mercoledì 30 giugno 2010

Sovrapposizione di ruoli nell'Agenzia Spaziale Italiana

Come si rileva dal sito internet dell’ASI tra le collaborazioni e le consulenze assegnate in ASI vi è anche quella concernente un esperto medico cui è affidato per una durata biennale ed un importo di 50000 euro lorde il compito di analisi e monitoraggio dei programmi di telemedicina in Italia e in Europa, nonchè la fattibilità, prospettive e coinvolgimento delle tecnologie spaziali.
Si dà il caso che l’esperto in questione sia anche componente del consiglio scientifico dell’ASI.
E’ legittimo chiedersi quanto questa sovrapposizione di ruoli sia compatibile con le leggi vigenti e con il regolamento di organizzazione e funzionamento dell’Ente.
Vi è da domandarsi altresì se al riguardo vi siano rilievi da parte degli organi preposti al controllo sulla regolarità degli atti.
Tutto ciò avviene nell’ambito di una situazione critica dell’Ente ove allo attuale vi sono ancora divergenze nel consiglio di amministrazione integrato dagli egli esperti del ministero vigilante nnella redazione dello statuto con particolare riferimento al profilo del Presidente.

lunedì 28 giugno 2010

Statuto dell'ASI: si va verso una mozione di minoranza da parte di alcuni esperti?

Ecco ulteriori informazioni sulla redazione dello statuto dell'ASI previsto dal decreto legislativo di riordino degli Enti di ricerca.
Il consiglio di amministrazione dell'ASI integrato dagli esperti sarebbe ancora lontano dall'elaborazione finale del testo.
Non si può escludere infatti una posizione ufficiale di minoranza da parte di alcuni esperti in ordine a punti specifici trattati nello statuto di cui il più importanre è quello relativo al futuro ruolo del Presidente dell'ASI e la declaratoria sulle competenze richieste.
E' un problema non secondario, anzi assume un'importanza cardinale per il futuro assetto dell'agenzia e per le scelte dei candidati.
Si ricorda che il tempo utile per giungere ad una soluzione definitiva resta il 15 agosto data invalicabile per evitare il commissariamento dell'Ente.
Intanto l'ASI ha recentemente affidato nuove consulenze ed incarichi di collaborazione, come si rileva dal sito dell'ASI.
Desta sorpresa rilevare che sia stato assegnato anche un contratto annuale di collaborazione coordinata e continuativa per un importo di 60000 euro per elaborazione dei bilanci di previsione, delle variazioni degli stessi e del rendiconto nonchè tenuta della contabilità finanziaria economica, patrimoniale e analitica e controllo di gestione.
Avrebbe senso questa consulenza dal momento che in ASI vi sia un direttore preposto proprio all'espletamento degli stessi incarichi?
Insomma sembra che in ASI non sia tempo di vacche magre.

domenica 27 giugno 2010

Capolinea o traguardo?

Come già è stato rilevato nell'articolo del 24 giugno u.s,lo statuto dell’ASI, in via di elaborazione, dovrà essere approvato dal MIUR entro e non oltre il 15 agosto prossimo, per evitare il commissariamento dell’Ente.
Nel contempo un fatto certamente non positivo è che ancora non sia definito dall’ASI un piano triennale di attività, malgrado le richieste del Ministero vigilante al riguardo.
Le ragioni potrebbero ascriversi al fatto che la copertura finanziaria, prevista dal Governo per l'ASI non sia allo stato attuale sufficiente per avviare nuove iniziative,oltre naturalmente al programma Cosmo-Skymed, le attività delll’ESA e le iniziative già contrattualizzate.
E ciò malgrado sembra esservi anche un consistente residuo passivo di 400 milioni di euro accumulati nel corso degli anni e finora non spesi.
Si potrebbe dedurre che l’ASI, almeno , negli anni precedenti abbia ricevuto dal Governo finanziamenti superiori al fabbisogno? Sarebbe interessante quale sia il giudizio dei revisori dei Conti al riguardo.
Se fosse così sarebbe meglio parlare di capolinea e non di traguardo per l’Ente spaziale.
Non è certamente un gioco di parole!

sabato 26 giugno 2010

E' stabile l'accordo spaziale tra l'Italia ed il Kenya?

