domenica 31 ottobre 2010

APSCO: l'importante organizzazione spaziale multilaterale

Sin da quando le attività spaziali sono diventate nel mondo  un segmento importante dello sviluppo scientifico, tecnologico con ampie ricadue applicative sono proliferate oltre alle collaborazioni bilaterali quellle   multilaterali.
Assurge a paradigma l’agenzia spaziale europea che da anni cementa la collaborazioni di paesi europei e del Canada nello sviluppo e realizzazione di progetti spaziali ad ampio respiro.

L’organizzazione multilaterale europea, anche se la più antica, non è la sola nel mondo.

Ci riferiamo alle iniziative di alcuni Paesi africani che stanno costituendo un’agenzia simile a quella dell’ESA, ma soprattutto alla cooperazione dell' APSCO  (asian.pacific space cooperation organisation
APSCO  è un'organizzazione intergovernativa che ha il suo quartiere generale a Pechino e che raggruppa insieme: Bangladesh, Cina, Iran, Mongolia, Pakistan, Peru, e Tailandia.

L’organizzazione di cui si riporta il riferimento internet della convenzione http://stage.tksc.jaxa.jp/spacelaw/country/apsco/apsco.pd è    è  invero ancora più ampia in quanto vi aderiscono anche Turchia ed Indonesia ed ache se a titolo di associati l'Argentina,la Malesia, le Filippine e la Russia.

Nel 2010 sono stati definite ben 10 progetti per lo sviluppo e la realizzazione di satellite con peso tra 500 e 600 chili  con finalità scientifiche  per le osservazioni della terra e le telecomunicazioni.
Appare interessante seguirne l'evoluzione.










giovedì 28 ottobre 2010

Aspettando Godot!

Sembra inverosimile, ma purtroppo non è così!

I concorsi interni per tecnologi avviati ormai due anni fa, non riescono ancora ad andare in porto.
La commissione di valutazione infatti riunitosi il 27 novembre u.s non sarebbe stata in grado di concludere i suoi lavori e si sarebbe aggiornata all’ 11 novembre 2010, lo stesso giorno in cui si dovrebbe riuinire il consiglio d’amministrazione allargato agli esperti del MIUR per l’approvazione dello statuto dell’Ente.

Insomma ci troviamo di fronte ad un concorso su cui più volte da questo blog abbiamo segnalato le complesse e singolari ( per essere eufemisti) modalità procedurali nella valutazione delle anzianità e dei curricula dei candidati.
Sono comprensibili e legittime le preoccupazioni dei candidati che da anni attendono di conoscere gli esiti di questo concorso le cui graduatorie tardano ad essere pubblicate.
Insomma siamo nella piena tragicommedia dell’assurdo di Beckettiana memoria: Aspettando Godot.

mercoledì 27 ottobre 2010

I sindacati sul piede di guerra in ASI

"Si registra, una funzionalità gravemente compromessa:
  •  nella gestione delle presenze del personale;
  • nella tenuta dei fascicoli personali
  • nella liquidazione delle missioni
  • nell’applicazione dell’art. 5.2 CCNL;
  • negli avvisi di mobilità."
  • Ed ancora: "Questa allarmante situazione evidenzia l’inadeguatezza delle attuali capacità manageriali e richiama la necessità di definire una credibile programmazione delle attività, che devono essere attuate in tempo utile, e con strumenti ed organico all’altezza del difficile compito: riportare la gestione del personale sul piano della normalità."



Questo è quanto sarebbe stato espresso  in una  recente mozione del personale dell’ASI

Sembra strano che un Ente come l’ASI che dovrebbe essere un fiore all’occhiello del Paese e che dovrebbe cordinare le moltepli attività scientifiche ed industriali in campo spaziale sia in queste condizioni.organizzative ed amministrative.
Eppure purtroppo è cosi; la denuncia sindacale già annunciata alcuni giorni fa è molto severa e non lascia spazio ad attenuanti.

In queste condizioni i Vertici attuali dell’ASI si preparano ad affrontare le ultime fatiche legate alla definizione dello statuto, peraltro, fino a qualche giorno fa all’oscuro dei sindacati che hanno annunziato che faranno presenti ben presto in un successivo documento  le numerose criticità del documento statutario dell'ASI

I Vertici si preparano anche ad essere riconfermati, come se nulla fosse ?

