Qualche giorno fa è stato presentato il programma nazionale della ricerca e tra i 14 progetti che comportano finanziamenti per 1172 milioni di euro sono compresi anche alcuni progetti spaziali per cui è previsto un finanziamento per 100 milioni.
Sarà sviluppato da Miur, Ministero della Difesa e Agenzia spaziale italiana. in particolare un satellite di telerilevamento per scopi civili e militari.
Si tratta di un mini-satellite con a bordo di un sistema ottico ad altissima risoluzione per l'osservazione terrestre ad alta risoluzione spaziale e temporale. Una sorta di “satellite-spia”, quindi, che sarà integrato alle capacità dei due satelliti «Cosmo Skymed II Generation» (altro progetto inserito nel del «Pnr») con radar in banda X.
Insomma, secondo quanto è anche riportato da organi di stampa, l’Italia sta completando il suo apparato di satelliti intelligenti i cui i satelliti Cosmo Skymed sarebbero impiegati per il monitoraggio del teatro libico in fermento da più di un mese.
Ma al di là di questi aspetti delicati, la costruzione di un satellite di osservazioni della terra con sensori ottici comporta una inversione di tendenza nelle collaborazioni spaziali italo francesi che fino ad ora prevedevano ripartizioni di compiti e cioè l’ottico da parte dei francesi e il radar da parte degli italiani.
La Francia comunque in termini di ritorni industriali non avrà grande danno perchè. come è noto, nell’azienda manifatturiera Thales Alenia il 75 % è francese.
L’ASI insomma agisce a tutto campo con i finanziamenti che dovrebbero essere destinati alla ricerca e sviluppo e tutto ciò con l’approvazione del Ministro Gelmini.
Non sembra un’anomalia?
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