Al momento non sembra esservi Paese con situazione più incerta del Kenya: un Paese che confina con il Sudan, l’Etiopia, la Somalia notoriamente instabili.
I media ne pongono in evidenza la povertà, i forti contasti ed il fatto che il paese sia ad un delicato bivio politico. Un paese ove recentemente vi sono state esplosioni e morti nell'imminenza del referendum costituzionale di Agosto 2010
Non vi sono tuttavia soltanto sacche di povertà e forti contrasti socio economici, almeno stando all'intervista al Giornale del 26 giugno 2010 tenuta dall'ambasciatore italiano in Kenya che dice testualmente .” Molti imprenditori sono impegnati nel settore dell’edilizia. Sono arrivati molti italiani, negli ultimi anni, con Finmeccanica e con le ditte che costruiscono le strade. E poi c’è a Malindi una sede molto importante dell’Asi, Associazione spaziale italiana, il nome del progetto è San Marco. La sede è posizionata precisamente su un parallelo e questo consente di gestire molti satelliti internazionali. E’ un altro caso di eccellenza italiana"
Speriamo che il suo ottimismo sia giusto e che l’Ente di coordinamento spaziale italiano, (si chiami Agenzia od Associazione) sia in grado di sviluppare e perfezionare l’eccellenza spaziale in Kenya.
I dubbi, scusate il pessimismo, sono consistenti, anche perché è notorio come nella sostanza da quando è morto il compianto prof. Broglio, ideatore della piattaforma in Kenya invero realizzata in acque extraterritoriali e con il pieno supporto degli USA, non sembrano essere stati rilevanti gli ulteriori sviluppiaccompagnati peraltro, almeno non più tardi di qualche anno fa anche da vivaci contenziosi tra ASI ed Università di Roma la Sapienza
In compenso continua ad essere frenetica l'attività di implementazione degli accordi tra italia e Kenya con la pienabenedizione del Ministro degli affari esteri italiano che si recò proprio in Kenya all'inizio dell'anno in corso.
Tutto ciò anche a giudicare dai frequenti viaggi in Kenya da parte di rappresentanti dell'ASI.

giovedì 24 giugno 2010

Spediti verso il traguardo!

Anche se non filtrano molte notizie al riguardo,a quanto è dato sapere,è imminente che il consiglio di amministrazione dell’ASI approvi quanto prima lo statuto dell’Ente su cui hanno lavorato i consiglieri di amministrazione e gli esperti del MIUR.
Il tutto dovrebbe essere infatti sottoposto nel mese di luglio alla benedizione definitiva del Ministero Vigilante
Così sarebbero evitate le forche caudine del 15 agosto, data entro la quale, se non venisse approvato definitivamente lo statuto, si avrebbe inevitabilmente il commissariamento dell’Ente.
La tabella di marcia sarebbe quindi coerente con quanto prescritto dal riordino complessivo degli Enti di ricerca.
Questo in teoria almeno, sempre che non si prospettino emendamenti al testo della manovra finanziaria con riferimento ad eventuali deroghe per l’Agenzia spaziale italiana.
Insomma la partita sembra ancora molto aperta e suscettibile di cambiamenti.
In termini operativi d’altra parte anche in ASI, al pari di quanto sta accadendo nei Ministeri e negli Enti pubblici, è probabile che molti dipendenti a tutti i livelli vadano in quiescenza, per evitare la scure della manovra economica.
Alcuni, secondo opinioni prevalenti, potrebbero uscire dalla porta per poi rientrare dalla finestra , come peraltro è già accaduto, con altre tipologie contrattuali e consulenze.

