venerdì 29 aprile 2011

Il lancio dello Shuttle e la presenza dei VIP italiani

E’ ufficiale ormai! Il rinvio del penultimo lancio dello space shuttle Endeavour sarà di almeno 72 ore, secondo quanto ha reso noto la Nasa.
Allo stato delle cose quindi  il lancio  a cui avrebbe dovuto asssistere la famiglia Obama al completo dovrebbe essere programmato per Lunedì prossimo.

Vi sarà  stata probabilmente delusione per i tantissimi spettatori dei moltissimi Paesi convenuti a Cape Canaveral per il decollo dello Shuttle e tra questi anche per i molti italiani  dell’ASI, del Ministero della Difesa   ed altri.
sarebbero numerosi e secondo quanto sarebbe stato riferito  anche da un autorevole organo di stampa dedicato  "la lista dei VIP potrebbe essere così piena di militari che il Courtyard Marriott, l’albergo di Cocoa Beach dove l’ASI ha messo il suo quartiere generale, sembra una dependence dello Stato Maggiore dell’Aeronautica."

Ad ogni modo nulla vieterà a molti di  loro di  soggiornare in Florida  per altre 72 ore e godersi un week end di riposo,
Di ciò forse saranno meno contenti gli estensori degli atti ispettivi parlamentari qualche mese  fa in cui si criticava la copiosa presenza di invitati in occasione del lancio di Cosmo. Skymed.

giovedì 28 aprile 2011

Sarà mai resa pubblica la relazione ispettiva sull'Agenzia Spaziale Italiana?

Dal primo maggio pv, come è noto, gli Statuti degli Enti pubblici ,di cui al decreto legislativo di riordino, entreranno in vigore.
Pertanto scatterà il nuovo corso anche per l’ASI su cui  non oltre 60 giorni dovranno esserre nominati i nuovi Vertici.
Intanto gli Organi in carica  dell’ASI, come è giusto che sia,continueranno a lavorare ed è molto probabile che già nella settimana prossima vi sarà un consiglio d’amministrazione dell’Ente.
Vi è molta attesa per questa riunione perché è la prima che si tiene a valle della pesante relazione ispettiva sull’ASI  di cui all’articolo  del 26 aprile pubblicato su questo blog.
Sarà certamente  compito del Presidente dell'ASI  ragguagliare i consiglieri su quanto contenuto nella relazione ispettiva in ordine ad  erronee iniziative assunte in ASI in materia di gestione del personale e delle consulenze.
Basterà allora aspettare qualche giorno perché sia data la doverosa pubblicità al documento ispettivo che peraltro dovrebbe essere trasmesso anche al collegio dei revisori dell'Ente.
In caso contrario , laddove la relazione fosse segretata , si potrebbe configurare anche una presunta omissione di atti di ufficio da parte dei funzionari  dell’ASI che ne siano in possesso.
Lo stesso dicasi per i rappresentanti del MIUR, che in ossequio al compito di vigilanza loro preposto, dovrebbero esigere iniziative adeguate dall’ASI nell’ottemperanza delle normative di legge.

martedì 26 aprile 2011

I segreti di Pulcinella.

La relazione di cui all'articolo del 22 aprile 2011, redatta a conclusione dell’ispezione avviata nell’ASI alcuni mesi fa e tenuta in gran segreto, rischia di diventare proprio il segreto di Pulcinella.
Anche se non è stata diffusa,è ormai sostanzialmente nota ed appare molto severa per essere eufemisti sulle attività esplicate dall’ASI in ordine a varie tematiche di cui è preminente quelli del personale.
La relazione dedicherebbe molto attenzione ai numerosi contratti a tempo determinati stipulati in ASI e giudicati erronei ed illegittimi a tal punto da indurre gli estensori della relazione a raccomandare all’ASI di giungere anche alla risoluzione dei contratti stipulati.
La relazione circostanziata e puntuale farebbe anche nomi e cognomi sulle persone beneficiate che potrebbero essere invitate anche alla restituzione di somme non percepite giustamente.
Un altro problema scabroso potrebbe essere quello delle consulenze e con particolare riferimento anche ad eventuali   cambi di cappello fatti  nell’esprimere pareri in temi delicati come quelli giuridici.
Insomma tutto il sistema ASI negli aspetti organizzativi e gestionali sarebbe criticato fortemente.
A prescindere da eventuali interventi in materia da parte della magistratura ordinaria e contabile, bisognerebbe chiedere al Ministro Vigilante,se non intenda accertare quale è la reale situazione e se non ravvisi la necessità di procedere con attenzione alle imminenti nomine in ASI, non escludendo neanche ipotesi di commissariamento.

