lunedì 28 febbraio 2011

Vi è un controllo da parte del Miur sulla commercializzazione dei dati Cosmo Skmed?


In questi giorni si sta focalizzando l’attenzione sull’ASI da parte di alcuni parlamentari che hanno posto in evidenza le gravi carenze gestionali, amministrative e contabili e non solo.
Infatti gli atti ispettivi parlano anche e diffusamente della problematica del sistema satellitare Cosmo-Skymed e soprattutto della commercializzazione dei dati da parte della società e geos (80% Telespazio e 20% ASI) che a giudizio del presidente dei piccoli industriali di Matera, secondo quanto riportato da  uno degli interroganti, li venderebbe a costi elevatissimi alle aziende.
Sempre a a giudizio dell'interrogante,” in queste condizioni per le imprese del settore è molto difficile, se non impossibile, vendere applicazioni a servizi ed utenti finali, in quanto le politiche praticate da e-Geos (società che, come detto prima, dovrebbe commercializzare i dati) consentono di fatto solo a e-Geos, e quindi alle aziende Finmeccanica, di formulare progetti a utenti finali. In tal modo i soli clienti rimangono le aziende Finmeccanica”
Sono affermazioni molto gravi che denotano se non altro un situazione che dovrebbe essere attentamente seguita dal Miur ed in particolare dalla direzione generale per l’internazionalizzazione della ricerca.nel cui ambito l’ufficio sulla ricerca aerospaziale del MIUR di concerto con altri uffici dovrebbe vigilare e valutare se la politica dei dati spaziali dell’ASI sia congruente con le linee generali europee sulla commercializzazione dei dati.
Il Miur sta procedendo in tal senso? Sembra proprio di no.

sabato 26 febbraio 2011

Sono utili i satelliti nella gestione delle catastrofi sismiche?

I grandi eventi sismici come i terremoti, di cui un ultimo di imponente portata è avvenuto in Nuova Zelanda, rendono sempre più attuale valutare quanto tecnologie altamente innovative come quelle delle osservazioni della terra da satellite possano essere utile nella prevenzione dei terremoti.
Ne parlammo già nel blog in un articolo del  14/09/2010  in cui dèmmo risalto ad una polemica tra la protezione civile nazionale e un gruppo di scienziati in ordine alla utilità dei satelliti per la previsione dei fenomeni sismici.
In quella occasione la tesi sostenuta dalla protezione civile fu che è veramente prematuro e foriero di false promesse pensare ad un reale intervento operativo dei satelliti di telerilevamento per il monitoraggio di fenomenologie complesse come quelle che preludono ai terremoti.
Comunque a prescindere dalle posizioni riportate è estremamente utile affinare le tecnologie di telerilevamento per concorrere non solo per accertare ii danni causati da questi fenomeni ma anche per contribuire alla prevenzione
E’ una finestra sul futuro ed in tal senso sembrano molto promettenti i satelliti come Cosmo Skymed oggi già in grado di gestire le catastrofi naturali.
Si guarda anche più lontano ed in tal senso nei giorni scorsi è stato presentato a Mosca «TwinSat», un progetto scientifico anglo-russo, che dovrebbe permettere un giorno agli studiosi di predire dove e quando si verificheranno i futuri terremoti.
Gli scienziati inglesi e russi  lavoreranno assieme per sviluppare due satelliti che nel 2015 saranno lanciati nello spazio e e avranno il compito di captare quei segnali elettromagnetici che annunciano i sismi.
Su tali  prospettive a medio termine sarebbe importante ascoltare non soltanto i pareri dei detentori della tecnologia e cioè l’ASI e le industrie costruttrici del sistema Cosmo-Skmed , ma soprattutto i pareri degli utilizzatori delle tecniche ed in tal caso in primis l’autorevole Istituto nazionale per la geofisica e la vulcanologia.



venerdì 25 febbraio 2011

Gutta cavat lapidem!

