedale dell'innovazione per vincere la sfida globale e quindi rilanciare l'economia e il mercato del lavoro, a quella della corsa per lo spazio degli anni '50 e '60. "Questo è il momento Sputnik della nostra generazione", ha detto Obama, ricordando come "mezzo secolo fa, quando i Sovietici ci hanno sconfitto nello spazio con il lancio del satellite chiamato Sputnik noi non sapevamo che li avremo battuti andando sulla luna".
Il discorso è stato molto bello, anzi bellissimo ma va inserito in un contesto attuale completamente diverso rispetto a quello degli anni’50’ Infatti non dobbiamo dimenticarci che allora vi era la guerra fredda che giustificava da parte delle due superpotenze Stati Uniti d’America ed Unione Sovietica l’enorme dispendio di finanziamenti per ricerca ed innovazione
Oggi alla guerra fredda sono subentrati altri scenari più complessi e dominati dalla globalizzazione e perciò la crescita dell’innovazione dipende da molteplici fattori suscettibili di adeguato approfondimento.

mercoledì 26 gennaio 2011

Con l’ingresso della Romania si allarga ulteriormente la compagine dell’Agenzia Spaziale europea:luci ed ombre


In questi giorni la Romania è entrata a pieno titolo a far parte dell’Agenzia Spaziale Europea.
Infatti il 20 gennaio us ha avuto luogo presso il Ministero degli Esteri rumeno una cerimonia alla presenza sia del Ministro degli affari esteri romeno, sia del direttore generale dell’ESA in cui è stata sancita ufficialmente l’ingresso della Romania in Esa come il diciannovesimo membro.
La Romania ha una lunga tradizione aerospaziale e ha contribuito a più di 30 missioni spaziali scientifiche e tecnologiche.
Nel corso del 1970 e 1980, la Romania è stata un membro attivo del programma Interkosmos dell’Unione Sovietica, diventando in seguito nel 1992, l uno dei primi paesi dell’Europa orientale a firmare un accordo di cooperazione nel campo dell’uso pacifico dello spazio con l’ESA.
La cooperazione tra l’ESA e la Romania è stata ulteriormente rafforzata nel mese di ottobre 1999 con la firma di un accordo quinquennale di collaborazione, consentendo così alla Romania di partecipare a numerosi ed importanti programmi di ricerca spaziale.
Siamo senza dubbio pertanto di fronte ad un fatto nuovo che, se da un lato testimonia il rafforzamento europeo in campo spaziale sotto il coordinamento dell’ESA, dall’altro, secondo alcuni osservatori, potrebbe aumentare il rischio per l’Agenzia di funzionare con marce diverse in quanto i Paesi giovani come la Romania registrano certamente distanze tecnologiche rispetto al nocciolo duro dei paesi fondatori dell’ESA tra cui rientra anche l’Italia.
Sarà pertanto interessante seguire con attenzione già dall’immediato futuro anche in termini di politica industriale l’evoluzione dell’ESA che potrebbe peraltro nel tempo diventare sempre più un braccio tecnico dell’Unione europea.





lunedì 24 gennaio 2011

Qual è il ruolo dell'Italia nella nuova era dei satelliti di telecomunicazioni?

L’Italia si impegna fortemente nelle telecomunicazioni satellitari. Questo è quanto si evince dal documento di visione strategica 2010-2020 su cui in questo blog ci siamo già soffermati a proposito dell'accesso allo spazio
Si afferma che "tra tutti i grandi paesi europei, l’Italia è  l'unico che non ha più avuto propri sistemi satellitari di telecomunicazioni per uso civile, né partecipazioni azionarie in sistemi globali, dopo la fase di privatizzazione di tali sistemi che erano stati sviluppati con risorse pubbliche.”