lunedì 25 aprile 2011

Si allarga sempre di più l’interesse da parte dei Paesi slavi all’’agenzia spaziale europea.

Non solo Romania e Slovenia. ma questa volta anche  un Paese di lingua cirillica cioè la Bulgaria ha manifestato recentemente l’interesse a collaborare con l’Agenzia Spaziale Europea.
Invero questo Paese non è nuovo alle attività spaziali in quanto ne prese già parte in stretta cooperazione con la Russia nell’ambito del blocco sovietico.
Ora dopo molti anniè intenzionata ad entr are nell’Europa spaziale e per questo motivo avrebbe preso contatti con l’agenzia spaziale europea.
La Bulgaria sta rafforzando d’altra parte anche la collaborazione con la Russia con il cui supporto sta organizzando a Sofia una scuola per astronauti.
In termini effettivi di programmi la Bulgaria peraltro sta mettendo a punto la realizzazione di un micro satellite di cui non sono ancora note le finalità scientifiche e tecnologiche.
Siamo senza dubbio pertanto di fronte ad un fatto nuovo che, come abbiamo già posto in evidenza in un precedente articolo, se da un lato testimonia il rafforzamento europeo in campo spaziale sotto il coordinamento dell’ESA, dall’altro, secondo alcuni osservatori, potrebbe aumentare il rischio per l’Agenzia di funzionare con marce diverse in quanto i Paesi giovani come la Romania registrano certamente distanze tecnologiche rispetto al nocciolo duro dei paesi fondatori dell’ESA tra cui rientra anche l’Italia.

venerdì 22 aprile 2011

L’ispezione avviata nell’Agenzia Spaziale Italiana alcuni mesi fa sarebbe stata portata a termine.

Per molti mesi, come è stato già pubblicato in questo blog e come è stato già posto in evidenza nell’atto ispettivo 4-10793 del febbraio us. sono stati presso l’ASI ispettori inviati dal Ministero dell’economia e delle finanze per procedere ad un controllo minuzioso di atti amministrativi dell’Agenzia spaziale con specifico riferimento alle questioni del personale e delle consulenze.
Sembrerebbe confermato (il condizionale è d’obbligo) che il documento ispettivo sia stato redatto ed inviato al Ministero dell’economia e finanza, al ministero vigilante MIUR ed ovviamente anche all’ASI.
Si tratterebbe di un documento molto circostanziato in cui si farebbe menzione alle consulenze assegnate in ASI ed a procedure di stabilizzazione del personale non nella norma.
Potrebbero esservi,( ma non è confermato al momento)anche riferimenti espliciti con nomi e cognomi.
Questa relazione sarà secretata( o segretata, se vi piace di più), oppure sarà resa nota se non altro per elementari principi di trasparenza?
Si attendono conferme al riguardo.

giovedì 21 aprile 2011

I progetti bandiera per lo spazio, ma con quali finanziamenti ?