Sempre più numerose da poco più di un mese ad oggi si levano denuncie in atti parlamentari sulla grave situazione gestionale, amministrativa e contabile dell’ASi di cui a breve termine dovranno essere nominati Presidente, consiglio di amministrazione e di conseguenza il direttore generale ai sensi del decreto legislativo di riordino degli Enti pubblici di ricerca.
Proprio recentemente infatti si sono aggiunti altri due atti ispettivi che incentrano l’attenzione sulla gestione degli eventi, sulle spese della nuova sede, sulle consulenze e sulla commercializzazione dei dati Cosmo-Skymed da parte della società partecipata e geos e sul Centro italiano di osservazione della terra (Cidot) di Matera
In particolare in uno dei due si chiede che "l’Agenzia spaziale italiana cambi pagina e venga designato un nuovo presidente, affrancato da qualsivoglia sudditanza".
Affermazioni severe e pesanti che tuttavia sembrano non scalfire l’indifferenza sulla vicenda da parte del Ministro Gelmini che anzi  non si esime ufficialmente dal lodare l'agenzia spaziale italiana.
E’ evidente che il Ministro Vigilante si assumerà le proprie responsabilità qualora si perpetuasse la situazione dell’ASI.
Ad ogni modo continuano le critiche e mai come a tale proposito vale il detto latino:
gutta cavat lapidem!

mercoledì 23 febbraio 2011

Si accendono i riflettori sulle nomine in ESA

 Le nomine dei direttori dell’ESA previsti dalla nuova organizzazione saranno  formalizzate in breve tempo.
La problematica accennata già in questo blog in un articolo di alcuni giorni fa, è stata oggetto di attenzione anche da parte di altri organi di stampa ed in particolare  è emerso ufficialmente  che l'attuale direttore del volo umano concorre per la nuova direzione che avrà sede in Germania.
E' una candidatura senza dubbio credibile ed autorevole  perché Simona Di Pippo gode di un unanime riconoscimento per la sua valentia e  competenza a livello nazionale ed internazionale.
Affiorano purtroppo anche  giudizi  da parte di qualcuno non lusinghieri e non esenti da preconcetti che rischiano tra l'altro  di indebolire peraltro la posizione complessiva italiana nella delicata vicenda delle nomine nei confronti degli altri Paesi.
Sarebbe molto utile  approfondire chi sono in realtà  gli altri candidati alle varie posizioni direttive, valutando con attenzione anche  se i direttorati a cui ambiscono sono di reale peso in ESA per il nostro Paese che è il terzo Paese contributore dell’agenzia europea.
Sarebbe bene  pertanto che tutti i candidati fossero considerati in modo oggettivo, tenendo conto  anche delle prospettive future dell’Italia in Europa.
Sarebbe altresì interessante conoscere la posizione della delegazione italiana e del Ministro dell’Istruzione, Università e ricerca perché è fuori di dubbio che il candidato vincitore non potrà fare a meno dell'appoggio del Governo che certamente al pari delle delegazioni degli altri paesi membri  dovrebbe conoscere  in anticipo la proposta chei il Direttore Generale dell’ESA porterà all'approvazione delle delegazioni al consiglio.
Almeno lo auspichiamo!

martedì 22 febbraio 2011

Ancora sulle collaborazioni aerospaziali

Nel 2009,  “il gruppo italiano di Finmeccanica e la Libyan investment portfolio hanno costituito una società per la ‘cooperazione strategica nel settore militare ed aerospaziale, delle telecomunicazioni, dei trasporti, dell'elettronica" per operare in Libia, in tutta l'Africa e nel Medio oriente. Mentre è del 2006, la costituzione della Liatec, società per azioni con sede a Tripoli controllata per il 50 per cento dall’aviazione militare libica e per la restante metà da Finmeccanica e AugustaWestland: il 20 aprile scorso è stata inaugurata “una fabbrica di armamenti nell’aeroporto di Abou Aish”, poco distante da Tripoli, dal quale usciranno dispositivi per la difesa “da vendere liberamente in Medio oriente”
Questo è quanto posto in evidenza in un atto ispettivo parlamentare a proposito delle collaborazioni italiane con la Libia in campo aerospaziale e missilistico.
Invero già esprimemmo preoccupazioni sul nostro blog con l'articolo del 23/1/2011 sull’intervento finanziario della Libia in Fimeccanica.Ora queste preoccupazioni , con la rivolta in Libia di maggiore veemenza risetto a quella degli altri Paesi nordafricani e del Bahrein, si accrescono certamente anche perché, come si sostiene sempre nell’atto ispettivo già citato.
“. Sarebbe paradossale dover assistere a conflitti armati in cui i nostri soldati si trovino a fronteggiare contingenti dotati di mezzi di provenienza italiana venduti per errore a chi non si doveva”.
Questa grave  situazione dovrebbe rappresentare un fermo monito per il futuro.
A prescindere dallo scenario libico che ormai è già compromesso,sarebbe necessario avviare in molti casi collaborazioni con Paesi non stabili politicamente con prudenza in settori sensibili come quello aerospaziale.
Molte volte infatti si intrecciano relazioni internazionali ad ampio spettro con i Paesi di tutti i Continenti senza verificarne la reale concretezza.
Non è infrequente infatti  che si costituiscano gruppi di lavoro che hanno il precipuo e forse il solo risultato di consentire ai componenti dei gruppi di tenere alternativamente riunioni nei rispettivi Paesi.
Scusate la provocazione!