Sarebbe strano, ma potrebbe essere anche così.

lunedì 25 ottobre 2010

La strategia spaziale all’attenzione del Consiglio dei Ministri.

Il Consiglio dei Ministri nella riunione del 22/10/2010 ha preso in esame la problematica delle attività spaziali ed in particolare, come si evince dal comunicato stampa della riunione :
“Il Sottosegretario Letta ha illustrato al Consiglio le linee d’indirizzo delle attività spaziali italiane, evidenziando il ruolo d’impulso e di coordinamento della Presidenza del Consiglio in questo settore, al fine di perseguire una presenza istituzionale sempre più efficace e capace di concretizzare le indispensabili sinergie che consentano al sistema Paese di operare nello specifico settore, anche in contesti internazionali, con efficacia e con ruoli di assoluto primo piano sui temi afferenti le comunicazioni, la navigazione e l’osservazione della Terra essenziali per assicurare ai cittadini servizi affidabili e di vitale importanza per la sicurezza, la difesa e l’ambiente, l’accesso allo spazio e la sua sorveglianza e la ricerca. Il Presidente Berlusconi ed il Consiglio hanno condiviso gli indirizzi.”

Abbiamo riportato integralmente il testo delle posizioni espresse al massimo livello politico che fanno seguito ad una riunione allargata dei Ministri competenti avvenuta il 22/10/2010 e che rilevano come il Governo annetta rilevante importanza alle tecnologie di punta delle attività spaziali considerate da sempre come strategiche e come segmento importante del sistema complessivo economico del Paese.

Invero sin dall’istituzione dell’Agenzia spaziale italiana  nel 1988 la Presidenza del consiglio a più riprese e con tutti i governi ha sempre dedicato attenzione alle attività spaziali ma poi all’atto pratico non sono mai seguite iniziative concrete orientate alla definizioni di linee strategiche complessive.
Le attività spaziali continuano tuttavia  a livello politico ad essere coordinate dal Ministero dell’istruzione, università e ricerca anche se riguardano molteplici aspetti tecnogici ed applicativi e non soltanto quelli scientifici.

domenica 24 ottobre 2010

L'Agenzia Spaziale Europea: la nuova organizzazione

Nei giorni recenti alla riunione ristretta del consiglio dell’agenzia spaziale europea, il direttore generale dell’ESA J.J. Dordain avrebbe annunciato la nuova organizzazione dell’Agenzia messa a punto per tenere meglio conto degli sviluppi futuri spaziali in campo europeo.
La ristrutturazione prevede molteplici modifiche rispetto all’organizzazione attuale, ma la più significativa riguarda senza dubbio il direttorato “Human Spaceflight” che in quanto tale verrebbe soppresso per dare luogo ad uno più ampio in cui confluiscano sia le esplorazioni umane sia le operazioni con sede presso l’ESOC in Germania.

Il trasferimento del nuovo direttorato all’ESOC , che potrebbe essere peraltro non indolore dal punto di vista finanziario, sembra penalizzare l’attuale Direttore del volo umano Simona Di Pippo che ha svolto finora l’incarico con elevata competenza, anche come dimostrano i numerosi riconoscimenti internazionali..
Certamente molti sono i problemi che Dordain sta affrontando anche per tenere conto del sempre maggiore intervento dell’Unione Europea nelle attività spaziali ed in questa ottica non si può neanche escludere che questa decisione di Dordain fosse stata  già portata a conoscenza della delegazione italiana.

Quali vantaggi vi saranno per l’Italia? Forse la nomina di nuovi direttori ?
Ma il tutto è stato concordato con il Ministro Gelmini, che come Presidente della conferenza ministeriale ha un ruolo chiave nella definizione della strategia spaziale europea?

 European Space Agency:the new organisation

Last week Jean-Jacques Dordain, ESA Director General, have announced during a restricted session of the ESA Council, the new organization of the Agency, which changes have been done to better cope with the future space activities challenges in Europe.

The new organization contains several changes with respect the present one, but the most important change is related to the directorate of Human Spaceflight. It seems infact that this directorate will be enlarged with the merging of the operations activities, and located at ESOC in Germany.

The transfer of the new directorate to ESOC, which has also an high cost associated to it, could penalize the present Director of Human Spaceflight Simona Di Pippo, whose management in this position has been proven to be outstanding, as also confirmed by several International recognitions.

Dordain is sormonted by challenges, mainly due to the increasing role of the EU in the space activities, and therefore  it  cannot be excluded that  this decision could be previously discussed  with italian delegation.