Annunci altisonanti sui progetti bandiera in capo spaziale a cui non si sa quali iniziative concrete seguiranno.
Infatti il satellite ottico di telerilevamento ad altissima risoluzione da impiegare come integrazione alle capacità di osservazione di Cosmo-Skymed di seconda generazione che invece opera con radar a raggi X per un importo di 80 milioni di euro. e il sistema di comunicazione satellitare Sigma per un importo di 100 milioni di euro, come è ben evidenziato nel piano nazionale della ricerca sul sito internet del MIUR, in termini di finanziamenti dovranno attingere risorse dal Piano triennale dello spazio e da  residui di spesa.
In sostanza si prefigura un piano triennale in cui al posto di programmi di ricerca e sviluppo sarà  priorità a programmi fortemente operativi che non si comprende quanto afferiscano alla sfera della ricerca e sviluppo.
Sono programmi peraltro a valenza militare di cui non è  ben noto quali saranno i finanziamenti assegnati dal Ministero della Difesa.

mercoledì 20 aprile 2011

I satelliti “ intelligenti” italiani

Qualche giorno fa è stato presentato il programma nazionale della ricerca e tra i 14 progetti che comportano finanziamenti per 1172 milioni di euro sono compresi anche alcuni progetti spaziali per cui è previsto un finanziamento per 100 milioni.
 Sarà sviluppato da Miur, Ministero della Difesa e Agenzia spaziale italiana. in particolare un satellite di telerilevamento per scopi civili e militari.
Si tratta di un mini-satellite con a bordo di un sistema ottico ad altissima risoluzione per l'osservazione terrestre ad alta risoluzione spaziale e temporale. Una sorta di “satellite-spia”, quindi, che sarà integrato alle capacità dei due satelliti «Cosmo Skymed II Generation» (altro progetto inserito nel del «Pnr») con radar in banda X.

Insomma, secondo quanto è anche riportato da organi di stampa, l’Italia sta completando il suo apparato di satelliti intelligenti i cui i satelliti Cosmo Skymed sarebbero impiegati per il monitoraggio del teatro libico in fermento da più di un mese.
Ma al di là di questi aspetti delicati, la costruzione di un satellite di osservazioni della terra con sensori ottici comporta una inversione di tendenza nelle collaborazioni spaziali italo francesi che fino ad ora prevedevano  ripartizioni di compiti e cioè l’ottico da parte dei francesi e il radar da parte degli italiani.
La Francia comunque in termini di ritorni industriali non avrà grande danno perchè. come è noto, nell’azienda manifatturiera Thales Alenia il 75 % è francese.
L’ASI insomma agisce a tutto campo con i finanziamenti che dovrebbero essere destinati alla ricerca e sviluppo e tutto ciò con l’approvazione del Ministro Gelmini.
Non sembra un’anomalia?

martedì 19 aprile 2011

Un crescendo di interessi per i distretti aerospaziali

Probabilmente si tratta di una pura coincidenza.
Si dà il caso tuttavia che l’Homo novus della Finmeccanica e cioè l’amministratore delegato Giuseppe Orsi, immediamente dopo la nomina, nella sua qualità di presidente del distretto aerospaziale lombado nella convention milanese del distretto stesso abbia sottolineato l’importanza delle attività aerospaziali sviluppate sul territorio.
Ha commentato con favore il fatto che” nonostante il periodo di crisi, infatti, su un campione di imprese socie del Distretto Aerospaziale Lombardo si e' registrato tra il 2006 e il 2010 un aumento di 1.000 addetti, con incrementi percentuali sui livelli occupazionali intorno al 12%. Non solo, il 35% delle assunzioni ha riguardato laureati. A questi numeri va poi aggiunto che mediamente una quota del 12% del fatturato delle imprese del Distretto viene destinato alla ricerca, con ricadute anche su altri settori manifatturieri".
Ha altresì posto in evidenza che “a livello mondiale l'appartenenza di un'impresa al Distretto Aerospaziale Lombardo diventi sinonimo di azienda eccellente: eccellenza tecnologica, eccellenza di prodotti, eccellenza industriale, eccellenza nel servizio al cliente".
Insomma sempre più importanti e strategici diventano i distretti aerospaziali e non solo quello lombardo, campano, pugliese, laziale e piemontese, ma anche altri che nel tempo si vanno aggregando..
Quanto prima, come da più parti è auspicato, dovrà rafforzarsi una rete distrettuale che metta a fattor comune tutte le valenze territoriali.
Si può vedere tutto ciò anche come un concreto passo in avanti verso il federalismo e l’attenuazione del ruolo centralistico delle attività aerospaziali.
Potrebbe essere insomma una significativa lionea di tendenza che vede come protagoniste le regioni e le autonomie locali e di cui non potranno non tenerne conto il potere legislativo e quello esecutivo.