domenica 20 febbraio 2011

Conflitti di interesse e parentele anche negli organismi di ricerca?


L’Italia è il Paese della parentopoli e dei conflitti interessi, almeno così si afferma da parte di molti.
Questo costume alberga e non poteva essere diversamente anche negli Enti di ricerca ed a tale proposito appare interessante leggere un recente articolo comparso sulla rete internet "l’italia tiene famiglia" in cui si pone in evidenza che “ per qualsiasi lavoro sia necessario avere alle spalle una solida famiglia” ed in cui sono dati espliciti esempi di parentele.
Negli Enti di ricerca non accade tuttavia soltanto questo. Si dà il caso anche che forse qualche direttore generale di un Ente pubblico sia revisore dei conti in un altro Ente di ricerca.
Ed ancora siamo sicuri che non vi siano casi di commissione di esame in cui  qualche componente non siano veramente terzo rispetto a qualche candidato, responsabili di progetti che coinvolgano anche il componente  di esame?

E’ regolare inoltre che nel ministero Vigilante lavori personale comandato dagli Enti di ricerca controllati dal Ministero stesso?
Sono  modi di fare, direbbero alcuni, veniali e  probabilmente nella norma anche perché in taluni casi può venire a soccorso  il decreto legislativo di riordino degli Enti di ricerca.
Resta comunque dubbia la sostanza quanto meno per un costume fortemente discutibile.





sabato 19 febbraio 2011

Ripercussioni dei disordini in Bahrein sui programmi spaziali della Lega Araba?

Ormai infiammano e sono in rivolta paesi come Egitto, Tunisia, Algeria, Libia. Da alcuni giorni ne è stato contagiato in maniera drammatica anche il regno del Bahrein l’arcipelago del Golfo Persico anche ben noto come paradiso fiscale.

La situazione è così seria da mettere a rischio anche il gran premio della formula 1 e non soltanto perché possono  andare in fumo anche le aspirazioni di quel Paese in campo spaziale.
Il Bahrein infatti si può considerare un convinto assertore da alcuni anni della necessità di investire nel settore spaziale e per tale ragione ha svolto anche una funzione catalizzatrice per la promozione di un’Agenzia spaziale rappresentativa in un certo senso della lega araba con il ruolo di sviluppare, satelliti, partecipazioni a missioni spaziali internazionali ed a sviluppare programmi scientifici, tecnologici ed applicativi
Si tratta di un'agenzia non solo panaraba, ma anche,secondo le intenzioni, capace di coinvolgere anche i Paesi africani con lo scopo precipuo di raggiungere sufficienti livelli di autonomia scientifico e tecnologiche tali da consentire ai molteplici Paesi partecipanti non solo di comprare tecnologia ma di esserne anche fornitori.
E’ indubbio che queste ambizioni potranno subire un’inevitabile battuta d’arresto.

giovedì 17 febbraio 2011

Preoccupazioni per il CIDOT di Matera e per i costi elevati applicati da e Geos per i dati Cosmo-Skymed?