Tutto ciò, sempre a giudizio degli estensori del documento, non può non comportare "un problema di debolezza strategica complessiva del Sistema Paese, dato che non è possibile disporre di alcuna priorità per le esigenze a carattere strategico.
 "Un'ulteriore aggravante è data dal fatto che l’Italia non ha mai occupato le risorse orbitali di frequenze a lei assegnate dall’International Telecommunication Union (ITU) nel 2000, e riconfermate nel 2003, per i servizi nazionali in banda Ku; risorse ubicate tra l’altro a 9° Est in una posizione orbitale particolarmente favorevole e strategica per i servizi televisivi DTH (Direct-To-Home)."
Ed ancora si dice che "qualora perdurasse lo stato di “rinuncia”, il paese correrebbe il rischio di perdere, di fatto e di diritto, la risorsa assegnata."
Il sistema italiano di telecomunicazione Sigma ,che potrà essere operativo  in una visione forse ottimistica 30-36 mesi dall'avvio reale del progetto, appare tuttavia ardito e non privo di imprevisti anche perché proprio in questi giorni è stata diramata la notizia da Eutelsat che il  satellite dell'Eutelsat  KA- SAT, dopo essere stato lanciato con successo il 10 dicembre scorso, ha raggiunto la posizione orbitale definitiva proprio di 9° Est dell’orbita geostazionaria terrestre assegnata a suo tempo all’Italia.
Il KA-SAT, il primo satellite a copertura multifascio di elevata capacità in Europa, sarà poi associato ad una rete di stazioni al suolo connesse alla dorsale internet per la fase finale di validazione ed entrerà in servizio a maggio 2011.
E’ iniziata così una nuova era dei servizi satellitari che,grazie all’eccezionale capacità satellitare di 70 Gbps, servirà gli utenti di tutta Europa e del bacino del Mediterraneo.
Alla luce di questo fatto nuovo non sarebbe  utile approfondire tutta la problematica, tenendo conto anche del rilevante impegno finanziario che si dovrà sostenere per lo sviluppo di un sistema maturo ed operativo e forse non pienamente rispondente ad esigenze di ricerca e sviluppo?








domenica 23 gennaio 2011

L'ingresso della Libia nell’azionariato della Finmeccanica: riflessi sul comparto spaziale?


In questi giorni si rincorrono le notizie sull’ingresso della Libia nell’azionariato Finmeccanica con il 2,1.%
Non è una percentuale di poco conto perché basti pensare ad esempio che una partecipazione del 3% richiede l’autorizzazione del Governo Italiano.
E’molto verosimile peraltro che il partner libico, che è già presente nell’Unicredit, miri ad occupare posti nel consiglio di amministrazione della Finmeccanica, ormai in scadenza nel mese di Aprile 2011.
Al di là tuttavia dei rilevanti aspetti economici connessi a questa importante operazione finanziaria, vi è da domandarsi quale sia la sua reale connotazione strategica e geopolitica.
Infatti non bisogna dimenticare come il colosso industriale italiano sia presente in molteplici settori che vanno dalla costruzioni ferroviarie, al comparto energetico ed a quelli più corposi e delicati della difesa e dell' aerospaziale.
In questo ultimo settore la Finmeccanica è da tempo consolidata come primo contraente dell’Agenzia spaziale italiana, nonché fortemente presente nell’Agenzia spaziale europea e in commesse civili e militari americane.
Sono queste tutte produzioni di apparecchiature satellitari e missilistiche che comportano la presenza di componenti elettronici realizzati negli USA, sofisticati e sensibili, e come tali sottoposti al cosiddetto ITAR (internatonal traffic arm regulation), cioè alle regole statunitensi in ordine all’esportazione di componenti strategici con particolare riferimento anche all’aerospazio.
Sarà molto interessante conoscere pertanto nel futuro le reazioni americane all’operazione finanziaria di ingresso della Libia in Finmeccanica.
Al momento sembra che sia considerata né più né meno di un’operazione commerciale che rafforza l’asse italo-libico.
Sarà così anche nell’immediato futuro? 

venerdì 21 gennaio 2011

Prove di collaborazione tra USA e Cina in campo spaziale.