mercoledì 23 giugno 2010

Segni di tensione nel Medio Oriente: satelliti israeliani ed iraniani in orbita

Nei giorni scorsi è stato lanciato il satellite Ofek 9 mediante il lanciatore Shavit dalla base di Palmahim a sud di Tel Aviv, secondo quanto riportato da Jerusalem Post ed altre agenzie di stampa.
Ofek-9 avrebbe sensori ad alte risoluzione ed efficienza per osservare il territorio iraniano e le postazioni nucleari.
Dal canto suo l’Iran ed in particolare il vice Presidente per gli affari parlamentari, ( vedi FARS News Agency) avrebbe annunciato l'imminenza del lancio del satellite Tolou dotato anch'esso di sensori ad alta risoluzione e di avanzata tecnologia, nonchè di moderni apparati di controllo.
A tale proposito Mir-Tajeddini avrebbe anche posto in evidenza che alcuni anni fa che l'Iran avrebbe realizzato e posto in orbita altri satelliti come Omid, Mesbah e Navid ed avrebbe raggiunto le necessarie competenze anche con il coinvolgimento di altri Paesi.
Non si menzionano esplicitamente i Paesi, anche se come è riportato dalla stampa internazionale, nel corso della visita del nostro premier di gennaio ad israele, si parlò assai diffusamente dell’apporto di collaborazione fornito presubilmente da un’industria italiana.
Informazione sempre smentita dalla stessa industria italiana

Non è superfluo segnalare come questi eventi agitino ulteriormente il teatro medio orientale già di per se’ infuocato e gravido di tensioni.

lunedì 21 giugno 2010

Verso la costituzione dell'Agenzia spaziale africana

Similia similibus.
Al pari di quanto acccadde molti anni fa in Europa, quando fu costituita l’agenzia spaziale europea, in Africa, nascerà l’Agenzia spaziale africana.
Paesi come il Kenya che da anni collabora col l'Italia,l’Algeria, il Sudafrica, la Nigeria e Kenya
Concorreranno tutti nella formazione dell’organismo internazionale che consentirà lo sviluppo di programmi di ampio respiro, prevalentemente in campi applicativi come il telerilevamento
L’annuncio sulla nascita di un'agenzia spaziale africana, simile a quella europea nelle debite proporzioni e' stato dato peraltro proprio dal commissario europeo Antonio Tajani ad Addis Abeba. E ciò conferma senza dubbio come il fatto sia seguito giustamente con la dovuta attenzione dall’Unione Europea.
Vi potranno essere quindi i presupposti per un coordinamento efficace sul territorio africano in un campo come quello spaziale foriero di importanti ricadute non solo dal punto di vista scientifico e tecnologico, ma anche nel comparto socio economico.

venerdì 18 giugno 2010

La marcia in più della Francia

Ormai è noto tutti che l’ultimo consiglio dell’ESA del 15 giugno 2010 ha confermato per un terzo mandato il direttore generale uscente Jean- Jaques Dordain
Egli è senza dubbio un direttore che ha dimostrato di guidare l’agenzia europea con competenza e determinazione.
Ma al di là di tutto, il rinnovo, almeno negli ultimi tempi, si dava per scontato anche perché la Germania sembrerebbe non essere stata in grado di esprimere un proprio candidato.
E’ proprio vero quindi che la Francia ha una marcia in più.
Domina in ESA e nell’Unione europea , determinando il bello e cattivo tempo nei vari programmi europei.
Un’ulteriore conferma è data proprio dal programma Vega di cui sono state sintetizzate le alterne vicende in un precedente articolo.
Secondo notizie diramate dai media, la Francia, che partecipa al programma nella misura del 15%, avrebbe vietato la licenza di esportazione del software del controllo di volo per il lancio del Vega che dovrebbe avvenire alla fine dell’anno in corso o comunque nei primi mesi dell’anno successivo.
Perché questo avviene nell’imminenza del lancio?
Non ne dovrebbe essere lieta l’Italia che finanzia il 65% del programma.
Ma molti dicono che certamente non protesterà più di tanto.