 

sabato 16 aprile 2011

La farsa del riordino degli Enti di ricerca.

E’ una vera e propria farsa, ma non ci troviamo a teatro ad assistere ad un componimento breve ed ironico, secondo quanto riportato nel dizionario di Sabatino Colletti.
Siamo soltanto di fronte all’epilogo della vicenda della pubblicazione degli statuti degli Enti di ricerca previsti dal decreto legislativo di riordino voluto fortemente dal Ministro Gelmini.
Infatti dopo tanta fatica, come è stato riportato anche da rappresentanze dei ricercatori il Ministero della Giustizia avrebbe bloccato la pubblicazione degli Statuti degli Enti.
Il MIUR, nell’ultima tornata di osservazioni ainuovi Statuti dei 12 Enti vigilati, riordinati dalD.Lgs. 213/2009, aveva richiesto l’introduzione di una norma comune che prevedesse l’entrata in vigore dello Statuto a partire dal primo giorno del mese successivo alla sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.
Il competente ufficio del Ministero della Giustizia avrebbe rilevato che gli Statuti degli
Enti di Ricerca, in quanto provvedimenti di pubbliche amministrazioni aventi carattere non normativo, hanno efficacia a partire dal momento della loro emanazione – ovvero dalla data in cui sono pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale – e non potrebbero quindi contenere norme che ne differiscano l’entrata in vigore.
Una ragione puramente tecnica avrebbe di fatto e di sostanza al momento paralizzato l’iter di pubblicazione degli statuti.
Le conseguenze sarebbero, laddove la pubblicazione non avvenisse entro pochi giorni, che il rinnovo di tutte le nomine potrebbe essere bloccato sine die e ciò ovviamente comporterà che gli attuali organi in carica  protraggano la loro permanenza ai vertici degli Enti.
Ancora una volta si riconferma quanto già rilevato nell’articolo del 7 aprile u.s. e cioè che da quasi due anni si sta facendo sull’argomento tanto rumore per nulla.
Insomma la farsa, o se volete la comica, è in pieno svolgimento!

giovedì 14 aprile 2011

Cavoli a merenda!

Continua ad andare avanti presso la Commissione lavori pubblici e comunicazioni del senato il progetto di legge in ordine a “Disposizioni per la costituzione del comparto aerospaziale e la liberalizzazione degli aeroporti non aperti al traffico commerciale”
Si è ormai in dirittura d’arrivo in quanto 21 aprile p.v è il termine ultimo per la presentazione degli emendamenti.
Si ribadiscono le perplessità già espresse nell'articolo del 1 marzo 2011 sull’inserimento nel progetto di legge di ASI e CIRA,che potrebbero non avere molto  a che  vedere con tematiche come la liberalizzazione degli aeroporti non aperti al traffico commerciale
Appare dunque proprio una forzatura di cui peraltro sarebbe interessante conoscere il parere del Ministro Gelmini che sta portando avanti il decreto legislativo sul riordino degli Enti di ricerca cui appartiene l’ASI.
Insomma ancora una volta potremmo disturbare la celebre locuzione"cavoli a merenda” per rendere appieno la problematica.
E' giusto rimettersi comunque ,come è ovvio che sia, alle sovrane  decisioni del potere legislativo.





mercoledì 13 aprile 2011

Va avanti a tutta forza il programma di navigazione satellitare cinese.


La Repubblica popolare Cinese procede speditamente nel programma spaziale ed in particolare lo scorso 10 aprile, il vettore ‘Changzheng 3A' (Lunga Marcia) è stato lanciato dal Centro di lancio satelliti di Xichang, , per immettere nella prevista orbita di trasferimento l'ottavo satellite del Sistema di Navigazione Satellitare Beidou(Compass). progettato per raggiungere una dimensione di 35 satelliti.
Nel biennio 2011/2012 la Cina lancerà i satelliti di navigazione restanti per completare la costruzione della rete satellitare, allo scopo di soddisfare la domanda di servizi i nei settori della cartografia, della pesca, del trasporto, della meteorologia, delle telecomunicazioni, delle reti idriche ed in generale del mercato consumer.
Beidou è stato concepito come alternativa ai sistemi già esistenti: l’americano Global Positioning System (GPS), il sistema Galileo dell’Unione Europea ed il Glonass .

