domenica 28 marzo 2010

Le direttive del piano nazionale della ricerca nel settore aerospaziale

Sul sito del Ministero dell’istruzione università e ricerca è posta in evidenza la bozza del PNR ( piano nazionale della ricerca) 2010-2012 predisposta per le verifiche istituzionali - aggiornata all’11 gennaio 2010
Il documento nella sua complessiva articolazione incentra l’attenzione su settori considerati strategici e di eccellenza per la ricerca.
Tra questi,ovviamente, è incluso il settore aeronautico spaziale considerato
“un elemento in crescita nell’economia italiana.”
Il documento di dettaglio dice ancora: La grande potenzialità di crescita
dell’industria aerospaziale e del suo indotto, e la nostra tradizione scientifica e culturale sono riconosciute a livello internazionale. In periodi come l’attuale di gravi crisi economica, diventa essenziale selezionare gli investimenti con una elevata probabilità di successo ed alto fattore moltiplicativo. In tale prospettiva, l’aerospazio è un importante settore high-tech trainante lo sviluppo economico.


Il documento , per quanto riguarda le attività spaziali, sembra limitarsi tuttavia ad elencare i programmi in via di sviluppo sia nel campo dell’esplorazione spaziale, sia nelle telecomunicazioni e nelle osservazioni della terra di cui elemento fondamentale è il sistema satellitare Cosmo-Skymed.
Non è ben visibile, almeno ciò appare ad una lettura sommaria, un’analisi critica sulle propettivedi sviluppo da definire anche sulla base di analisi economiche del settore.
Il decreto legislativo di riordino degli Enti ricerca pone bene in evidenza d’altra parte che i singoli Enti di ricerca e quindi anche l’Agenzia Spaziale Italiana dovranno elaborare il piano triennale di attività ed un documento di visione strategica decennale, in conformità alle linee guida enunciate dal PNR

Ed allora quali saranno gli sviluppi futuri, nell'ipotesi in cui le linee guida non siano ben definite?

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