giovedì 17 giugno 2010

Quale ruolo per l'Agenzia spaziale italiana: un forum per dibatterne

In un momento così delicato in cui prevalgono giustamente preoccupazioni per la ripresa socio economica del Paese nel difficile scenario europeo,sembra certamente secondario per molti parlare di ricerca, tecnologia e ruolo degli Enti di ricerca.
Non lo è certamente e non deve esserlo per noi addetti ai lavori.
Tra qualche giorno il consiglio di amministrazione dell’Agenzia spaziale italiana, dovrebbe deliberare sul nuovo statuto dell’Ente.
Non è dato sapere con certezza cosa contenga. E’ auspicabile che non si tratti soltanto di cosmesi e del futuro dei vertici spaziali.
E’ auspicabile invece che venga trattato e con forza il punto determinante e qualificante del giusto ruolo dell’Agenzia, che ormai da molti anni sembra a molti offuscata in autonomia e chiarezza strategica.
Si richiede che diventi un organismo di comando completamente affrancato che risponda soltanto alle direttive politiche del ministero vigilante.
E’ augurabile che questo Ente svolga anzitutto ricerca e sviluppo, come prevede il legislatore, e che sia veramente rappresentato e radicato sul territorio in modo equilibrato al nord , al centro ed al sud, attraverso centri operativi tra cui vi sia ovviamente anche il CIRA, inserito purtroppo nella lista degli Enti non utili.
Vi sarebbe certamente ancora il tempo per avviare, mediante forum adeguati ed opportuni , un franco e serio dibattito fra i molteplici soggetti pubblici e privati, di ricerca ed industriali per discutere sul futuro del comparto ed in primis dell’organo di controllo.
Questo modesto blog è ben lieto di fare la sua parte.

lunedì 14 giugno 2010

Sempre a proposito di collaborazione con il Kenya

Nel fare seguito agli accordi politici sanciti nel gennaio 2010 a Nairobi per la collaborazione tra Italia e Kenya in campo spaziale e di cui abbiamo dato ampio risaltoin un post precedente, il 25 Maggio 2010, come si rileva peraltro dal sito dell’ASI il Ministro della Difesa del Kenya, onorevole Mohamed Yusuf Haji, ha incontrato nel corso di una visita privata all’Agenzia Spaziale Italiana, il Presidente Enrico Saggese e il vicepresidente Ezio Bussoletti "Il Ministro Haji, si dice nella nota, ha voluto visitare l’ASI per un avere un aggiornamento sui negoziati attualmente in corso in merito al rinnovo dell’accordo per la gestione della base di Malindi. Tali negoziati sono affidati per il Kenya alla Permanent Secretary incaricata delle attività spaziali, Ambasciatrice Nancy Kirui, che dipende appunto dal Ministero della Difesa.
Per l’Italia, i negoziati sono condotti dall’ASI con la mediazione del Ministero degli Affari Esteri."
Si comprende pertanto da questo comunicato che l’accordo inserito peraltro in un quadro di ampia portata, sia in via di definizione.
Sembra strano, ma forse è soltanto un’impressione, che in un accordo politico su cui giustamente vi sia l’interessamento diretto del ministero degli affari esteri, vi sia invece un minore coinvolgimento del MIUR dicastero vigilante sull’ASI.
Ma ripeto è forse soltanto un’impressione che scaturisce dal fatto che nella nota dell’ASI non si menzioni affatto il MIUR.
Ci saremmo aspettati invece che il rappresentante del Governo del Kenya avesse incontrato l’omologo di quello italiano. (spero che sia soltanto una distorta informazione sull’evento)
Vi è da sperare che nel futuro il MIUR, con i poteri che gli attribuisce la legge eserciti veramente un ruolo di primazìa ed un reale controllo sull’Agenzia spaziale italiano, in termini di indirizzo politico.
Vi sarebbero insomma tutte le condizioni per non espletare il ruolo di mero controllore sulle carte.

domenica 13 giugno 2010

A quanto ammontano i finanziamenti per il lanciatore Vega?

