sabato 24 settembre 2011

Satellite UARS: pericolo scampato!

Ormai siamo salvi!

I frammenti del satellite americano UARS non sono caduti in Italia, o meglio nella Padania.

A tale proposito sulla rubrica Cucù di Marcello Veneziani sul Giornale del 22 Settembre 2011  si dice testualmente in modo ironico, ma non troppo:

Siamo in grado di mandare satelliti nello spazio, di tenerci lì per un ventennio ad esplorare e poi quando finiscono non c’è un dispositivo di disintegrazione telecomandata; ognuno si salvi  come può, si chiuda in casa, anche se immagino che un proiettile da un quintale sparato dall’infinito avrebbe bucato e distrutto la casa centrata.
Non si può che convenire e sorprendersi che l’unico rimedio alla caduta di frammenti  sia quella di rifugiarsi nelle grotte.

venerdì 23 settembre 2011

La caduta di frammenti del satellite UARS: rischi di danni e responsabilità giuridiche.

Telegiornali ed organi di stampa dedicano molto spazio  all’evento della caduta di frammenti del satellite (Upper Atmosphere Research  Satellite)  su una fascia geografica interessante il nord italia prevista  ad horas. La protezione civile è  da giorni allertata.
Le previsioni di rientro sono soggette a continui aggiornamenti perché legate al comportamento del satellite stesso rispetto all'orientamento che assumerà nello spazio e agli effetti che la densità atmosferica imprime agli oggetti in caduta, nonché alle conseguenze sulla materia dell'attività solare.
Nell’ipotesi comunque di un malaugurato evento, anche se molto improbabile, di danni a persone e cose di chi sarebbe responsabilità giuridica  e risarcitoria?
Emeriti professori di diritto spaziale statunitensi sostengono  che i danni dovrebbero essere pagati dal Paese proprietario del satellite e nel caso di specie gli Stati Uniti d’America.
Questo sempre che il Paese ove cadano i frammenti abbia aderio alla “Liability convention "del 1972
Ne siamo sicuri e condividiamo questa tesi?
Hanno mai approfondito la questione gli esperti giuridici del MIUR e dell'ASI?

giovedì 22 settembre 2011

La nomina del direttore generale: una difficile decisione.

Il CDA dell’ASI,come abbiamo anticipatto sinteticamente in un precedente articolo del nostro blog, non ha prodotto alcun risultato in merito alla nomina del Direttore Generale .
La questione non è semplice perché, a quanto è dato sapere,il Presidente dell’ASI sarebbe orientato a non confermare l’attuale Direttore Generale che ha dalla sua di essere invece in possesso di un contratto di assunzione che avrà scadenza non immediata, ma soltanto tra qualche anno.
Pertanto la soluzione non sembra dietro l’angolo e potrà essere assunta dopo gli approfondimenti necessari per evitare perniciosi danno all’erario, laddove il'attuale Direttore Generale attuale non fosse confermato.
Vi è d’altra parte da porre in evidenza che in conformità all’articolo 12 comma 3 dello statuto dell'ASI.
il Direttore generale, il cui rapporto di lavoro é regolato con contratto di diritto privato condurata coincidente con la durata in carica del Presidente, é scelto tra persone di altaqualificazione tecnico-professionale e di comprovata esperienza gestionale, con profondaconoscenza delle normative e degli assetti organizzativi degli enti pubblici e del settoreindustriale aerospaziale.
Ciò comporta che sia espletata una selezione tra più candidati, al pari di quanto è accaduto per la nomina del Presidente dell’ASI.
Questi sono i corni del dilemma e decisioni in merito probabilmente saranno concordate, come è accaduto nel passato,con il il Ministro Vigilante.

mercoledì 21 settembre 2011

Dopo il Vega avremo un Veghino od un Vegone?