Il progetto europeo Galileo appare così proprio in un angolo, stretto tra il programma americano e quello cinese.
Il progetto Galileo d’altra parte ( questo è il vero tallone d’Achille), è portato avanti da Paesi europei soltanto sulla carta, ma frazionati e divisi nella sostanza, come purtroppo testimoniano le recenti vicende sui flussi migratori.
Alcune fonti giornalistiche riferiscono inoltre che la Cina avrebbe in programma durante la seconda metà di quest’anno il lancio di almeno 20 satelliti e navicelle spaziali, incluso il modulo spaziale Tiangong-1 e la navetta Shenzhou VIII, realizzando così i primi rendezvous e docking completamente automatizzati, nonchè il posizionamento in orbita di altri quattro satellite Beidou.
Dagli stessi organi di stampa si ha anche notizia che parti del razzo vettore Changzheng 3A sarebbero precipitate nelle campagne del Guanxi, nella contea di Tianlin,e che il satellite sarebbe rimasto normalmente in orbita.

lunedì 11 aprile 2011

La strategia spaziale europea e le implicazioni italiane.

Il 4 aprile u.s. la Commissione  Europea ha emesso l’importante documento:
verso una strategia spaziale dell’Unione Europea al servizio dei cittadini.

La comunicazione della Commissione al Parlamento europeo appare molto circostanziata ed affronta le tematiche spaziali a tutto campo.
E’ un documento orientato a rispondere ad imperativi sociali, economici e strategici e si sofferma su temi delicati come il programma di navigazione satellitare Galileo, la sicurezza spaziale con GMES, l’accesso allo spazio, nonché la politica industriale ed il rafforzamento della ricerca e l’innovazione tecnologica.
Quali potranno essere per l’Italia le implicazioni derivanti da questa strategia europea?
Già nell’articolo del 4 aprile u.s. sono state espresse preoccupazioni per i riflessi sull’Italia, tanto più che in questo momento appare sempre più isolata nel contesto europeo.
Cruciale è la questione connessa con il forte impegno europeo sulle tecnologie critiche ed avanzate con riferimento anche alle PMI.
In questo campo ne potrebbero beneficiare in termini di tecnologia ed innovazione soltanto Francia e Germania, e l’Italia potrebbe essere chiamata a rilevanti esborsi finanziari a cui potrebbero non corrispondere adeguate contropartite. tenendo conto del fatto che nell’ azionariato dell’industria manifatturiera è presente con forti percentuali la Francia.
Non diversa potrebbe essere la situazione della Gavazzi Space con riferimento all’azionariato tedesco.. Ancora una volta infine l'accesso allo spazio si potrebbe tradurre inevitabilmente nel rafforzamento della Francia.
Si spera che le decisioni che saranno assunte dall’Italia in materia, a partire dalle necessarie riunioni di coordinamento a livello interdisciplinare, prendano in esame la delicata problematica per definire un’adeguata linea d’azione.







domenica 10 aprile 2011

Anche il Senegal avrà un'agenzia spaziale.

Come abbiamo rilevato in precedenti articoli di questo blog, molti Paesi emergenti del continente africano si impegnano a vari livelli nel promuovere programmi spaziali in collaborazione con le maggiori potenze spaziali europe prevalentemente finalizzatoi alle applicazioni come ad esempio le osservazioni della terra.
Tra questi Paesi appare in preminente posizione il Senegal che intende dotarsi di un organismo im grado di gestire sistemi e servizi spaziali civili e militari e per questo motivo le autorità politiche senegalesi hanno annunciato che presto sarà costituita l’agenzia spaziale del Senegal.
Questo progetto non è puramente teorico, ma sta assumendo elementi di concretezza ed a tale scopo sono in corso approfondimenti da parte del Senegal con rappresentanti della società Astrium una partecipata di EADS, il grande gruppo spaziale aeronautico spaziale europeo.
E’ anche verosimile che nella promozione di questi ambiziosi programmi, un rilevante supporto potrebbe essere dato dalla Francia.

giovedì 7 aprile 2011

Tanto rumore per nulla!