Sul sito web dell’ESA compare la scheda tecnica del lanciatore Vega utile per la messa in orbite basse e polari di satelliti scientifici e di osservazioni della terra che vanno da di un peso da 300 kg ad un massimo di 2000 kg.
La storia del Vega che dovrebbe essere lanciato alla fine dell’anno è molto più complessa ed appare opportuno riassumerla.
Il progetto Vega è stato ufficialmente approvato dal Consiglio dell'Agenzia Spaziale Europea nel giugno del 1998, e sebbene fosse inizialmente previsto che Arianspace (Francia) avrebbe svolto il ruolo guida nel progetto, la Francia entro il 1999 ha fornito solo l'8% dei fondi necessari, mentre l'Italia, per esempio, ne prevedeva già il 55%.
Per molti anni l’andamento del programma fu molto incerto anche perché la Francia avrebbe manifestato a suo tempo il proposito di ritirare le sue quote, sostenendo che il progetto Vega, non sarebbe stato in grado di competere con altri vettori che erano già in uso, come ad esempio il Rokot russo.
Queste a quanto si deduce da informazioni ufficiali e non.
Quel che sembra certo è comunque che il vettore Vega subirà ulteriori ritardi e sarà lanciato alla fine dell’anno in corso o forse anche nel 2011.

Oggi comunque non facciamo dietrologia e domandiamoci piuttosto a quanto ammontino i finanziamenti dell’Italia per il programma Vega a fronte di investimenti industriali connessi a questo programma gestito dall’ESA . Ed ancora quale è il reale mercato pubblico e privato.
Sono tutte domande che il ministero vigilante (MIUR) dovrebbe porsi per controllare adeguatamente la spesa pubblica.

sabato 12 giugno 2010

Ancora sul CIRA

Continua a far discutere la vicenda del Cira, il Centro Italiano di Ricerche Aereospaziali di Capua recentemente inserito dal governo nella lista degli enti da sopprimere.Aa tale proposito non può passare inosservata la proposta del sindacato metalmeccanico UGL di Caserta sul ventilato accorpamento del CIRA con l’ASI, secondo quanto riportato dalla stampa.
Potrebbe essere non solo una soluzione ben vista dai dipendenti del CIRA, ma soprattutto andrebbe verso un adeguato processo di razionalizzazione dell’intero comparto aerospaziale.
Non vi è migliore momento congiunturale per procedere verso questa direzione.
E’ infatti in via di elaborazione lo statuto dell’ASI che potrebbe non occuparsi soltanto di numero di poltrone e di accentramento di poteri nelle mani del Presidente piuttosto che del Direttore Generale. Potrebbe infatti incentrarsi soprattutto su un ottimale disegno della cabina di comando del complessivo sistema di coordinamento delle attività aerospaziali.
E’ chiaro che questa soluzione dovrebbe essere in primis valutata dal Govenno ed in particolare dal MIUR da cui si aspettano da tempo decisioni chiare ed inequivocabili sull’argomento.
Vi sono ovviamente le solite resistenze da parte di coloro che temono ad esempio una riduzione di poltrone.
Se continuano a prevalere questi interessi non si va da nessuna parte.

