mercoledì 19 gennaio 2011

Continuano le critiche sul sistema europeo di navigazione Galileo

Più volte ci siamo soffermati sul sistema globale di navigazione civile Galileo sviluppato in Europa come alternativa al Global Positioning System (NAVSTAR GPS), controllato dal ministero della Difesa degli Stati Uniti.
Dopo alterne vicende sembra ormai  che il sistema, avviato nel 2003 ed  articolato in 30 satelliti orbitanti su 3 piani inclinati rispetto al piano equatoriale terrestre e a una quota di circa 24mila km, entri in servizio per il 2013.
La Commissione Europea finora ha avuto grandi difficoltà ad assicurare la copertura economica al proseguimento del progetto e ci sono state divisioni tra le nazioni coinvolte. Italia e Francia sono ampiamente favorevoli, mentre altri Stati tra cui Germania, Paesi Bassi e Inghilterra preferirebbero continuare ad usare gratuitamente il sistema americano piuttosto che finanziarne uno nuovo
Il fatto nuovo da segnalare è che in questi giorni il capo di una delle più importanti società spaziali tedesche, la OHB-System, che si è assicurato l’appalto per la costruzione dell’intero sistema satellitare sarebbe stato rimosso dal suo incarico in seguito ad alcune rivelazioni pubblicate nei cable di Wikileaks. Durante un incontro con alcuni diplomatici americani a Berlino nell’ottobre del 2009, egli avrebbe detto che il programma Galileo dell’Unione Europea è una stupidaggine: «Penso che il programma Galileo sia un’idea stupida, utile solo per gli interessi militari della Francia».
E’ un episodio grave che non può passare sottotono,anche perché le dichiarazioni del capo della OHB continuano a sollevare non poche perplessità su questo sistema europeo su cui sovente nel corso di anni sono piovute critiche da varie parti.

 

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