Il Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana,come si rileva da un recente articolo del Corriere delle Comunicazioni ,  ha parlato della strategia spaziale italiana e  in particolare,per quanto riguarda il lanciator Vega a ha psto in evidenza che  sarà lanciato fra Dicembre e Gennaio prossimo ed anche aggiunto:
Quindi dovremo commercializzarne i servizi ma anche pensare al futuro: fare un “Veghino” più piccolo, 500 chili di capacità, ma molto meno costoso? Oppure conviene realizzare un “Vegone” più grande da 3,5 tonnellate che risponda a tutte le esigenze del cliente?
E’ un bel dilemma  a cui la risposta non è dietro l’angolo anche perché sembrano tutt'altro che chiare le vicissitudini del lanciatore Vega di cui l'Italia è il maggiore finanziatore (70%) in ESA.
Questo programma peraltro nel futuro sembra essere sempre meno "italiano": infatti è bene ricordare  che la società Avio, maggiore azionista della ELV, società compartecipata dall’Agenzia spaziale italiana, capocommessa per la realizzazione del lanciatore Vega, sarebbe in tempi brevi comprata dalla società francese SAFRAN.
Insomma molte cose sono da chiarire tra cui in particolare quali sono i costi finora sostenuti dall'Italia nello sviluppo del lanciatore sin da quando è stato concepito.
E' un dato importante di conoscenza soprattutto in questo periodo di "vacche magre".




martedì 20 settembre 2011

Fumata nera all'ASI per la nomina del Direttore Generale

Come avevamo già anticipato nell’articolo del 16 settembre u.s. si sarebbe tenuto il giorno 20 cm il primo consiglio d’amministrazione della  nuova gestione dell’Agenzia.
Nuova gestione si fa per dire perché il Presidente e 2 consiglieri d’amministrazione sono stati riconfermati.
Uno dei primi punti all’ordine del giorno in accordo con lo statuto dell’Ente era la nomina del Direttore Generale.
Così è stato, ma  il tutto è stato rimandato ad una prossima seduta  perché si è soltanto avviato un processo di approfondimento sul delicato argomento che potrebbe anche non escludere la  riconferma dell’attuale Direttore.
Va anche detto che probabilmente anche per il Direttore Generale dovrebbe procedersi in termini di legge ad una selezione, al pari di quanto è stato fatto per il Presidente.

lunedì 19 settembre 2011

Saranno nel futuro due i punti di riferimento nello scenario spaziale italiano?

A seguito delle recenti nomine agostane dei Presidenti degli Enti di ricerca sono usciti dal cappello all’ASI  per ironia della sorte Enrico Saggese (riconfermato) e Giovanni Bignami all’INAF.
Quest’ultimo, per dovere di cronaca, non è soltanto un autorevole astrofisico. ma è stato anche Presidente dell’ASI a cui il Ministro Gelmini ritenne di far subentrare nel 2008, prima con un periodo di commissariamento, poi con un pieno mandato presidenziale l’attuale Presidente dell’ASI.
Sempre per dovere di cronaca il neo presidente dell’INAF  a suo tempo pose in evidenza con forza osservazioni critiche sulle modalità di redazione del piano spaziale nazionale.

Venendo ad oggi è anche recente un’intervista di Bignami sulla politica spaziale statunitense nell'era post shuttle.
Insomma nel quadro istituzionale degli Enti di ricerca dedicati al settore spaziale avremo due autorevoli punti di riferimento per i prossimi quattro anni.
Questa vuole essere soltanto una constatazione di una situazione di cui potremo valutare le conseguenze in un futuro anche breve se non altro nella strategia dei programmi scientifici.
Potremmo avere anche che i programmi scientifici rientrino nel futuro nelle esclusive competenze dell’INAF.
Non è da escludere.








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domenica 18 settembre 2011

Ipotesi di riorganizzazione industriale.