Come era largamente prevedibile,gli Stati Uniti d’America e la Repubblica Popolare Cinese, stanno approfondendo ,in occasione della visita del Presidente cinese Hu Jintao a Washington, una vasta gamma di tematiche politiche sociali ed economiche ivi comprese quelle attinenti agli aspetti scientifici, tecnologici e dell’innovazione.
In tale contesto si è parlato anche della cooperazione spaziale tra i due paesi con particolare riferimento al volo spaziale umano ed alla esplorazione spaziale, tematiche che dovranno essere basate su principi imprescindibili di trasparenza, reciprocità e mutui interessi
In particolare nello spirito di reciprocità i rappresentanti spaziali cinesi visiteranno nell’anno in corso il quartiere generale della Nasa, al pari di quanto è stato fanno nel 2010 da parte dell’Amministratore della Nasa in Cina.
Questo è quanto diramato dagli stringati comunicati sugli incontri americano-cinesi
Sarebbe anche interessante conoscere se da parte di entrambe le delegazioni vi siano stati scambi di idee sui rispettivi sistemi di navigazione satellitare, in considerazione del fatto la Repubblica popolare cinese sta sviluppando il sistema di navigazione Compass/Beidou che prevede un dispiegamento di 30 satelliti negli anni futuri e che , come è apparso in questi giorni è fortemente competitivo con il sistema di navigazione satellitare europeo.

mercoledì 19 gennaio 2011

Continuano le critiche sul sistema europeo di navigazione Galileo

Più volte ci siamo soffermati sul sistema globale di navigazione civile Galileo sviluppato in Europa come alternativa al Global Positioning System (NAVSTAR GPS), controllato dal ministero della Difesa degli Stati Uniti.
Dopo alterne vicende sembra ormai  che il sistema, avviato nel 2003 ed  articolato in 30 satelliti orbitanti su 3 piani inclinati rispetto al piano equatoriale terrestre e a una quota di circa 24mila km, entri in servizio per il 2013.
La Commissione Europea finora ha avuto grandi difficoltà ad assicurare la copertura economica al proseguimento del progetto e ci sono state divisioni tra le nazioni coinvolte. Italia e Francia sono ampiamente favorevoli, mentre altri Stati tra cui Germania, Paesi Bassi e Inghilterra preferirebbero continuare ad usare gratuitamente il sistema americano piuttosto che finanziarne uno nuovo
Il fatto nuovo da segnalare è che in questi giorni il capo di una delle più importanti società spaziali tedesche, la OHB-System, che si è assicurato l’appalto per la costruzione dell’intero sistema satellitare sarebbe stato rimosso dal suo incarico in seguito ad alcune rivelazioni pubblicate nei cable di Wikileaks. Durante un incontro con alcuni diplomatici americani a Berlino nell’ottobre del 2009, egli avrebbe detto che il programma Galileo dell’Unione Europea è una stupidaggine: «Penso che il programma Galileo sia un’idea stupida, utile solo per gli interessi militari della Francia».
E’ un episodio grave che non può passare sottotono,anche perché le dichiarazioni del capo della OHB continuano a sollevare non poche perplessità su questo sistema europeo su cui sovente nel corso di anni sono piovute critiche da varie parti.

 

martedì 18 gennaio 2011

I satelliti dell'Iran

La repubblica islamica dell’Iran continua a far parlare di sè nel settore spaziale. L’Iran infatti non solo è fortemente impegnata in campo nucleare, ma è anche diventata un’indiscussa potenza spaziale.
Non è un caso che su questo terreno sovente intervengano il Presidente  e membri del governo iranianodell’Iran e ciò indubbiamente sta a significare l’importanza che le autorità politiche di quel paese annettono alla tecnologia spaziale.
In questo contesto è stato diramato recentemente dagli organi di stampa che sarà lanciato in orbita presumibilmente nel mese di Marzo prossimo un nuovo satellite chiamato Fajr cioè Dawn (Alba) un satellite per ricerca e per telecomunicazioi senza dubbio più avanzato rispetto ai precedente cioè al satellite OMID lanciato nel 2009 e dedicato a molteplici applicazioni come telecomunicazioni ed osservazioni della terra.
L’Iran che lanciò il primo satellite nel 2005 con il supporto dei Russi, avrebbe anche l’intenzione di mandare uomini nello spazio entro 10 anni.
Insomma sembrano rilevanti le ambizioni iraniane in campo spaziale, ambizione che si sono accresciute nel tempo rispetto ai primi anni in cui avrebbe avuto il supporto di conoscenza ed il trasferimento di Know how anche da parte di realtà industriali italiane.

domenica 16 gennaio 2011

Due pesi, due misure?