E’ trascorso quasi un anno e mezzo dall'approvazione decreto legislativo varato dal Governo sul riordino degli Enti pubblici di ricerca.
Si aspettava per il primo aprile la pubblicazione sulla gazzetta ufficiale degli statuti degli Enti ormai approvati nella stesura definitiva.
Invece fino ad ora vi è stato un nulla di fatto e gli statuti sono rimasti nel cassetto, dilatando così ancora i tempi della riforma.
Questi sono tuttavia aspetti meramente formali molto meno gravi di quelli sostanziali.
Infatti se si prendono in esame i decreti si rileva che poco o nulla cambia rispetto al passato.
Abbondano i ritocchi formali in merito alla composizione dei consigli d’amministrazione e scientifici, le norme sulle incompatibilità, ma sono poche le modifiche di contenuto nell'intero arcipelago della ricerca.
Se si prende ad esempio lo statuto dell’agenzia spaziale e lo si confronta con quanto previsto dalla legge istitutiva dell’ASi nel 1988 si rileva che i cambiamenti sono marginali in termini di missione dell’Ente.
Eppure in quasi 25 anni lo scenario spaziale ha subito profondi mutamenti oggettivi che richiederebbero anche ridefinizione degli obiettivi e dei compiti dell’agenzia.
Nulla di tutto questo!
Insomma tanto rumore per nulla!

mercoledì 6 aprile 2011

L'Iran bussa alla porta dell'Italia per riavviare la collaborazione spaziale

L’Iran chiede all’Italia che le sia messo a disposizione il satellite Mesbah(lanterna) costruito,secondo quanto riferito da Space Daily  dalla Gavazzi Space. Questo satellite peraltro sarebbe un derivato dal satellite Mita realizzato dalla Gavazzi e completamente finanziato dall’agenzia spaziale.

All’epoca e cioè nel 2005 vi fu gran rumore su questa vicenda della collaborazione italo- iraniana che ebbe strascichi anche quando il Presidente del Consiglio si recò in Israele per trattare un accordo con il governo di Gerusalemme: infatti in particolare il Jerusalem Post pose in evidenza con gran clamore che vi fosse un'assistenza italiana al programma spaziale di Teheran" per la realizzazione di un piccolo satellite.

Non si parlò più in seguito sullo scabroso argomento anche perché l’Iran fu soggetta all’embargo di prodotti sensibili e ad ad elevata tecnologia, a causa del suo programma nucleare.
La vicenda invero ha avuto sempre un alone di mistero e sembra che non sia mai stata completamente chiarita dagli organi competenti italiani , malgrado questa  collaborazione fosse documentata anche dalla televisione iraniana.

Ora sembrerebbe che siano in corso consultazioni informali per riprendere ler trattative

Sarà interessante approfondire cosa farà l’Italia al riguardo.

lunedì 4 aprile 2011

Il nuovo corso della politica spaziale europea ed il coinvolgimento dell’Italia.

Il 4 aprile 2011 può definirsi una giornata cruciale per la politica spaziale europea.
Infatti il Vicepresidente della Commissione Antonio Tajani, responsabile per l'Industria e l'Imprenditoria, ha dichiarato tra l'altro in linea con quanto già sancito dal trattato di Lisbona, nella sede dell’ESRIN di Frascati dell'ESA  che: "Lo spazio è una risorsa strategica ai fini dell'indipendenza dell'Europa, della creazione di posti di lavoro e della competitività". Ed ancora per questo va potenziata la politica spaziale europea, per utilizzare al meglio le opportunità sociali ed economiche che offre all'industria, in particolare alle PMI.
Condizione necessaria per raggiungere questi obiettivi è mantenere in Europa un accesso indipendente allo spazio ed in tal senso dovrà essere definita una politica spaziale europea con specifico riferimento al rafforzamento del programma di navigazione Galileo, al programma di osservazione della terra GMES, al sistema di sorveglianza della stazione spaziale.
Tutto ciò comporta anche il perseguimento di una politica industriale spaziale elaborata in stretta collaborazione con l'Agenzia spaziale europea e con gli Stati membri.
L’Europa inoltre non dovrà chiudersi in sè stessa, ma dovrà proseguire il dialogo con i partner chiave, gli Stati Uniti e la Russia, e anche con altri paesi come la Cina che dispongono di capacità spaziali,