Grande enfasi fu data nel novembre 2009 alla nascita della cittadella spaziale a Matera.
Veniva firmato in quell’occasione un accordo tra ASI e Regione Basilicata per l’ampliamento del centro di geodesia spaziale con la creazione di un centro di eccellenza per l'interpretazione dei dati di osservazione della Terra rilevati da satellite (Cidot), di una rete di Remote Sensing per il monitoraggio del territorio, di un centro permanente per l'alta formazione, di un parco scientifico e spaziale. Sempre in quell’occasione il Vice Presidente della Regione Basilicata ebbe ad esprimere soddisfazione per un’iniziativa che puntava “decisamente a sviluppare e rafforzare il suo ruolo di città della cultura e dell’innovazione, luogo di eccellenza e di riferimento per l’orientamento e la cultura scientifica, offrendo opportunità di formazione permanente ai giovani ricercatori e di impiego di competenze qualificate”.
A distanza di un anno e più il Cosmo-Skymed il cui costo ammonta a più di un miliardo di euro è operativo nel suo sistema complessivo, ma Matera attende con ansia la creazione della Cittadella dello Spazio e del CIDOT, il centro per l interpretazione dati delle osservazioni della terra che con un investimento di 24 milioni di euro di cui due terzi a carico dell’ASI e un terzo della Regione dovrebbe dare ulteriore impulso allo sviluppo delle pmi operanti nel settore.
Questo tra l'altro è quanto sarebbe  posto in evidenza dal Presidente API di Matera che esprime preoccupazione per il fatto che l’ASI abbia affidato di fatto a Finmeccanica (mediante la società e Geos 89% tele spazio e 20% ASI) che li gestisce e vende a costi elevatissimi alle aziende.
Ed ancora viene sollevata una pesante critica in quanto “si sostiene che in queste condizioni per le imprese del settore è molto difficile se non impossibile vendere applicazioni a servizi ed utenti finali, in quanto le politiche praticate da e Geos (società che dovrebbe commercializzare i dati partecipata al 80% da Telespazio e 20% dall’ASI) consentono di fatto solo a e Geos e quindi alle aziende Finmeccanica di formulare progetti a utenti finali. In tal modo i soli clienti delle PMI rimangono le aziende Finmeccanica.”

Insomma siamo alle solite e le associazioni delle piccole e medie imprese spaziali stanno a guardare?

Si fanno gli accordi e poi i fatti vengono a data da destinarsi con grande sofferenza per il tessuto industriale del territorio!

Sta per iniziare il balletto delle nomine dei Presidenti per gli Enti di ricerca.


Il ministro Gelmini intende accelerare i tempi nell’attuazione del decreto legislativo

Per questo motivo sarebbe imminente il via per la pubblicazione degli statuti dei vari Enti che sono stati approvati in alcuni casi con difficoltà nel corso della procedura avviata ormai un anno fa.

Ora quindi si provvederà al rinnovo dei Vertici degli Enti :una fase molto delicata anche perché certo il Governo non gode proprio di florida salute.

A tale scopo, come prevede il decreto legislativo di riordino, sta per essere istituito un comitato di valutazione unico per tutti gli Enti da riformare, che avrà il compito di indicare rose di candidati al Ministro per procedere poi alla nomina dei Presidenti.

L’ASI è inclusa in questo elenco, o meglio anche per questo Ente varrà la regola del comitato di selezione?
Non è proprio certo,allo stato attuale, che non vengano applicate deroghe che consentano di privilegiare la presidenza di questo Ente e proprio per questo motivo alcuni giorni fa è stata presentato alla camera dei deputati atto ispettivo nel quale si chiede al Ministro Vigilante "di assicurare che le procedure della selezione del nuovo presidente dell'Agenzia spaziale italiana seguono alla lettera le procedure previste dal decreto approvato." Ed ancora "se siano palesemente infondate le ricorrenti voci che tale procedura verrebbe disattesa dal Ministro nel caso della Agenzia spaziale italiana;"

Insomma rilevante è la preoccupazione che possa trovarsi per l’ASI una scorciatoia privilegiata che consenta sostanzialmente lo statu quo nella sua  cabina di comando.



martedì 15 febbraio 2011

L’interesse dell’ASI per la biomedicina

Abbiamo già anticipato in precedenti articoli alcuni temi prioritari contenuti nella visione strategica decennale italiana per lo spazio.
Si afferma in quel documento anche che l’Italia, come già avvenuto nel recente passato, può continuare a svolgere un ruolo di leadership nell’ambito delle Scienze della Vita in ambiente di microgravità (Biomedicina, Biotecnologie, Microgravità e nanotecnologie).
Si precisa anche che occorre tuttavia definire alcuni obiettivi prioritari, rispetto ai quali concentrare gli sforzi, al fine di dotarsi di efficaci contromisure che tutelino al meglio la salute degli astronauti.
E' per questo motivo forse che nella cabina di comando dell’ASI abbondano i medici  oncologi, cardiovascolari e di medicina sportiva?