In questi giorni si parla molto del massimo Ente di ricerca nazionale: il Consiglio Nazionale delle Ricerche. Infatti lo Statuto del Cnr è fortemente criticato dai sindacati e dai ricercatori che paventano una eccessiva burocratizzazione dell’Ente che rischia di diventare una dependance del Ministero Vigilante.
Vi sarebbe perciò una consistente riduzione dell’autonomia dell’Ente e quel che è certo si avverte la mano pesante del Ministro Gelmini sul CNR che appare di fatto commissariato.
Ben diversa sembra invece la situazione dell’Agenzia Spaziale Italiana che è sempre lodata dal Ministro Vigilante che ravvisa nell’Agenzia spaziale un polo di eccellenza e di riferimento nel contesto della ricerca.
E’ pur vero tuttavia che in questi ultimi giorni organi di stampa ed atti ispettivi parlamentari hanno denunciato in modo circostanziato le spese esagerate dell’Ente connesse, sia all’ultimo lancio del Cosmo-Skymed, sia alla costruzione della nuova sede dell’ASI.
Ci riferiamo ovviamente ai soli episodi resi noti che già da soli, se accertati, possono rendere evidenti gli eventuali sprechi connessi alla ricerca spaziale nazionale suscettibili certamente di attenzione anche da parte della Procura della Corte dei Conti.
Ebbene il Ministro è a conoscenza di questi ultimi fatti? Intende intervenire sull’Ente e soprattutto ritiene di provvedere a garantire, anche in vista delle future nomine dei Vertici dell’Ente, trasparenza e certezza nelle spese dell’ASI?
Nel caso in cui ciò non accadesse non ci troveremmo di fronte ad un’evidente situazione di due pesi e due misure di cui ci sfuggono le ragioni?







venerdì 14 gennaio 2011

I conti siderali per l'Italia in orbita arrivano in Parlamento

L’articolo pubblicato su "Venerdì di Repubblica", il 7 gennaio 2011, dal titolo: "Conti siderali per l'Italia in Orbita", di cui peraltro abbiamo dato diffusione anche su questo blog, non poteva non avere un’eco in Palamento, in considerazione proprio dei gravi fatti in esso contenuti.
E’ stato pubblicato infatti un atto ispettivo  molto circostanziatosull'argomento in cui si chiede  tra l'altro al Ministro dell’economia e delle finanze e della Difesa se il Governo non ritenga scandaloso che in una fase di gravissima crisi economica, con una falcidia di posti di lavoro e di famiglie che non arrivano alla terza settimana di ogni mese, aziende pubbliche possano sperperare quasi un milione di euro per assecondare le manie di grandezza di manager pubblici, che utilizzano fondi pubblici per spese di rappresentanza all'estero, per portare a spasso 33 vip (la cui identità si chiede di conoscere) e se i Ministri in indirizzo non ritengano di investire la Corte dei conti, con la richiesta specifica di contemplare un eventuale danno erariale;
Il Parlamento  si interessa finalmente di questa  vicenda che getta ombra sull’Agenzia Spaziale Italiana di cui dovrà essere nominata nei prossimi giorni l’intera regia di comando.
Speriamo che sia un’esortazione per il Governo ed in particolare per il Ministro Vigilante, che peraltro è completamente ignorato nell’interrogazione succitata, a trattare la delicata materia cum grano salis.

giovedì 13 gennaio 2011

Conti all’estero!