La manovra finanziaria, recentemente approvata,  non porta nella gerla soltanto le contrazioni delle spese dei Ministeri e degli Enti locali, ma anche le dismissioni dei beni di proprietà dello Stato.
Il Tesoro esclude  comunque di cedere ulteriori quote detenute in societa' quotate come Eni, Enel, Terna e Finmeccanica.
Quest’ultima  tuttavia, proprio in questi giorni nelle prime pagine dei giornali anche per le note vicende giudiziarie, potrebbe, almeno stando a quanto riferiscono giornali economici, cedere  il segmento ferroviario,che ha come punto di riferimento il gruppo Ansaldo Breda, a alla General Electric od ad altre società straniere.
E’ anche giunta la notizia che preoccupa specialmente gli amministratori della Campania che gli stabilimenti Alenia come quello di Pomigliano d’Arco possano essere chiusi definitivamente.
Ovviamente  non vi è nulla di certo, tranne il fatto  che si è avviata una fase che prelude ad una radicale riorganizzazione della Finmeccanica.
Quale sarà la sorte del segmento spaziale?
Ad oggi nulla di nuovo.
L’evidenza presente tuttavia è sotto il naso di tutti : basti pensare ad una Thales Alenia con maggioranza francese ed una Telespazio "sofferente " in questi ultimi mesi da più vicende organizzative,per rendersi conto come il futuro non sia affatto roseo per il futuro spaziale.

venerdì 16 settembre 2011

A quando la nomina del Direttore Generale dell'ASI?

Il consiglio d’amministrazione dell’ASI  dovrebbe essere perfezionato ad horas ed i suoi componenti come è ormai noto a tutti dovrebbero essere:
Saggese (Presidente), Pertosa per conto del MIUR, Mandolesi per conto del Ministero dell’economia e Finanza , Bussoletti per conto del MAE ed Airaghi per conto del Ministero della Difesa.
Per curiosità sono tre ingegneri e due laureati in fisica.
Il consiglio dovrebbe riunirsi a presto e presumibilmente già il 20 p.v. ed ovviamente uno dei primi punti all’ordine del giorno a norma di statuto sarebbe la nomina del Direttore Generale.
Sembrerebbe allo stato delle cose esservi un orientamento da parte del Presidente propenso alla nomina di  una persona di sua fiducia che, secondo quanto è dato sapere, potrebbe essere un laureato in economia operante anche in Agenzia Spaziale.
Sulla proposta non sembra esservi tuttavia un orientamento unanime  perché allo stato delle cose, anche in termini contrattuali, sembra molto forte la candidatura del Direttore Generale  in carica
Sulla  nomina del Direttore generale  tuttavia anche se non formalmente  avrà l’ultima parola il ministro Gelmini.
Insomma i giochi potrebbero non essere maturi!

giovedì 15 settembre 2011

L'incidenza della manovra finanziaria sui programmi spaziali.

Si intensificano le riunioni tra gli uffici del MIUR preposti alle attività spaziali e l’ASI per la messa a punto della conferenza internazionale sull’esplorazione spaziale che si terrà a Lucca l'11 novembre 2011.
Mentre si approntano gli ultimi ritocchi  organizzativi a questa importante kermesse spaziale che sarà di forte richiamo, anche per la cornice della stupenda città toscana, i Vertici spaziali italiani si dovranno apprestare quanto prima  a faree i conti con le probabili contrazioni finanziarie derivanti dalla manovra approvata in questi giorni da entrambi i rami del Parlamento.
Come è noto infatti una delle misure più qualificanti è quella connessa con i tagli di spesa che riguarderanno i ministeri per 6 miliardi di euro nel 2012.
Quanto incideranno  queste misure sull’ampio ventaglio di programmi nazionali ed internazionali portati avanti dall’ASI, che proprio in questi giorni  ha ulteriormente rafforzato la collaborazione con la Russia, mediante  la riattivazione di una commissione permanente inter-agenzie e di diversi gruppi di lavoro tematici tra cui telecomunicazioni e osservazione della Terra oltre a scienza e astrofisica?
In che modo sarà rimodulato il piano triennale spaziale per tenere conto delle nuove misure finanziarie?
Questi sono quesiti fondamentali a cui bisognerà dare risposta in tempi brevi.

mercoledì 14 settembre 2011

Sempre la stessa musica!