Which are the advantages for Italy? New directors? Has the italian delegation position been discussed with Minister Gelmini, who is also the Chair of the ESA MInisterial and therefore with a key role for the future of space in Europe?

giovedì 21 ottobre 2010

Il soccorso all'arte:un codicillo

Abbiamo già pubblicato nei recenti giorni l’articolo “L’ASI in soccorso dell’arte” in cui si dava informazione, secondo quanto dichiarato del sovrintendente del Teatro Regio, sul fondamentale ruolo che l’ASI avrebbe per consentire l’apertura della  stagione dei concerti del teatro Regio di Torino, che si inaugura il 21 cm..
Sarà senz’altro una serata di alto livello musicale del teatro regio di cui sarebbero in corso peraltro le nomine nel consiglio d’amministrazione.
Su queste nomine, come su altre, è divampata la polemica politica alla regione Piemonte.
Ciò è quanto riferito dal giornale “La Stampa “del 20 ottobre u.s. che riporta anche su una nomina di un candidato della maggioranza alla fondazione del teatro regio di Torino.
http://www3.lastampa.it/torino/sezioni/politica/articolo/lstp/367062/

Ma sempre sullo stesso argomento il giornale "Lo spiffero" parla del teatro regio e pone in evidenza tra l'altro presunti rapporti di parentela tra un consigliere di amministrazione ed una persona il cui nome potrebbe coincidere con quello di una persona impegnata nelle attività spaziali, a quanto sembra nel settore delle relazioni esterne con riferimento anche alle manifestazioni ed eventi,
http://www.lospiffero.com/index.php?option=com_content&view=article&id=92:dicono-al-caffe-che-gabetti-elkann-e&catid=10:attico&Itemid=9

Ovviamente ci limitiamo a registrare per dovere di cronaca quanto riportato da un organo di stampa,  astenendoci da qualunque commento su una notizia di cui ovviamente il giornale menzionato si assumerà la propria responsabilità, come è giusto che sia.
A parte le presunte coincidenze, sembra comunque legittimo domandarsi  tuttavia quali sarebbero le motivazioni musicologiche che avrebbero indotto l’Agenzia spaziale italiana a dare un sostegno ad un teatro italiano piuttosto che ad un altro.









Le collaborazioni spaziali statunitensi si allargano all'Arabia Saudita

E’ noto a tutti come gli Usa da tempo abbiano aperto alle collaborazioni di molti Paesi in campo spaziale.

Sono ormai consolidate da anni le relazioni non solo con l’Europa, ma anche con altri Paesi come la Federazione Russa, la Cina,il Brasile, l'Argentina e ovviamente Israele.

Non mancano all’appello i paesi Arabi e proprio nel mese in corso, come è riportato dalla stampa internazionale sono stati sottoscritte a Ryad intese per programmi futuri con l’Arabia Saudita con riferimento alla scienza, alla tecnologia e allo scambio di ricercatori.

L’amministratore della Nasa ha esaltato il ruolo di questa collaboraione definendola una pietra miliare nello scacchiere generale dei rapporti internazionali della Nasa.

Tale apertura allee collaborazioni è coerente con la politica di Barack Obam e di Hillary Clinton di revisione del controllo delle esportazioni di prodotti ad alta tecnologia con i paesi arabi.

La collaborzione con l’Arabia Saudita si rafforzerà sempre più e sarà estesa,nell'intendimento della Nasa, all’esplorazione solare

L’Arabia Saudita invero non è nuova a questi accordi, in quanto nel 1985 concorse con più di 100 Paesi all’impresa dello space shuttlle
Tali accordi non possono che essere visti con favore perché comprovano come le attività spaziali rappresentino un segmento importante della politica estera di un Paese.

martedì 19 ottobre 2010

Cortina fumogena sullo statuto dell'Agenzia Spaziale Italiana

E’ stato diramato anche da organi sindacali che il Ministro dell'Istruzione, Università e ricerca ha chiesto ai Vertici del Cnr di apportare profonde modifiche sullo statuto elaborato per il maggiore Ente di ricerca.


In sostanza, si apprende che” sarebbe una vera e propria bocciatura per il testo fortemente voluto da Maiani che, secondo il Miur, non potrà - qualora fosse confermato nell’incarico di presidente - cumulare la carica con quella di presidente del Consiglio scientifico."