I maggiori quotidiani nazionali concentrano l’attenzione sulla lista di evasori fiscali o meglio su coloro che sono correntisti presso la banca Hsbc corriere della sera
A quanto si apprende vi sarebbero non solo famosi Vip appartenenti a molteplici categorie quali stilisti, attori gioiellieri, imprenditori, ma anche la società Telespazio del gruppo Finmeccanica e tra l’altro socio di maggioranza della società e. Geos , società partecipata dell’Agenzia spaziale italiana impegnata nella commercializzazione dei dati del sistema satellitare Cosmo-Skymed.
Non spetta a questo blog discutere sulla veridicità delle notizie diramate da autorevoli giornali peraltro al vaglio della magistratura.
Desideriamo soltanto, sempre che la notizia sia confermata, esprimere se non altro stupore per non dire anche sconcerto sul fatto che una società leader nel settore spaziale esporti, al pari di singoli soggetti, capitali all’estero.
Non dimentichiamoci inoltre che ci troviamo di fronte a società partecipate dallo Stato.

mercoledì 12 gennaio 2011

Lezioni di trasparenza !

Con piacere si rileva dal sito dell’INAF  come vi sia una costante ed aggiornata informazione al pubblico sull’evoluzione dello statuto dell’Ente ,dalla sua prima bozza fino alla versione definitiva che dovrà essere pubblicata sulla Gazzetta ufficiale, ai sensi della legge di riordino degli Enti di ricerca.
E’ un bell’esempio  di trasparenza e di ciò va dato merito senza dubbio al Presidente dell’INAF.
Lo stesso purtroppo non accade nell’Agenzia Spaziale Italiano dove tutto appare invece segreto, sin dai primi tempi della gestazione dello statuto che peraltro con moltissimo ritardo fu reso noto ai sindacati.
Non si può dire altro se non che sia uno strano modo di agire da parte degli organi direttivi dell’ASI.
Dovrebbero essere alla peina luce del sole tutte le decisioni assunte dal Consiglio d’Amministrazione dell’ASI e tra queste ovviamente anche quelle relative allo statuto da cui dovrà dipendere  la vita futura dell’Ente.
Non si può che esprimere sorpresa, per usare un eufemismo per questo comportamento; ma quello che appare ben più grave  è che da parte del personale dell’ASI e dei suoi sindacati non si reclami un'elementare e  legittima esigenza di trasparenza.

martedì 11 gennaio 2011

Il Giappone in aiuto del Vietnam

Il Giappone  ha deciso recentemente di intervenire nel fornire assistenza al Vietnam per portare avanti  programmi di esplorazione spaziale.
Il prestito nipponico oscillerebbe tra  420 milioni di dollari e 460 milioni di dollari e dovrebbe essere utilizzato in particolare  per lo sviluppo di due  satelliti di osservazione della terra la formazione di ingegneri e ciò cke sembra più importante la costruzione di un centro spaziale .Quest’ultimo dovrebbe essere costruito ad Hoa Lac Hi Teck park che è già in costruzione a  in un’area a trenta chilometri da Hanoi.
Questo  centro dovrebbe essere utilizzato  per assemblaggio di satellite ed al tempo stesso dovrebbe  avere capacità di ricezione dati satellitari ed ospitare  un’antenna di 7 metri di diametro.
Sarebbero interessate al business spaziale non solo industrie giapponesi, ma anche industrie francesi e belghe.
Si aprono insomma promettenti prospettive per il Vietnam che da anni è impegnato nelle attività spaziali.
Questo interessamento del Giappone per il Vietnam ha una precisa connotazione politica nell’area asiatica ove l’altro protagonista è senza dubbio la repubblica popolare cinese.

domenica 9 gennaio 2011

Concorsi interni: problemi infiniti.

Ci siamo soffermati più volte su questo blog sui concorsi interni espletati in ASI e conclusi soltanto recentemente dopo ben due anni di gestazione. E’ trascorso soltanto poco più di un mese dalla pubblicazione delle graduatorie ed i concorsi continuano a far parlare di sé.
Infatti l’amministrazione dell’ASI è alle prese con il compito di computare le anzianità dei singoli vincitori per stabilirne il nuovo livello stipendiale.
La definizione dell’anzianità è stata invero il tema centrale del concorso completato per cui il bando di concorso aveva previsto un preciso algoritmo di calcolo.
Che cosa accadrebbe se per caso si venisse a sapere che nel corso delle valutazioni sia stato utilizzato un algoritmo difforme da quello previsto?
Se fosse così, i concorsi potrebbero correre anche il rischio di essere inficiati?
La domanda sembra peregrina e forse oziosa, ma potrebbe anche non essere così.