E’ di questi giorni la notizia di una circostanziata lettera al neo Presidente dell’ASI Enrico Saggese da parte di un’importante organizzazione sindacale  presente nell’Ente.
Si formulerebbero ovviamente gli auguri di buon lavoro, ma si coglierebbe  anche l’occasione per porre in evidenza in modo netto  le cose che non vanno in ASI in termini gestionali ed organizzativi.
Sembrerebbe  una lettera ben fatta contenente non il solito “cahier des doleances”
Insomma le solite giuste critiche sulla gestione dell’ASI.
Servirà a qualcosa? E’ presto per dirlo.
Sappiamo soltanto che a questa musica già nota da tempo e suonata  a più riprese da organi di stampa e atti ispettivi parlamentari, il Ministro Gelmini ha risposto con la riconferma del Presidente.

martedì 13 settembre 2011

Le inevitabili interazioni tra ASI ed INAF.

Finalmente si sta completando la composizione del consiglio d’amministrazione dell’ASI.

Sembra  ormai infatti noto il designato del Ministro dell’Economia e Finanza.
Con molta probabilità potrebbe corrispondere alla figura di un astrofisico o comunque di persona proveniente dal mondo della scienza.
Sarebbe un necessario completamento in termini di competenze a cui provvede il Ministro Tremonti dal momento che il Ministro Gelmini, competente sulla ricerca ha preferito nominare due Ingegneri(Enrico Saggese come Presidente e Vito Pertosa come Consigliere d’amministrazione).

Non è da escludere, secondo quanto si apprende, che la persona di cui si parla  possa essere già stato nominato nel consiglio d’amministrazione dell’INAF.
Sembrerebbe che l’interessato ( che potrebbe benissimo essere consigliere d’amministrazione in entrambi gli Enti) intenda optare per l’ASI, ben più importante dell’INAF in quanto è l’erogatore dei finanziamenti dei programmi spaziali, ivi compresi quelli di astrofisica portati avanti dall’INAF stesso.

Ed allora in tal caso all’INAF la carica di consigliere potrebbe essere assunta da  uno degli altri due della terna scelta a suo tempo dal comitato di valutazione del MIUR.




lunedì 12 settembre 2011

Ancora sulle collaborazioni tra Italia ed Iran nel settore delle tecnologie sensibili.

 Sull’ultimo numero de l’Espresso è comparso un articolo dal titolo “ Il patto segreto tra Italia ed Iran.
Si fa riferimento a  numerose  collaborazioni tra i due Paesi in molteplici settori e tra questi anche nelle tecnologie sensibili.
Non è una novità: infatti più volte  si è incentrata l’attenzione sulle collaborazioni nelle tecnologie spaziali, con particolare riferimento a quella di alcuni anni fa  tra l’agenzia spaziale iraniana e l’industria italiana costruttrice della piattaforma satellitare MITA il cui prototipo fu finanziato dall’Agenzia Spaziale italiana.

In particolare fu data dovizia di particolari su questa cooperazione testimoniata da copiosa documentazione nonché dalla televisione iraniana del periodo in cui fu realizzato il satellite Mesbah derivato dalla piattaforma italiana MITA.

Sarebbe importante approfondire se la collaborazione  da parte del'industia italiana con ll’agenzia spaziale iraniana già avviata qualche anno fa,  fosse a conoscenza dell’ASI e se in particolare ques’ultima , nella sua qualità di committente della piattaforma MITA, abbia dato le relative autorizzazioni per il trasferimento di tecnologia di cui era proprietaria.

E’ un tema molto delicato su cui il nuovo corso gestionale dell’ASI se volesse potrebbe approntare le necessarie verifiche.

domenica 11 settembre 2011

Presto un nuovo" primo cittadino" per il CIRA?

Da molti anni ormai la presidenza del centro di ricerca aerospaziale coincide con quella del Presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana di cui il CIRA è la principale società partecipata.