Il Miur ha altresì richiesto la drastica riduzione dei Dipartimenti: da 11 a 7.

Tagli sono stati richiesti anche per gli Istituti, ai quali - sempre secondo il Ministero - va sottratto il potere di spesa e di acquisizione delle entrate, che diventano appannaggio esclusivo del direttore generale, il quale potrà al massimo, con una norma regolamentare e entro limiti predeterminati, delegare i direttori di Istituto.
Da ridurre a cinque, secondo il Miur, sono anche i membri del cda, che lo statuto fissava a sette. Sul punto, si attende anche il parere del ministero dell’Economia.

In fase di prima applicazione del nuovo statuto, inoltre la nomina del Direttore generale sarebbe avocata dal Ministro

Anche l’INAF e L’INFN sarebbero sotto il riflettore severo del Minitro Vigilante.

Fitto mistero invece incombe sull’ASI e,  per quel che si sa, persiste il braccio di ferro tra consiglieri di amministrazione in carica ed esperti del Miur sulla approvazione finale dello statuto che ormai sarebbe slittata a novembre
Ma nulla di più.
E’ inverosimile che non vi siano notizie maggiori su uno statuto di un Ente che spende 600 milioni di euro all’anno.
E’ altrettanto inverosimile anche che i sindacati non abbiano espresso alcun parere sullo statuto dell’ASi di cui si ignora anche se abbiano avuto il testo.
Insomma nebbia fitta su un Ente in cui sarebbero piombati  da alcuni giorni su richiesta del collegio dei revisori dei conti  ispettori del Ministero dell’Economia per accertare presunte irregolarità nella gestione amministrativa e del personale.
Se ne interesserà anche la Corte dei Conti?
Il Ministro Vigilante dirà nulla in proposito o l'ASI è considerato un Ente privilegiato?

domenica 17 ottobre 2010

Settimane difficili per l’agenzia spaziale italiana

Da qualche giorno sarebbero piombati nell’Ente gli ispettori su richiesta del collegio dei revisori per espletare accertamenti su presunte irregolarità connesse a non corrette certificazioni dei cartellini e delle indennità accessorie.
La grave situazione organizzativa peraltro denunciata nella mozione dell’assemblea del personale del 12/10/2010 concernente le problematiche inerenti il personale tutto dell’Agenzia dal trattamento economico fino alla rilevazione delle presenze.
Laddove accertate, queste irregolarità,non potranno non ingenerare profonda preoccupazione nel personale che potrebbe in futuro anche essere penalizzato in termini retributivi.
Sarebbero irregolarità che vengono da lontano negli anni e se confermate dovrebbero necessariamente essere ascritte ai responsabili dell’Ente ed in primis ai direttori generali che si sono succeduti e al responsabile del personale che è stato sempre lo stesso.
Saranno tratte le debite conseguenze  o lo scotto sarà pagato soltanto del personale?
Si continuerà invece a distribuire incarichi di collaborazioni e consulenze alle stesse persone?
In questo contesto incerto e pesante ancora non trovano epilogo i concorsi interni per il personale tecnologo bandito due anni fa.
Slittano le graduatorie dei vincitori, anche se i colloqui sono completati da tempo.
Con molta probabilità le conclusioni concorsuali, a causa delle modalità di valutazioni previste dal bando potrebbero non premiare il merito, ma soltanto i candidati che hanno presentato più carte comprovanti gli incarichi loro assegnati, in applicazione a quanto previsto dal bando.
Insomma settimane difficili per l’ASI che certamente non si presenta in tal modo con il migliore biglietto da visita al rinnovo dei Vertici previsti dallo statuto ancora non approvato dal consiglio di amministrazione dell’ASi allargato agli esperti del Ministero Vigilante.