sabato 8 gennaio 2011

L'Agenzia Spaziale Italiana e la sua nuova sede



Non  è un caso che su questo blog si sia già parlato diffusamente della nuova sede dell’ASI, dei suoi costi e dei suoi ritardi nell’attuazione.
La problematica infatti viene ripresa dal il fatto quotidiano in cui in modo circostanziato si parla dei costi astronomici della nuova sede, delle commesse affidate dall’ASI per la sua costruzione e dei ritardi.
In quell’articolo si torna a parlare anche delle consulenze facili con particolare riferimenti a lucrosi incarichi all’attuale segretario dell’ASI e al consulente giuridico, anche questi temi già trattati in questo blog.
Tutto quanto è posto in evidenza dal fatto quotidiano, a quanto è dato sapere, è rispondente al vero e denota lo stato di estrema criticità gestionale della “Nasa italiana”
In questo contesto dovrà essere nominato quanto prima il Presidente dell’ASI e se non vi sono fatti nuovi l’attuale Presidente, nonostante la situazione attuale dell’ASI, potrebbe essere riconfermato, anche in mancanza di altri candidati.
Almeno ciò è nei fermi propositi del Ministro Vigilante.

venerdì 7 gennaio 2011

Il lancio di Cosmo-Skmed ed i costi associati per spese di rappresentanza


Più volte su questo blog ci siamo soffermati sulle spese dell’Agenzia Spaziale Italiana imputabili a eventi, simposi, viaggi ed ovviamente a consulenze.
Una conferma di interesse viene dal Venerdì di Repubblica di questa settimana in cui si parla di”costi siderali per l’Italia in orbita”
Il riferimento specifico è sulle spese sostenute per buona parte dall’ASI in relazione al viaggio in Usa di 33 VIP per presenziare il 29 ottobre scorso al lancio del IV satellite Cosmo-Skymed.
Per tutti i particolari basta leggere l'articolo succitato direpubblica  
Qui ci limitiamo soltanto ad osservare che, come è stato più volte posto in evidenza, molte volte le spese sembrano eccessive e non certamente “proprie” di attività di ricerca e sviluppo
Non è certo un bell’esempio da seguire soprattutto in questo periodo di vacche sembra inteeressante cononoscere quale sia in proposito il parere del Ministro Gelmini e del Ministro Tremonti ed ovviamente degli organi preposti al controllo dell’Ente.

giovedì 6 gennaio 2011

A rischio la collaborazione spaziale tra Italia e Brasile?

Non tende a placarsi nei rapporti diplomatici tra Italia e Brasile  la tempesta politica sorta a seguito del rifiuto da parte Brasiliana all’estradizione in Italia di Cesare Battisti.

Il “fattore Battisti” sta dunque provocando ripercussioni su vari fronti militari, industriali e commerciali oggetto di collaborazione tra i due Paesi,

Ne risentirebbero molteplici settori e tra questi anche quello spaziale per cui è in vigore un accordo bilaterale sottoscritto già da qualche anno dall’Agenzia spaziale brasiliana e quella italiana

I campi di applicazione sono numerosi e relativi alla scienza spaziale,alle attività di osservazione della Terra (in particolare per il monitoraggio ambientale, la meteorologia, la geodesia, il disaster management), alle telecomunicazioni, ale missioni stratosferiche, ed alla formazione del rispettivo personale.
La problematica sul caso Battisti è stata probabilmente sottovalutata per molto tempo e pertanto ci troviamo a dover giocare una partita veramente difficile le cui conseguenze potrebbero essere ib tutti i campi e non solo in quello spaziale,tutte a svantaggio dell’Italia che a vari livelli industriali ha maturato megacontratti commerciali ed industriali con il partner brasiliano.

mercoledì 5 gennaio 2011

A presto un nuovo satellite "intelligente"?