giovedì 10 giugno 2010

Il CIRA continua a far parlare di sè

Il CIRA “centro di eccellenza della Campania” continua ad essere oggetto di attenzione da parte degli addetti ai lavori anche se non sembrano esservi eccessivi clamori sull’argomento. Da quando stata diramata la notizia che il CIRA potrebbe essere incluso nella lista degli Enti inutili, in verità non sembrano esservi atti ispettivi parlamentari che richiedano chiarezza sull’intera vicenda.
Assume peraltro non poco interesse riportare quanto posto in evidenza dai media in relazione alla conferenza stampa tenuta dall’amministratore delegato di Agusta Westland alla presentazione del distretto aerospaziale lombardo tenuto al prestigioso AIR Show ILA di Berlino, inaugurato nei giorni scorsi dalla cancelliera Angela Merkel e che proprio quest'anno compie il suo centesimo anniversario.
In quel contesto l’amministratore delegato dell’azienda elicotteristica sarebbe entrato” indirettamente nella polemica degli ultimi giorni nata dopo l'apparizione del Centro Italiano Ricerche Aerospaziali di Capua nella famosa lista degli "enti inutili". "Il presidente avrebbe detto che se esistesse altrove un laboratorio all'altezza delle esigenze lo userebbe, altrimenti lo creerebbe nel suo distretto." "Sembra la ripresa di quella che fu ritenuta una provocazione lanciata un anno fa dal Presidente del Gruppo Agusta Westland, che propose la realizzazione di un centro di ricerca dell'aerospazio a Varese che potrebbe operare in una logica «federale» con il CIRA”
Queste sono dichiarazioni riportate e pertanto per essere adeguatamente approfondite dovrebbero essere contestualizzate per comprenderne appieno la reale portata.
Il Cira comunque , come società partecipata dell’ASI avrebbe avuto assicurazioni sul suo futuro dal suo Presidente.
Ciò è importante e dovrebbe far ben sperare.
Questo è l'auspicio.

martedì 8 giugno 2010

Avanti tutta per lo statuto dell'ASI e i candidati a Presidente scaldano i muscoli

Gli esperti del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, insieme ai componenti del consiglio di amministrazione dell’ASI stanno lavorando alacremente per definire lo statuto di riordino dell’Ente preposto al coordinamento delle attività spaziali.
In verità non filtrano molte informazioni al riguardo, anchè perchè il tutto, prima ancora di essere portato all’attenzione del ministero vigilante, dovrà essere vagliato formalmente nel consiglio di amministrazione dell’Ente e forse proprio in questi giorni.
Sembra tuttavia che la figura del Presidente diventi ancora più rilevante, in quanto in essa verrebbero accentrati ulteriori poteri e ciò a discapito del ruolo del Direttore Generale.
Assume nel frattempo maggiore consistenza il toto nomine su cui ci soffermammo in un precedente articolo.
Competitori ad oggi, se non altro di diritto sono il Presidente in carica (anche se a termini di legge appare discutibile una sua candidatura) e i due vice presidenti designati rispettivamente dal Ministro degli affari Esteri e dal Ministro della Difesa.
Ma questo è ad oggi, perché dovrà dire la sua il Ministro dell’economia a cui come è noto spetta la designazione di un proprio rappresentante nella nuova organizzazione spaziale.
Nei prossimi giorni il tutto sarà senza dubbio più chiaro e si avranno dettagli più circostanziati al riguardo e vedrete che usciranno altri candidati.
Lo speriamo fermamente!

domenica 6 giugno 2010

Corsi e ricorsi storici di vichiana memoria

In questi giorni ci troviamo di fronte ai tre seguenti eventi di consistente importanza per la prospettiva delle attività spaziali:
il rinnovamento delle attività spaziali nel quadro del riordino complessivo degli Enti di ricerca.
l’incombenza della manovra finanziaria sulle attività spaziali con particolare riferimento alla situazione del CIRA, la società partecipata dell’ASi che rischia una drastica riduzione dei finanziamenti.
l'andamento della vicenda Finmeccanica che, come è noto, è il principale destinatario dei finanziamenti spaziali governativi.
L’intreccio di questi eventi può determinare effetti non irrilevanti sullo scenario aerospaziale nazionale.
Non è dato sapere inoltre con esattezza se esistano ad oggi un piano triennale aerospaziale ed un piano pluriennale strategico di riferimento.