Insomma siamo di fronte ad un’ambiziosa politica spaziale a tutto campo che sia parte integrante della politica estera dell'UE in cui dovrà esservi necessariamente il pieno coinvolgimento dei Paesi europei.
E l'Italia? E’ preparata ad affrontare questa “svolta europea” in modo adeguato? Presenta un’idonea struttura spaziale affrancata dagli altri Paesi ed in particolare dalla Francia che detiene il 75% dell’azionariato della Thales Alenia cui sono dedicati i maggiori finanziamenti da parte del Governo italiano?
Forse è giunto il momento che i responsabili dello spazio italiano  prendano atto del nuovo corso dell’Europa Unita ed avviino subito una radicale revisione del piano spaziale nazionale che, come già abbiamo osservato in precedenti articoli, risulta più che altro una sommatoria di programmi molte volte non adeguatamente inserite in un contesto organico.

domenica 3 aprile 2011

La geopolitica delle collaborazioni spaziali di Israele.

Il Paese di Gerusalemme continua ad allargare il suo spettro di collaborazioni che si sono avviate alcuni anni fa con il forte legame con l’USA, l’Italia e la Francia e proprio qualche mese addietro con l’Agenzia spaziale europea, come abbiamo dato notizia nell’articolo del 1 febbraio u.s.
Infatti proprio qualche giorno fa Anatoly Perminov capo della agenzia spaziale russa, Roscosmos, in visita in Israele ha firmato con gli omologhi israeliani un accordo in campo spaziale con specifico riferimento alll’astrofisica, alla ricerca planetaria, alla biologia e medicina, ai satelliti di navigazione ed ai servizi di lancio, nonché alla costruzione di mini satelliti.
Insomma un’intesa a tutto campo che rafforza ulteriormente la cooperazione avviata alcuni anni fa tra I due Paesi con il lancio di satellite di osservazione della terra EROS e tre satelliti di comunicazione.
E’ un segno fortemente tangibile dell’interesse che Israele annette allo sviluppo di una tecnologia come quella spaziale foriera di sviluppi civili e militari, senza alcuna limitazione ad intese generalizzate con Europa, Usa e Federazione Russa.

venerdì 1 aprile 2011

Le ambizioni bielorusse in campo spaziale

Prima del crollo del muro di Berlino, vi era il blocco granitico della ex Unione Sovietica che si contrapponeva agli Stati Uniti d’America nella guerra fredda in una grande competizione soprattutto nei settori a tecnologia avanzata e trà questi in quello spaziale..

Ora, dopo il 1990 abbiamo ad est un frazionamento di Stati, tutti impegnati con diversa incidenza in campo spaziale. Tra questi ovviamente oltre la Federazione Russa, vi sono l’Ucraina il Kazakistan e anche la Bielorussia.

Si tratta di un Paese, che, da anni, ha assunto un ruolo non trascurabile nello sviluppo dei programmi spaziali.

Un fiore all’occhiello bielorusso è il satellite di telerilevamento ormai nelle fasi finali di lancio

Con questo satellite la Bielorussia avrà un sistema autonomo di telerilevamento, che eliminerà i servizi di altri Stati in materia di ricezione ed elaborazione delle informazioni spaziali. Il nuovo satellite bielorusso sarà in grado di dare ogni 2 ore la copertura del territorio

Nel futuro, si prevede un’intensificazione della collaborazione della Bielorussia con la la Russia nell’obiettivo di realizzare una costellazione di satelliti di molteplici applicazioni.