Il condizionale è d’obbligo, anche se vi è un gran parlare in questi giorni secondo quanto diramato da vari organi di stampa a proposito della decisione tedesca di avviare la realizzazione di un satellite intelligente o meglio “ spia” capace di individuare oggetti dalle dimensioni di 50 centimetri e del costo di 270 milioni di dollari.

Il satellite che potrebbe essere operativo già nel 2013 sarebbe corredato di sistemi ottici ad alta risoluzione (HIROS) e di sensori radar
Le autorità ufficiali tedesche ed in particolare il portavoce della DLR (l’ Agenzia spaziale tedesca) negano che sia in fase di realizzazione un satellite spia,ponendo in evidenza invece come tale progetto in fieri abbia tutte le caratteristiche di un satellite pr applicazioni civili.
A comprova di ciò il coordinamento del complesso di attività verrebbe affidato ad una” entità privata”che agirebbe tuttavia sotto la supervisione dell’organo preposto alla sicurezza nazionale([German Federal Intelligence Agency). Il progetto complessivo vedrebbe la piena collaborazione da parte degli USA interessati allo sviluppo di un satellite che consentirebbe l’accesso ad immagini sensibili sull’Irak, la Corea del Nord e la Cina.
Siamo dunque di fronte ad una collaborazione molto interessante che comunque potrebbe non incontrare pareri unanimi positivi da parte di molti osservatori nel settore spaziale.

lunedì 3 gennaio 2011

Anche il Canada avrà il suo lanciatore.

Nel mese di Dicembre dello scorso anno , secondo quanto annunciato dagli organi di stampa,è stata rinnovata fino al 2020 la convenzione già esistente tra L’Esa e l’Agenzia spaziale canadese istituita nel 1989.
In tal modo si rafforza ulteriormente la collaborazione tra ESA e Canada consentendo così uno scambio proficuo di conoscenze in campo scientifico e tecnologico.
Non è questo tuttavia la notizia più importante doquesti giorni sull’agenzia canadeseesti giorni.
Infatti è ormai ufficiale: le autorità canadesi e ed in primis il dipartimento della difesa e l’agenzia spaziale canadese,hanno deciso la costruzione di un proprio lanciatore per satelliti di media grandezza. In tal modo quindi il Canadà potrà finalmente detenere un proprio lanciatore, affrancandosi così da Paesi terzi come USA, India e Russia, per la messa in orbita di propri satelliti. Nelle intenzioni delle autorità, il Canada potrà essere in grado in pochi anni anche di sviluppare un mercato per il proprio lanciatore che sarà utile anche per la messa in orbita di satelliti di altri Paesi.
E’ indubbiamente un ulteriore passo in avanti sulla scena spaziale che vede ormai come attori quasi tutti i Paesi del Mondo.

sabato 1 gennaio 2011

E’ tempo di previsioni!

 Nel 2011 il settore della ricerca e sviluppo italiano dovrebbe rispondere a nuove regole. Tutto ciò in applicazione del decreto legislativo di riordino degli Enti di ricerca approvato più di un anno fa.
Dopo un altalenarsi nel 2010 delle varie bozze sottoposte al parere del Miur gli statuti dovrebbero essere tutti pubblicati  quanto prima nella gazzetta ufficiale, divenendo così finalmente operativi.
Cosa cambierà? Sulla carta molto perché saranno rivisti i vari assetti organizzativi degli Enti (Presidente, Consiglio d’amministrazione, Consiglio scientifico e Direttore Generale)
E per l’ASI? Non dovrebbe essere diverso, anche se ad oggi non si profilano all’orizzonte nuovi candidati alla Presidenza, eccetto  l’attuale Presidente che intende ovviamente  restare in sella.
Il consiglio d’amministrazione dovrà comunque cambiare, se non altro per il fatto che per la prima volta il Ministro dell’economia dovrà designare un proprio rappresentante.
Insomma sembra che non accada alcunché di sorprendente, tranne che ritocchi estetici  e poco sostanziali.
Come al solito alcuni ed anzi molti si augurano che si consolidi lo”statu quo”, ed altri tra cui mi sento di appartenere,sperano in un radicale cambiamento nella regia di comando per le ragioni anche più volte espresse su questo blog.