mercoledì 26 gennaio 2011

Con l’ingresso della Romania si allarga ulteriormente la compagine dell’Agenzia Spaziale europea:luci ed ombre


In questi giorni la Romania è entrata a pieno titolo a far parte dell’Agenzia Spaziale Europea.
Infatti il 20 gennaio us ha avuto luogo presso il Ministero degli Esteri rumeno una cerimonia alla presenza sia del Ministro degli affari esteri romeno, sia del direttore generale dell’ESA in cui è stata sancita ufficialmente l’ingresso della Romania in Esa come il diciannovesimo membro.
La Romania ha una lunga tradizione aerospaziale e ha contribuito a più di 30 missioni spaziali scientifiche e tecnologiche.
Nel corso del 1970 e 1980, la Romania è stata un membro attivo del programma Interkosmos dell’Unione Sovietica, diventando in seguito nel 1992, l uno dei primi paesi dell’Europa orientale a firmare un accordo di cooperazione nel campo dell’uso pacifico dello spazio con l’ESA.
La cooperazione tra l’ESA e la Romania è stata ulteriormente rafforzata nel mese di ottobre 1999 con la firma di un accordo quinquennale di collaborazione, consentendo così alla Romania di partecipare a numerosi ed importanti programmi di ricerca spaziale.
Siamo senza dubbio pertanto di fronte ad un fatto nuovo che, se da un lato testimonia il rafforzamento europeo in campo spaziale sotto il coordinamento dell’ESA, dall’altro, secondo alcuni osservatori, potrebbe aumentare il rischio per l’Agenzia di funzionare con marce diverse in quanto i Paesi giovani come la Romania registrano certamente distanze tecnologiche rispetto al nocciolo duro dei paesi fondatori dell’ESA tra cui rientra anche l’Italia.
Sarà pertanto interessante seguire con attenzione già dall’immediato futuro anche in termini di politica industriale l’evoluzione dell’ESA che potrebbe peraltro nel tempo diventare sempre più un braccio tecnico dell’Unione europea.





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