Ormai siamo salvi!
I frammenti del satellite americano UARS non sono caduti in Italia, o meglio nella Padania.
A tale proposito sulla rubrica Cucù di Marcello Veneziani sul Giornale del 22 Settembre 2011 si dice testualmente in modo ironico, ma non troppo:
Siamo in grado di mandare satelliti nello spazio, di tenerci lì per un ventennio ad esplorare e poi quando finiscono non c’è un dispositivo di disintegrazione telecomandata; ognuno si salvi come può, si chiuda in casa, anche se immagino che un proiettile da un quintale sparato dall’infinito avrebbe bucato e distrutto la casa centrata.
Non si può che convenire e sorprendersi che l’unico rimedio alla caduta di frammenti sia quella di rifugiarsi nelle grotte.