sabato 16 aprile 2011

La farsa del riordino degli Enti di ricerca.

E’ una vera e propria farsa, ma non ci troviamo a teatro ad assistere ad un componimento breve ed ironico, secondo quanto riportato nel dizionario di Sabatino Colletti.
Siamo soltanto di fronte all’epilogo della vicenda della pubblicazione degli statuti degli Enti di ricerca previsti dal decreto legislativo di riordino voluto fortemente dal Ministro Gelmini.
Infatti dopo tanta fatica, come è stato riportato anche da rappresentanze dei ricercatori il Ministero della Giustizia avrebbe bloccato la pubblicazione degli Statuti degli Enti.
Il MIUR, nell’ultima tornata di osservazioni ainuovi Statuti dei 12 Enti vigilati, riordinati dalD.Lgs. 213/2009, aveva richiesto l’introduzione di una norma comune che prevedesse l’entrata in vigore dello Statuto a partire dal primo giorno del mese successivo alla sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.
Il competente ufficio del Ministero della Giustizia avrebbe rilevato che gli Statuti degli
Enti di Ricerca, in quanto provvedimenti di pubbliche amministrazioni aventi carattere non normativo, hanno efficacia a partire dal momento della loro emanazione – ovvero dalla data in cui sono pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale – e non potrebbero quindi contenere norme che ne differiscano l’entrata in vigore.
Una ragione puramente tecnica avrebbe di fatto e di sostanza al momento paralizzato l’iter di pubblicazione degli statuti.
Le conseguenze sarebbero, laddove la pubblicazione non avvenisse entro pochi giorni, che il rinnovo di tutte le nomine potrebbe essere bloccato sine die e ciò ovviamente comporterà che gli attuali organi in carica  protraggano la loro permanenza ai vertici degli Enti.
Ancora una volta si riconferma quanto già rilevato nell’articolo del 7 aprile u.s. e cioè che da quasi due anni si sta facendo sull’argomento tanto rumore per nulla.
Insomma la farsa, o se volete la comica, è in pieno svolgimento!

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