lunedì 24 gennaio 2011

Qual è il ruolo dell'Italia nella nuova era dei satelliti di telecomunicazioni?

L’Italia si impegna fortemente nelle telecomunicazioni satellitari. Questo è quanto si evince dal documento di visione strategica 2010-2020 su cui in questo blog ci siamo già soffermati a proposito dell'accesso allo spazio
Si afferma che "tra tutti i grandi paesi europei, l’Italia è  l'unico che non ha più avuto propri sistemi satellitari di telecomunicazioni per uso civile, né partecipazioni azionarie in sistemi globali, dopo la fase di privatizzazione di tali sistemi che erano stati sviluppati con risorse pubbliche.”

Tutto ciò, sempre a giudizio degli estensori del documento, non può non comportare "un problema di debolezza strategica complessiva del Sistema Paese, dato che non è possibile disporre di alcuna priorità per le esigenze a carattere strategico.
 "Un'ulteriore aggravante è data dal fatto che l’Italia non ha mai occupato le risorse orbitali di frequenze a lei assegnate dall’International Telecommunication Union (ITU) nel 2000, e riconfermate nel 2003, per i servizi nazionali in banda Ku; risorse ubicate tra l’altro a 9° Est in una posizione orbitale particolarmente favorevole e strategica per i servizi televisivi DTH (Direct-To-Home)."
Ed ancora si dice che "qualora perdurasse lo stato di “rinuncia”, il paese correrebbe il rischio di perdere, di fatto e di diritto, la risorsa assegnata."
Il sistema italiano di telecomunicazione Sigma ,che potrà essere operativo  in una visione forse ottimistica 30-36 mesi dall'avvio reale del progetto, appare tuttavia ardito e non privo di imprevisti anche perché proprio in questi giorni è stata diramata la notizia da Eutelsat che il  satellite dell'Eutelsat  KA- SAT, dopo essere stato lanciato con successo il 10 dicembre scorso, ha raggiunto la posizione orbitale definitiva proprio di 9° Est dell’orbita geostazionaria terrestre assegnata a suo tempo all’Italia.
Il KA-SAT, il primo satellite a copertura multifascio di elevata capacità in Europa, sarà poi associato ad una rete di stazioni al suolo connesse alla dorsale internet per la fase finale di validazione ed entrerà in servizio a maggio 2011.
E’ iniziata così una nuova era dei servizi satellitari che,grazie all’eccezionale capacità satellitare di 70 Gbps, servirà gli utenti di tutta Europa e del bacino del Mediterraneo.
Alla luce di questo fatto nuovo non sarebbe  utile approfondire tutta la problematica, tenendo conto anche del rilevante impegno finanziario che si dovrà sostenere per lo sviluppo di un sistema maturo ed operativo e forse non pienamente rispondente ad esigenze di ricerca e sviluppo?








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