sabato 16 ottobre 2010

L’interesse dei Paesi andini per le attività spaziali

Quando si parla delle attività  spaziali nell'America Latina si rivolge sempre l’attenzione all’Argentina ed al Brasile, paesi consolidati ormai da anni in campo spaziale con cui peraltro sono in corso anche collaborazioni italiane.
Non è proprio così poiché le attività spaziali sono un caposaldo importante della scienza e la tecnologia, sia pure a diverso livello anche  di Paesi Andini come Ecuador, Colombia e Venezuela.
Una delle agenzie più sviluppate è proprio L'Agenzia spaziale civile Ecuadoriana (EXA) cioè l'organismo civile che dal 2007 è responsabile per l'attuazione del programma spaziale civile dell'Ecuador per condurre la ricerca scientifica nella scienza spaziale e planetaria. Essa è stata fondata nel 2007 ed ha sviluppato nel 2008 il progetto Dedalo incentrato sulle esperienze di microgravità.
Abbiamo già accennato sia pure sommariamente in un precedente articolo alla Colombia ed il Venezuela.
Si ricorda ad esempio la Colombia che porta avanti in particolare programmi di telerilevamento ed ha l’obiettivo di realizzare un satellite dedicato.
Venesat, anche noto con il nome di Simone Bolivar è il primo satellite venezuelano realizzato e lanciato con la collaborazione della Repubblica popolare cinese. E’ un satellite di telecomunicazioni lanciato già dal 2008 mediante il lanciatore Lunga marcia 3b della Cina.
Insomma  in tutta l’America latina ormai si sono diffuse la scienza e la tecnologia spaziale considerate come un elemento propulsivo di tutto il sistema Paese

Una testimonianza del convincimento maturato da questi Paesi sull’importanza delle attività spaziali è data ad esempio dall’altisonante frase che campeggia sul sito internet dell’Agenzia spaziale ecuadoriana che qui di seguito:

                       Un dia no lejano tocaremos el cielo
                             En nombre del Ecuador

giovedì 14 ottobre 2010

Le collaborazioni giuridiche nell’Agenzia Spaziale Italiana

In questi giorni, a seguito dell’articolo di Sergio Rizzo titolato “il legale pagato due volte” comparso sul Corriere della Sera il 13/10/2010, è assurto agli onori della cronaca un ex magistrato del TAR che avrebbe collezionato 62 consulenze contemporaneamente e che avrebbe sempre nello stesso periodo ricoperto il capo dell’ufficio legale della SIAE e quello dell’Agenzia spaziale italiana.
Tanto per dovere di cronaca va riferito che non è la prima volta che Sergio Rizzo si sia interessato delle problematiche dell’ASI in quanto nell’articolo “l’uomo giusto al posto giusto” del 1/8/2008 ebbe a criticare la nomina del Commissario dell’ASI, l’attuale Presidente, in quanto a suo tempo il governo avrebbe sostituito “al vertice dell'ASI uno scienziato con il responsabile dell'azienda che è la principale destinataria dei finanziamenti della stessa Agenzia spaziale”
Ma venendo alla questione degli esperti giuridici, non è la prima volta che l’ASI si avvalga in modo singolare dell’apporto di competenza di altri magistrati, così come fu posto in evidenza nell’atto ispettivo parlamentare 4/00883 in cui si rilevava a proposito di un parere pro veritate sul programma Agile, che una di queste consulenze
“ è stata affidata ad un Presidente aggiunto di Cassazione per la settimana 15-20 luglio 2007 ed un corrispettivo di 22.000 euro, nonostante l'ASI disponesse già di un ufficio legale con a capo un responsabile proveniente dalle professioni forensi e retribuito con un compenso annuo di circa 140.000 euro, e di un consulente, Avvocato dello Stato, per attività di supporto ed assistenza in materie legali dal 16 maggio al 31 dicembre 2007 ed un corrispettivo di 25.000 euro; “
Ed ancora nell’atto ispettivo 4/05352 della Camera dei deputati si chiedeva al Ministro Vigilante se era vero che il personale dell’ASI sarebbe stato “completamente esautorato da una struttura di staff esterna all'ASI composta da un avvocato dello stato, sua moglie e persone transitate in ASI dalla Finmeccanica principale destinataria dei finanziamenti dell'ASI”.Gli attiispettivi parlamentari citati sembrano tuttora privi di risposta da parte del Ministro competente
Ed ancora un avvocato dello Stato,peraltro già destinatario di numerosi incarichi nel 2009, come è rilevabile in modo trasparente dal sito dell'avvocatura dello Stato, a quanto è dato sapere e come è rilevabile d’altra parte dal sito internet dell’ASI, sarebbe destinatario per un anno a partire dall'agosto 2010 di un incarico di collaborazione in ASI incentrato sul supporto al Presidente dell’ASI nella” predisposizione e verifica dei provvedimenti d’urgenza di competenza del consiglio di amministrazione da sottoporre alla ratifica”

Il tutto per il corrispettivo annuo di 70000 euro.