Infatti oltre al membro del comitato scientifico dell’ASI, che secondo un atto ispettivo parlamentare di qualche giorno fa, sarebbe anche destinatario di un contratto di consulenza non compatibile con la sua presenza nel comitato scientifico, come è riportato nel sito internet dell'ASI vi sono altri due componenti medici nel comitato scientifico.Infine è presente nel consiglio di amministrazione dell'ASI anche il. direttore dell’unità di medicina interna dell’università degli studi di Roma “ Foro italico”, sempre secondo quanto  riportato dal medesimo sito dell'ASI.
A questi va aggiunto un altro medico presente da anni nella struttura dell’ASI.

Insomma  “melius abundare quam deficere”

domenica 13 febbraio 2011

Sono in corso le valutazioni dei candidati per i direttorati dell’ESA

A seguito  della ristrutturazione organizzativa dell'Agenzia Spaziale europea di cui dèmmo già notizia nell'articolo del 24/10/2010, sono in corso le valutazione dei vari concorrenti europei,
Ai nastri di partenza per parte italiana sono in molti che concorrono per un altro posto di Direttore da aggiungersi a quello confermato o meglio prorogato dell'attuale direttore,responsabile dei lanciatori e peraltro sostenuto notoriamente anche dalla Francia.
Ma chi sarebbero  gli altri candidati italiani?
Sicuramente il direttore del soppresso"Human Space Flight" ambisce al direttorato dell’ESOC comprensivo anche di quello dei voli umani; la strada tuttavia sembra in salita anche per la presenza di un forte concorrente tedesco.
Circolano i nomi di altri italiani: uno interno all’ESA e responsabile delle strategie alle dirette dipendenze del Direttore generale Dordain , nonché un altro italiano,questa volta esterno all’ESA, che concorrerebbe a Direttore de programma scientifico in ESA.E' osservato da molti  che egli abbia tuttavia un’esperienza  manageriale, quando invece l'incarico per consuetudine  sembra essere riservato ad uno scienziato.
Questa potrebbe essere l’attuale situazione per i candidati italiani 
Il tutto ovviamente sarà soppesato a livello di Direttore Generale che presenterà al Consiglio dell'ESA una proposta che dovrà tenere conto dei molteplici equilibri  geopolitici.
Potrebbe esservi il rischio per l'Italia di rimanere al palo con un solo Direttore a cui si potrebbe aggiungere soltanto un direttorato di non incisiva importanza in ESA?
Sarebbe importante che si interessasse autorevolmente della vicenda il Ministro Gelmini che dovrebbe salvaguardare un reale consolidamento della struttura degli italiani in ESA.

venerdì 11 febbraio 2011

Il “nuovo corso politico egiziano”: ripercussioni nel settore spaziale?

I recenti sconvolgimenti politici nel Medio Oriente con particolare riferimento a Paesi come l’Algeria, la Tunisia e soprattutto l’Egitto in cui si avvia una “nuova stagione” con le dimissioni di Mubarak, provocano ripercussioni ovviamente anche nei settori scientifico- tecnologici in cui si inscrive anche quello spaziale ove questi Paesi medio orientali sono impegnati da anni sia pure a diverso livello.
Senza andare troppo in là nel tempo il 2009 fu ad esempio l’anno italo-egiziano della scienza e della tecnologia in cui furono sancite importanti ricadute sulla crescita economica e la competitività dei nostri due Paesi” nell’alta tecnologia, nell’energia solare e nello spazio.
Per quanto riguarda la collaborazione in questo ultimo settore  invero essa nasce nel 2001, quando fu dato apporto di competenza sotto l’egida dell’ASI alla tecnologia spaziale egiziana da realtà industriali italiane.
Non è dato sapere ad oggi quale potrà essere l’evoluzione futura, e quali slittamenti temporali e modifiche subirà per forza maggiore il programma spaziale egiziano che prevede importanti lanci di satelliti dedicati alle osservazioni della terra come l’Egypt Sat 2 pianificato nel 2012 e Desertsat programmato per il 2017.
Questa nuova congiuntura politica dunque non può che indurre preoccupazioni anche in Italia di cui sono note le collaborazioni nello scacchiere mediorientale , con Israele, ma anche con l’Egitto.
Sarà dunque tutto più difficile nel futuro nell’area medio orientale ove l’Egitto svolge un ruolo fondamentale nei rapporti con i Paesi europei?