Infatti nei primi anni del duemila il Prof Sergio Vetrella è stato contemporaneamente Presidente dei due Enti.
In seguito dopo un breve intervallo di transizione il presidente dell’ASI ing. Enrico Saggese ha assunto anche la presidenza del CIRA.

Se le logiche rimanessero immutate, Saggese da pochissimi giorni riconfermato alla guida dell’ASI dovrebbe mantenere lo scettro di comando  anche del Centro aerospaziale di Capua.

Eppure da alcuni giorni si rincorrono le voci secondo cui il primo cittadino del Cira dovrebbe ritornare ad essere  Sergio Vetrella, oggi assessore regionale per i Trasporti della regione Campania. Insomma c'è qualcosa di nuovo, anzi d'antico nell'aria per citare i mirabili versi dell'Aquilone di pascoliana memoria,
Vetrella potrebbe rappresentare a giudizio di molti un punto di forza per il rilancio del CIRA.

L’interessato tuttavia sembra smentire con forza queste voci.
Staremo a vedere!

Acque sempre agitate in Telespazio.

 Prima la notizia di perdite finanziarie dovute alla commessa per il satellite turco Göktürk  e a ritardi nei finanziamenti da parte dell’ASI , poi la cassa integrazione per molti dipendenti.

Questo è il bollettino degli ultimi mesi sulla Telespzio, la società a maggioranza italiana operante nel Paese in campo spaziale.

Tegole su tegole e non è finita!

Infatti si rileva dalla stampa che grazie a consulenze in questi giorni oggetto di attenzione

 Per di piùTelespazio garantirà tramite la filiale argentina l'intera cartografia del territorio.

Ci limitiamo ovviamente a riportare notizie che dovranno essere  approfondite nelle sedi competenti, ma che comunque contribuiscono ad accrescere gli elementi di preoccupazione e di incertezza sulle prospettive della società.

Speriamo anzi auspichiamo fortemente che le vicissitudini della società ed in particolare eventuali errori di strategia e gestionali  non incidano sulla sicurezza  del posto di lavoro del Personale.


sabato 10 settembre 2011

Presto in orbita la pizza napoletana?

Tralasciamo almeno per un giorno di parlare di cose serie e purtroppo anche di sprechi inutili, consulenze facili, conflitti di interesse e procedure di selezione non regolari.
Dedichiamoci alla pizza napoletana  o meglio alla mitica margherita  che sarebbe pronta  a sbarcare sulla luna.
E’ una fantasia?
Si tratterebbe invece di un’iniziativa portata avanti da una delle più grandi catene mondiali della gastronomia.
Si parla di un impegno finanziario consistente dell’ordine di circa 15 miliardi di euro:un  investimento impegnativo, che ha tutta l’aria di una manovra pubblicitaria ma che potrebbe aprire invece  interessanti ed arditi scenari culinari per il nostro futuro più o meno prossimo.
Chissà quando insomma i nostri posteri potranno degustare un’ottima pizza alla margherita in un ristorante lunare con vista sulla Terra?
Cosa diranno i celebri pizzaioli del passato: inorridiranno all’idea o ne saranno contenti?

venerdì 9 settembre 2011

Le responsabilità del comitato di selezione del MIUR nella nomina del Presidente dell'ASI

Nell’articolo di Repubblica di cui abbiamo dato notizia nel blog si incentra molto l’attenzione sulla questione della irregolare candidatura a Presidente dell’ASI per via di un decreto che vieta di guidare un Epr per più di due mandati.