In occasione del seminario organizzato nel luglio 2008 dal comitato parlamentare VAST l’allora direttore del coordinamento delle attività spaziali della Finmeccanica, oggi presidente dell’ASI e del CIRA rilevava tra l’altro : “Oggi siamo in assenza sia di un Piano aerospaziale nazionale aggiornato sia di un piano triennale di attività"
Sembra strano ma a tale proposito varrebbe la pena di porre in evidenza che cambiano i ruoli delle persone preposte al coordinamento del settore, ma non le situazioni. Le osservazioni fatte nel 2008 si possono ripetere per intero ancora oggi, come critica all’operato dell’ASI in cui ovviamente i vertici sono mutati rispetto al 2008Questo sempre che non vi siano i documenti strategici di riferimento.
Insomma similia similibus nella perenne logica dei corsi e ricorsi storici.

giovedì 3 giugno 2010

Permane preoccupazione per il futuro del CIRA

Rimane assai incerta la situazione del CIRA di cui si continua a ventilare la chiusura. La sorpresa è unanime perchè questo Centro non solo è alto livello scientifico e tecnologico, ma addirittura ha prodotto un utile.
Ma allora? Come mai ciò non sia a conoscenza del Governo? E come mai l’INAF ad esempio è stato salvato, mentre il Cira è in odore di abolizione?
Probabilmente l’Agenzia Spaziale italiana di cui il CIRA è una società partecipata avrebbe dovuto monitorare con attenzione la vicenda e rendere continuamente edotto il Governo sull’importanza strategica del CIRA vero centro di eccellenza nel mezzogiorno.
Non bisogna dimenticare d’altra parte che il CIRA, come società partecipata dell’ASI , dovrebbe avere assicurati adeguati finanziamenti dall’ASI a fronte di programmi ben definiti nei piani pluriennali e ciò a prescindere anchedal finanziamento del PRORA.
Insomma da molte parti si sostiene che il CIRA paghi anche lo scotto di avere da anni come Presidente lo stesso Presidente dell’ASI costretto per l'ampiezza delle attività dell'ASI, a non seguire con molta attenzione le problematiche del CIRA.
Ciò , se fosse vero, equivarrebbe ad individuare precise responsabilità e non solo quelle del Governo e del Ministro per la semplificazione amministrativa non sufficientemente informato sull'utilità del CIRA. Attendiamo comunque con fiducia che lo statuto dell'ASI in via di radicale revisione tenga in debito conto anche il ruolo del CIRA le cui funzioni siano definite in modo inequivocabile.

martedì 1 giugno 2010

Errata Corrige!

Come ogni libro che si rispetti, anche la manovra finanziaria pubblicata sulla gazzetta ufficiale ed ora all’attenzione del Parlamento ha la sua brava errata corrige.
Non più saette, non più mannaie ma soltanto all’orizzonte lo sforbiciamento di un sapiente potatore
Infatti dopo proteste e piagnistei, è stata stralciata la lista degli Enti inutili e il Ministro della Cultura con prudenza ed accortezza poterà qua e là qualche fogliolina in esubero.
Lo stesso dicasi per gli Enti ricerca ivi compresi quelli della galassia spaziale.
L’INAF infatti è rimasto in vita e continuerà ad avere i suoi finanziamenti.Sarà il decreto di riordino degli Enti di ricerca a garantire un coordinamento tra ASI ed INAF. Almeno si spera!
E il CIRA? Non si sa ancora nulla sul futuro di questo Centro del Mezzogiorno che secondo molti, non è stato ben difeso dal suo Presidente anche Presidente dell'ASI nei confronti del Governo.
Tornando alla manovra non si può neanche escludere che il Parlamento nel momento della conversione in legge provveda con raffiche di emendamenti ad annacquare ulteriormente il testo.
Insomma a molte chiacchiere seguiranno pochi fatti?
Staremo a vedere!