Ovviamente quanto sopra premesso è deducibile da atti ispettivi ed autorevoli articoli giornalistici e pertanto è riportato per dovere di cronaca, astenendoci, come è giusto che sia, da ogni valutazione formale e sostanziale.


Acque sempre agitate nell’Agenzia Spaziale Italiana

Continua ad essere confusa la situazione organizzativa dell’ASI, ove da qualche giorno alcuni dipendenti,appartenenti al settore organizzativo,si asterrebbero dallo svolgere funzioni di competenza, con conseguente enorme disagio per l’ASI stessa.

A seguito di una vivace assemblea del personale del 12/10/2010 è emersa una mozione in cui si chiederebbe di far fronte alla situazione di emergenza mediante la costituzione di una Unità di crisi alle dirette dipendenze della Direzione Generale, al fine di consentire il mantenimento degli impegni, da finalizzarsi inderogabilmente entro il 31/12/2010, assunti dall’Amministrazione nei confronti del personale-
Il comunicato sindacale lamenterebbe anche l’assenza di comunicazioni relativamente allo Statuto dell’ASI, a differenza di quanto successo negli altri EPR e per tale motivo avrebbe deliberato l’occupazione del prossimo CDA previsto per il 22/10/2010;
Sembra molto grave il fatto che i sindacati non siano stati informati sullo statuto ed a tale proposito appare opportuno mettere in evidenza che questo comportamento potrebbe essere considerato antisindacale, come peraltro sarebbe stato posto in evidenza in fattispecie similari da una sentenza del 5 ottobre u,s dal tribunale del lavoro di Trieste.

Insomma permane uno stato di agitazione nell’ASI in cui peraltro proprio in data odierna sarebbe in atto, a quanto è  dato sapere, una visita ispettiva amministrativa.

mercoledì 13 ottobre 2010

L’Agenzia spaziale italiana in soccorso dell’arte

In ASI da qualche giorno prevalgono , come abbiamo già riferito nell’articolo “scompiglio organizzativo in ASI”  malumore e disagio tra il personale che in alcuni casi avrebbe incrociato le braccia, segnatamente nell’area dell’organizzazione del personale.

In compenso l’ASI guarda con attenzione agli eventi musicali e culturali

Infatti come è riportato dalla Stampa di Torino”In tempi di crisi arriva addirittura l'Agenzia Spaziale Italiana in soccorso dell'arte".

“Anche grazie all'Asi, infatti, è stato possibile realizzare l'evento di apertura della stagione de «I Concerti 2010-2011» del Teatro Regio. Un contributo importante che va ad affiancarsi al sostegno di altri partners.”

”Le risorse provenienti da privati - dice il sovrintendente Walter Vergano - sono fondamentali per portare avanti progetti culturali, in particolare in periodi difficili come questo»”

Si dà il caso tuttavia che in questo caso L'ASI non sia un privato in senso stretto, in quanto le attività culturali sarebbero sponsorizzate con molta probabilità mediante finanziamenti pubblici.

Sarà certamente tutto in regola, se i revisori dell’ASI non hanno nulla da dire!!



martedì 12 ottobre 2010

Scompiglio organizzativo nell’Agenzia Spaziale Italiana?

Il personale dell’ASI ed in particolare quello preposto agli affari del personale avrebbe gettato la spugna, secondo informazioni recenti. Infatti molti di loro avrebbero chiesto di essere trasferiti in altri uffici o addirittura altrove,lasciando un’area quella del personale che farebbe acqua da tempo.

Il collasso sarebbe totale in quanto in ASI sembra che non sia possibile neanche rilevare le presenze ed espletare le funzioni essenziali dell’organizzazione del personale.

Insomma sarebbe ormai certificato anche nelle riunioni sindacali che si sono susseguite un grave scompiglio organizzativo.

Se è così le responsabilità maggiori dovrebbero essere essenzialmente di chi è preposto al coordinamento del settore e in un contesto che si rispetti ne dovrebbe trarre le debite conseguenze.

Ciò tuttavia non accadrà e si continuerà comunque a temporeggiare.

Tutto ciò accade d’altronde nell’imminenza della pubblicazione delle graduatorie connesse al concorso interno per tecnologi il cui iter sembra essere stato completato dopo vicende alterne da due anni a questa parte.

Ed ancora tutto ciò avviene alla vigilia dell’approvazione definitiva dello statuto dell’ASI da parte del consiglio di amministrazione allargato agli esperti.