Ha fatto testo il parere favorevole  dall’avvocatura dello Stato che,anche se autorevole, è pur sempre un parere formulato dietro  richiesta dell’ASI.
Gli uffici del MIUR responsabili non avrebbero eccepito  alcunchè al riguardo, ma quello che sembrerebbe ben più grave che non sia stata compiuta alcuna verifica da parte del comitato di selezione, malgrado l’avviso di selezione recitasse quanto segue al riguardo:

 I candidati dovranno essere in possesso dei requisiti generali riportati negli statuti degli enti per i quali presentano la propria candidatura, di quelli individuati nell'art. 11 del d.lgs. 213/2009, in particolare non avere già svolto un doppio mandato (nel ruolo per cui ci si candida) presso lo stesso ente, come da art. 8 comma 2 del citato d. lgs. 2132009.

Appare strano quindi che il comitato non abbia proceduto in via prudenziale a chiedere il  parere per lo meno dell’ufficio legislativo del Ministero Vigilante.
Questa circostanza appare molto sorprendente e potrebbe aprire la stura a varie considerazioni sulla regolarità della procedura  e non solo.

giovedì 8 settembre 2011

Le polemiche sulla Presidenza dell'ASI.

E' comparso  oggi nel “ Venerdi “ di Repubblica l'articolo   titolato All’Agenzia Spaziale decolla la polemica (Astronomica) cita in particolare le "consulenze sospette, spese facili e l'accusa di un conflitto di interesse

Nell’articolo si fa riferimento a "consulenze sospette, spese facili, e accuse di un conflitto di interesse" invero già poste in evidenza in atti ispettivi parlamentari ed in organi di stampa.
In particolare si richiama l’attenzione sul fatto che “Secondo alcuni Saggese neppure avrebbe dovuto ripresentarsi per via  di un decreto che vieta di guidare un Epr  per più di due mandati”

Potrebbero quindi  avere ben ragione di chiedere l’annullamento della nomina gli altri candidati della cinquina prescelta dal comitato di selezione per la presidenza dell’ASI  e cioè Simona di Pippo, Ezio Bussoletti, Marcello Coradini e Paganetto.

Insomma polemiche su polemiche ed una "bella gatta da pelare" per il responsabile nel MIUR del procedimento di selezione, a cui spettava la responsabilità di valutare i requisiti di ammissione dei candidati ed anche per l'ufficio spazio a cui spetta la vigilanza sull'ASI.

Presto un nuovo indirizzo civico per l'ASI entro il 2012.

La nuova sede dell’ASI che ha fatto parlare tanto di sè: basti ricordare gli atti ispettivi parlamentari articoli di stampa,in cui si è fatto riferimento anche a  spreco di denaro pubblico,sembra proprio  una realtà.
Dovrebbe essere stato portato infatti  a compimento anche l’allestimento  della mensa, della cucina e del bar di cui si rileva già da alcuni mesi  nel sito internet dell’ASI la pubblicazione di esito di gara esperita.
Ebbene   corre voce che sarebbe ormai  scoccato il termine definitivo per il trasferimento dei  dipendenti per  Agosto 2012, data in cui la nuova sede dovrebbe essere pienamente operativa.
Finalmente l’ASI avrà una sede di proprietà,  coronando così legittime ambizioni che purtroppo nei primi anni '90 comportarono anche strascichi giudiziari.
Sembra inoltre che moltissimo personale non sia affatto contento di abbandonare il centro di Roma per recarsi nell’area di Tor Vergata.
Ma si trasferiranno tutti?
Sarà comunque l’unico indirizzo civico  dell'ASI o sarà prevista, al pari di altri Enti, anche una sede per la Presidenza per i necessari contatti istituzionali?
Sarebbe in tal caso interessante valutarne i costi, soprattutto in questo periodo di difficoltà finanziarie per il Paese.