giovedì 10 febbraio 2011

La fibrillazione dell'Agenzia Spaziale Italiana

Continuano a fioccare gli atti ispettivi parlamentari  sull'Agenzia spaziale italiana che da tempo sembra essere nell’occhio del ciclone.
Sono infatti state pubblicati gli atti ispettivi 4-04537 e 4-04539 del Senato concernenti molteplici aspetti come le consulenze, le sovrapposizioni di incarichi, la nuova sede e il palese conflitto di interesse nel cui ambito “l’ASI è diventata una vera e propria succursale della Finmeccanica che è la principale destinataria dei finanziamenti governative tramite l’ASI”
Negli atti ispettivi sono riportati anche casi curiosi ed anomali di consulenze presenti in ASI con grave esautoramento del personale interno dell’ASI.
Nondimeno è trascurabile il fatto che secondo quanto affermato dall'interrogante” il viaggio in USA, costato quasi un milione di euro per far assistere alcuni Vip al lancio di un satellite tricolore, di cui all'atto di sindacato ispettivo 4-04355, è stato organizzato dalla signora Sette dipendente di un'azienda Finmeccanica, distaccata presso l'ASI alle uniche dipendenze del presidente"
Ed ancora, tanto per citare fatti nuovi finora sottaciuti,  se "quali iniziative di competenza intenda adottare al fine di avere chiarezza sui bilanci della società e-Geos, sui suoi utili e sulle sue trattative con società estere, al fine di conoscerne i profitti e i relativi introiti per la commercializzazione dei dati Cosmo-Skymed."
Insomma una serie di questioni che inducono a procedere con attenzione e ponderatezza sulla nomina peraltro imminente de presidente dell’ASI e dei 4 consiglieri di amministrazione.
Non si può ignorare infine che l'interrogante non consideri affatto  negli indirizzi dell'atto ispettivo il Ministro dell'istruzione , dell'Università e ricerca che per legge è competente della vigilanza sull'ASI.

Preoccupazione in Parlamento per il rinnovo della carica del Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana

Continua il Parlamento ad interessarsi delle vicende dell’Agenzia spaziale italiana, e sui tentativi di applicare in modo difforme quanto previsto dal decreto legislativo di riordino degli Enti in materia di rinnovo della carica di Presidente.
Infatti l'atto ispettivo del 9/2/2011 dice testualmente che “la comunità scientifica ed industriale afferente all'Agenzia spaziale italiana chiede perciò al Ministro di assicurare che le procedure della selezione del nuovo presidente dell'Agenzia spaziale italiana seguono alla lettera le procedure previste dal decreto che porta la firma del Ministro stesso" .
Ed ancora "se siano palesemente infondate le ricorrenti voci che tale procedura verrebbe disattesa dal Ministro nel caso della Agenzia spaziale italiana;"
"se sia attualmente in corso un'ispezione presso l'Agenzia spaziale italiana e, in caso affermativo, quali ne siano i motivi.”"
Invero questo blog più volte si è soffermato sull’eventuale deroga che verrebbe adottata nel rinnovo del Presidente dell’ASI e tutto certamente non in ossequio ai principi fondamentali di trasparenza che esigono invece un rinnovo della carica in piena regola e soprattutto alla luce del sole.
E cosa fanno il Ministro Vigilante ed i suoi uffici?
Sembrano che stiano a guardare non si sa se per inerzia o per alti motivi.

mercoledì 9 febbraio 2011

Cambio di rotta nelle alleanze della Francia in campo spaziale?

I rifiuti non vi sono soltanto sulla terra , ma come è noto anche nello spazio ove frammenti provenienti da satelliti e da propulsori spaziali,possono danneggiare se non addirittura distruggere i satelliti.
Proprio per fronteggiare questa minaccia si è avviata in questi giorni con la firma da parte del Segretario alla difesa USA Robert Gates e il suo omonimo francese Alain Juppeè una cooperazione spaziale tra Francia e gli Stati Uniti.
Questa collaborazione che permetterà di minimizzare i rischi di impatti e migliorare la sicurezza nello spazio, al di là degli importanti aspetti tecnici, assume una forte valenza politica e strategica,
Washinton infatti non conclude molti accordi di questo genere.
Prima della Francia solo l’Australia aveva firmato un documento simile con la Casa Bianca
La politica americana in sostanza secondo alcuni osservatori sembra essere quella di concludere alleanze unicamente con alleati “essenziali” con i quali gli Stati Uniti intendono avere una stretta collaborazione newl settore spaziale.
Parimenti la Francia sembra dimenticarsi dell’autonomia europea di cui è protagonista per stringere un accordo di grande portata strategicaa ed anche militare con gli USA di cui hanno sempre osteggialo la leadership spaziale .
Insomma la Francia da un lato porta avanti la bandiera dell’autonomia europea , come è largamente testimoniato dal programma di navigazione satellitare Galileo che comporta rilevanti esborsi di danaro da parte di tutti i Paesi europei compresa l’Italia e dall’altro sancisce un accordo bilaterale con gli USA.
Tutto è destinato a cambiare in termini di alleanze e ciò accade anche nel settore spaziale.
Dovrebbe essere elemento di riflessione per gli altri Paesi europei e ovviamente anche per l'Italia.