Uno statuto che a differenza di quelli degli altri Enti sembra ancora essere ignoto ai Sindacati.









Futuro incerto per il progetto Galileo

Sono molti anni che si parla con insistenza del programma civile di navigazione satellitare Galileo della Comunità europea che avrebbe dovuto sostituire il programma militare GPS che ha invaso moltissime applicazionii, dai navigatori satellitari agli smartphone e alla navigazione marittima ed aerea


Galileo dovrebbe offrire un servizio più accurato (1 metro invece dei 10 del GPS statunitense), sistema di criptazione evoluto, funzioni a pagamento, previsioni atmosferiche, etc.

Tale progetto, tuttavia , malgrado le altisonanti dichiarazioni che si sono susseguite negli anni da parte delle Autorità europee, non sarà pronto prima del 2017-2018.
Questo è ciò che verrebbe posto in evidenza da un report della Commissione Europea, citato dalla stampa internazionale.
Il progetto che sarebbe dovuto entrare in funzione nel 2014 subirà anche un incremento di costi compreso tra 1.5 e 1.7 miliardi di euro. Le cose non miglioreranno nemmeno una volta che il sistema sarà funzionante, in quanto si stima che non genererà profitti nel lungo termine, causando anzi perdite per 750 milioni all'anno. Per i prossimi 20 anni i cittadini europei pagheranno circa 20 miliardi di euro in tasse per lo sviluppo e il mantenimento di Galileo.
Intanto la Russia è già quasi pronta con il nuovo Global Navigation Satellite System (GLONASS) e per questo motivo rappresenta senza dubbio un partner vantaggioso con cui intraprendere collaborazioni vantaggiose anche da parte italiana.



lunedì 11 ottobre 2010

L'argentina avrà presto una base di lancio spaziale

Il CONAE ,che collabora da anni con l’Agenzia Spaziale Italiana, sta realizzando una base si lancio che dovrebbe essere localizzata a porto Belgrano. Da lì potranno essere messi in orbita satelliti fra i 250 e i 400 kg, in orbita bassa  tra i 200 e i 1200 km.


Non è una notizia di poco conto,in quanto sono solo sei i paesi al mondo che hanno proprie basi di lancio: il Giappone, la Cina, l’India, gli Stati Uniti, la Russia – in cooperazione con l’Ucraina – e la Francia, nell’ambito di un accordo con l’Unione europea

Quanto sopra emerge in particolare da un lavoro di ricerca del CSIS (Center for Strategic & International Studies) con sede a Washington.

Secondo lo studio, tra il 1985, quando il Brasile mise in orbita il suo primo satellite, il Brazilsat 1, e la fine del 2008 i paesi sudamericani hanno posto in orbita 33 satelliti. Al primo posto c’è il Brasile con 14 – due di questi collocati insieme alla Cina -, segue l’Argentina con 9 – il primo messo in orbita nel 1990 e uno di questi 9 in collaborazione con gli Stati Uniti -, il Messico con 7 – il primo nel 1985, tre mesi dopo il Brasile -, e il Cile nel 1998, la Columbia nel 2008 e il Venezuela nel 2008 con un satellite ciascuno. Due dei satelliti brasiliani sono stati progettati insieme alla Cina, allo stesso modo due di quelli argentini sono stati progettati insieme con gli Stati Uniti

Lo studio  riporta altresì che tra il 2009 e il 2010 sono stati posti in orbita altri satelliti nella regione e che, a partire dal 1990, soprattutto quando i programmi spaziali sono diventati completamente civili, si sono intensificate le collaborazioni internazionali e il Brasile è diventata un’autentica potenza spaziale.

Ancora una volta appare evidente come ormai moltissimi paesi in modo autonomo e con l’aiuto di altri paesi siano impegnati nel settore spaziale.

mercoledì 6 ottobre 2010

Il ruolo della Turchia in campo spaziale

La rete delle collaborazioni internazionali in campo spaziale assume proporzioni sempre maggiori.
Ne è diventato un nodo importante in questi ultimi tempi anche la Turchia di cui è ben nota la felice posizione strategica in Europa ed Asia.

Proprio per questi motivi, sulla base di quanto si apprende da più fonti giornalistiche,  il paese confinante, l’Iran ha offerto alla Turchia di prendere parte al programma spaziale che dovrebbe portare addirittura l’uomo nello spazio nel 2017.
Al tempo stesso è ben noto che Il programma d’osservazione terrestre, satellitare turco Göktürk (cielo della Turchia), gestito da Ministero della Difesa: è giunto alla fase operativa; infatti Telespazio (società Finmeccanica/Thales), “Prime Contractor” del programma, ha iniziato la costruzione del satellite, basato sulla piattaforma Proteus e dotato di un sensore ottico ad alta risoluzione. Il programma comprende inoltre la costruzione di un centro di integrazione e test per satelliti da edificare in Turchia
Ed ancora, Turchia ed Ucraina sono insieme nell'esplorazione spaziale. il Paese della Mezzaluna e l'ex Repubblica sovietica hanno firmato infatti accordi per futuri investimenti e per produrre insieme navi spaziali e, forse, anche energia nucleare. Stando a quanto reso noto dall'Alta commissione per la Scienza e la Tecnologia, fino al 2014 sarebbero previsti stanziamenti per circa 750 milioni di euro che saranno gestiti dalla Tubitak, Centro turco per la ricerca.
Insomma la collaborazione della Turchia sarebbe molto richiesta  su molti fronti anche politicamente diversi, proprio per la sua posizione strategica nello scacchiere internazionale.

martedì 5 ottobre 2010

La presenza iraniana negli organismi delle Nazioni Unite.

Vi è sempre un gran parlare dell’Iran e della sua potenza militare, nucleare e spaziale e certamente questo Paese appare all’opinione pubblica sempre più isolato nella comunità internazionale, soprattutto dopo l’ultimo intervento dell presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad all’assembla generale delle Nazioni Unite nello scorso settembre.

Eppure non sembra così almeno nel consesso mondiale delle Nazioni Unite dove da tempo è sempre più sentita l’influenza dell’Iran.
In tutti comitati dell’ONU si sente la presenza dell’Iran: Nell’UNDP (il programma per lo sviluppo) nell’UNODC (ufficio per la battaglia alla droga e al crimine) nell’Unicef)( l’agenzia per il rispetto dell’infanzia) e nell’UNHCR (l’agenzia per i rifugiati).

Dulcis in fundo: Da questo aprile l’Iran è entrato per quattro anni nella commissione con base a Ginevra per la Scienza, la Tecnologia e lo Sviluppo. Lo stesso sottocomitato giuridico del Copuos, il Comitato per l’uso pacifico dello spazio, è presieduto da Ahmad Talebzadeh dell’Iranian Space Agency per il biennio 2010-2011.
Eppure paradossalmente da oltre un anno piovono dossier e notizie di vario tipo sull’uso di satelliti iraniani da usare nel caso di un attacco israeliano ai siti nucleari di Teheran.
I programmi spaziali iraniani sia connessi alla realizzazione di satelliti, sia degli adeguati sistemi di propulsione, non sono d’altra parte un mistero per nessuno e neanche per l’Italia ove alcuni anni fa sorsero non poche polemiche e preoccupazioni su presunte collaborazione italiane nel supporto della tecnologia i spaziale iraniana.

sabato 2 ottobre 2010

Concorsi interni dell’Agenzia Spaziale Italiana: gli esami non finiscono mai!

Vi è comprensibile attesa in ASI per la imminente pubblicazione delle graduatorie relative ai concorsi interni per tecnologi giunti alla fine dopo due anni dalla loro emissione.

Non solo attesa, ma anche apprensione perché i posti in palio anche se cospicui sono sempre limitati e pertanto alcuni candidati rimarranno fuori e ciò dopo che molti di loro per anni hanno svolto mansioni superiori.

Al momento non vi è molto da segnalare, tranne che la probabile rinuncia da parte di un candidato a prendere parte al colloquio.

Sarebbe una rinuncia eccellente di un partecipante al concorso che ha raggiunto ormai da anni una posizione di massimo prestigio in un organismo europeo.

Si ignorano i motivi di questa eventuale decisione che probabilmente potrebbe ascriversi anche ai futuri assetti dell’Agenzia Spaziale Italiana sulla base del decreto legislativo di riordino dell’ASI e del nuovo statuto dell’Ente.

Fra qualche giorno tutto sarà più chiaro ed ovviamente non si possono escludere sorprese in queste selezioni che richiamano alla memoria una delle commedie più celebri di Eduardo De Filippo:Gli esami non finiscono mai