martedì 8 febbraio 2011

Anche Singapore investe nel settore spaziale.

Paesi grandi e piccoli ormai sono entrati da anni nell’arena spaziale.
Tra questi merita attenzione la presenza nello scacchiere del sud est Asiatico di Singapore, una vera roccaforte mondiale a livello finanziario ed economico.
Ebbene per Singapore si profila all'orizzonte  una nuova frontiera: quella relativa allo sviluppo della tecnologia e dell’industria spaziale.
Questo, a quanto è riferito da organi di stampa asiatici, è stato ufficialmente posto in evidenza dal Ministro Sam Tan dell’industria e commercio , nonche dell’informazione del piccolo Stato di Singapore.
Invero l’interesse per il settore spaziale era stato avviato già alcuni fa ed in tale contesto era stato realizzato il piccolo satellite X Sat che sarà lanciato dopo molti anni di ritardo soltanto nei primi mesi del 2011 dall’Agenzia indiana Isro,in un’orbita polare a 800 Km di altitudine .Il suo scopo, oltre a quello di carattere tecnologico, sarà quello di  acquisire dati ed informazioni sulle aree relative all'oceano Pacifico ed all'Oceano Indiano .
Si tratta di un satellite sperimentale ,frutto della collaborazione di vari soggetti e tra questi anzitutto del Nayang Technological University.
Insomma l'interesse di Sigapore per il settore spaziale sta crescendo di importanza e sta interessando un ampio spettro di applicazione come ad esempio quelle di telerilevamento.

domenica 6 febbraio 2011

La scure dei giudici del lavoro sull’Agenzia Spaziale Italiana


Continuano a pioggia le sentenze della giustizia del lavoro non favorevoli per l’Agenzia Spaziale Italiana.
Anche recentemente altri dipendenti si sono visti riconoscere il diritto alle mansioni superiori espletate per anni in ASi senza alcun riconoscimento.
Le conseguenze sono molto serie per l’ASI che è condannata all’esborso di svariate migliaia di euro al personale ricorrente.
Come mai accade ciò da anni?
La motivazione e semplice ed è riconducibile soprattutto nella inadeguatezza della struttura e nello scarso controllo esercitato dei direttori generali che si sono succeduti negli anni nella gestione del personale, in quanto sovrintendenti al buon funzionamento degli uffici.
Di solito in Enti che si rispettano i responsabili di una conduzione del lavoro discutibile come quella dell’ASI, stando alle sentenze del magistrato , dovrebbero essere chiamati in causa dalla Corte dei Conti per danno all’erario.

venerdì 4 febbraio 2011

Continua l’attenzione del Senato sulle vicende dell’ASI.


Le ingenti spese sostenute dall’Agenzia Spaziale Italiana in occasione dell’ultimo lancio del satellite Cosmo-Skymed dalla base USA di Vanderberg, e la questione della nuova sede dell’ASI, già oggetto di attenzione in Senato mediante un circostanziato atto ispettivo ,sono state riprese recentemente da parte di un altro atto ispettivo del 3 febbraio u.s, che è  stato inviato al Presidente del Consiglio dei Ministri , al Ministro dell’economia e al ministro della Difesa, ma non al Ministro Vigilante Gelmini.
Una dimenticanza voluta? Alcuni pensano di sì in considerazione proprio della debole vigilanza esercitata dal MIUR sull’ASI.
Si incentra l’attenzione soprattutto sul soggiorno americano in USA di 33 VIP (tutti i consiglieri d’amministrazione eccetto uno  non avrebbero presenziato all’evento.)
La problematica è molto calda e non è un caso che il Collegio dei Revisori dei Conti dell’ASI, sia in attesa di puntuali risposte da parte dell’Ente sulle modalità procedurali di affidamento ad una precisa società srl nel primo atto parlamentare per la fornitura delle attività logistiche per l’organizzazione degli eventi collegati ai lanci in USA.
In concomitanza si segnala il fatto che un sindacato avrebbe richiesto agli organi dell’Ente copia del verbale riferito all’ispezione ministeriale del dicastero dell’Economia intervenuta in ASI nel corso dei mesi di novembre e dicembre 2010 per accertare la reale situazione gestionale ed amministrativa dell’ASI.

mercoledì 2 febbraio 2011

Il programma di navigazione satellitare Galileo e i dubbi dell’Italia sulle reali date operative.

L’avvio della fase operativa di Galileo è oggi previsto ottimisticamente dalla Commissione Europea nel 2014, ma una previsione più realistica potrebbe situare nell’intorno del 2016 l’avvio dei servizi con un dovuto livello di qualità.
Non è di poco conto che quest’affermazione sia contenuta nella visione strategica  spaziale 2010-2020 dell’Italia,europeista in campo spaziale, ma anche con una forte vocazione atlantica.
Non è un mistero inoltre che il cammino del programma Galileo sia su un percorso accidentato sin dal suo avvio.Il sistema di navigazione che dovrebbe entrare in competizione con il Global Positioning System statunitense, attualmente dominante nel settore si troverà a dover fronteggiare altri forti competitori come la Cina e Russia che stanno pensando di lanciare autonomamente propri sistemi di navigazione.
La credibilità del programma , come è noto, non registra pareri unanimi e d’altra parte non va solo considerato come un incidente di percorso il fatto che alcuni giorni fa il capo di una delle più importanti società spaziali tedesche, la OHB-System,sia stato estromesso per avere affermato ufficialmente che”  che il programma Galileo sia un’idea stupida, utile solo per gli interessi militari della Francia”
Grosse difficoltà permangono anche in campo finanziario.
"Tre milardi e 400 milioni di euro non sarebbero sufficienti per completare le infrastrutture previste dal programma Galileo, per via dell'aumento dei costi della fase di sviluppo, l'aumento del costo dei lanciatori e la mancanza di competizione per l'assegnazione di alcuni pacchetti".
"Servirebbero ben altri 1,9 miliardi di euro per completare l'infrastruttura del programma Galileo".
Tutto ciò si leggerebbe nel rapporto di medio termine della Commissione Europea sul progetto
Questo sarebbe il quadro realistico complessivo del programma Galileo , che , per usare termini medici, è nato malfermo ed ha bisogno di continue cure “finanziarie” per andare avanti.

































martedì 1 febbraio 2011

L’interesse di Israele per l’Europa spaziale

La scorsa settimana Zwi Kaplan dell’Agenzia spaziale israeliana e l’omologo dell’Agenzia Spaziale europea Jean Jacques Dordain hanno firmato un accordo di cooperazione a fini pacifici riguardante lo sviluppo di progetti di mutuo intersse elo scambio di informazioni scientifiche e tecnologiche
Tale accordo quadro è molto ampio e riguarda temi come l’astronomia, l’astrofisica, il sistema solare, la scienza dei materiali, lo sviluppo di micro e nano satelliti, l’osservazione della terra dallo spazio per la gestione delle catastrofi natuali, ed ambientali, la meteorogia, lo sviluppo di servizi per sistemi di navigazione la biologia spaziale e la tecnologia dei materiali
E’ senza dubbio una collaborazione molto importante che suggella l’interesse da anni dimostrato da Israele nei confronti dell’Europa, interesse avviatosi qualche anno fa le cooperazioni spaziali con Italia e Francia.
Siamo dunque di fronte a un fatto nuovo non privo di risonanza politica perchè Israele, un Paese ben noto per la sua esperienza in campo spaziale civile e militare, integra in questo modo la consolidata amicizia con gli Stati Uniti, attraverso una concreta apertura di interesse all’Europa. spaziale.
E' proprio vero che la geopolitica spaziale sta cambiando e cià appare tanto più evidente nell'attuale  critica situazione congiunturale che interessa la Tunisia, l'Algeria e l'egitto paesi del Mediterraneo non lontani da Israele.