Le direttive del Ministro Gelmini per l'INAF

Si è insediato in questi giorni il nuovo Presidente dell’INAF Giovanni Fabrizio Bignami a cui passa il testimone  Tommaso Maccacaro.
All’atto dell’insediamento il nuovo Presidente ha indirizzato un saluto al personale e tra l’altro ha posto in evidenza quanto segue
Il decreto del ministro Gelmini, firmato il 10 agosto e disponibile sul nostro sito, è molto sintetico: dice che sono nominato “a partire dalla data odierna e per un quadriennio”, ma nulla più. Finora, non ho avuto dal MIUR input specifici per il mio mandato. Se dal ministero arriverà qualcosa, lo saprete subito.
 Sembrerebbero dunque assenti, sulla base delle autorevoli affermazioni del Presidente dell'INAF,  al momento le direttive del Ministro per questo Ente e verosimilmente anche per gli altri Enti sotto la sua Vigilanza.
Speriamo che questo "silenzio ministeriale" sia di breve anzi di  brevissima durata in quanto è assai importante conoscere il futuro strategico di Organismi quali l’INAF e L’ASI su cui si faranno sentire sensibilmente le contrazioni finanziarie collegate alla manovra finanziaria in via di approvazione da parte del Parlamento.
E’ comunque fortemente auspicabile che le direttive politiche del Ministro siano indirizzate ad un maggiore coordinamento tra ASI ed INAF finalizzato ad una razionalizzazione delle strutture e quindi ad una conseguente riduzione della spesa pubblica.

mercoledì 7 settembre 2011

Norme su incompatibilità e decadenza nello statuto dell'Agenzia Spaziale Italiana.

Le scelte del Ministro Gelmini per il Presidente ed il consigliere d’amministrazione dell’ASI riguardano 2 ingegneri come abbiamo già dato ampia diffusione in precedenza.
Un esperto più propriamente “scientifico” potrebbe essere stato designato  tanto per sempio dal Ministro degli Esteri o da quello dell’conomia e finanza, al momento preso da tanti problemi e non certo dalle problematiche spaziali.
Lo scrivente di questo blog non può che essere soddisfatto dal momento che anch’egli è ingegnere.
Non certo tuttavia  vogliamo soffermarci su notizie di cui abbiamo già dato ampia diffusione.
Vogliamo invece prendere in esame lo statuto dell’ASI con riferimento all’articolo 13 sulle incompatibilità e decadenza che recita:
Il Presidente, i componenti del Consiglio di amministrazione e del consiglio tecnico-scientifico,il Direttore generale, i responsabili dei settori tecnici, fermo restando le incompatibilità e le decadenze previste per legge e nei regolamenti dell'Agenzia, non possono essere amministratori o dipendenti di società che partecipano a programmi finanziati dall'Agenzia,salvo quelle partecipate dalla medesima Agenzia
 Consiglieri d’amministrazione od anche componenti del comitato scientifico  che si  trovassero ad essere amministratori  di quella società dovrebbero in sostanza  immediatamente decadere.
Si tratta di un giusto articolo che salvaguarda l’ASI dai pericoli dei conflitti di interesse tanto frequenti di questi tempi.
Vi è solo da auspicarne la necessaria e tempestiva applicazione, nell’eventualità non sempre remota in cui si verificasse il caso.

martedì 6 settembre 2011

Le nomine al Museo storico della Fisica e Centro studi e ricerche Enrico Fermi

Facciamo seguito all’articolo del 6 settembre 2011 e continuiamo a prendere in esame le recenti nomine dei Presidenti e dei consiglieri d’amministrazione degli Enti idi Ricerca.
Mettiamo questa volta sotto la lente di ingrandimento il Museo Storico della Fisica e Centro di Studi e Ricerche “Enrico Fermi”  che ha rischiato nei giorni recenti di essere soppresso insieme all’Istituto di Studi germanici ed all’Area Science Park, perché dotato di un organico inferiore alle 70 unità.
Rileviamo a tale proposito   che  il consigliere d'amministrazione di parte MIUR sarebbe, sempre che non vi si siano casi di omonimia( ed  in tal caso ce ne scusiamo),  presumibilmente un  medico primario di malattie  respiratorie, come si può evincere  peraltro dalla rete internet. Tutto appare  formalmente in regola perché lo statuto dell’Ente non sembra affatto restrittivo al riguardo, in quanto recita all’articolo 8 comma 3 quanto segue:
il Consiglio di Amministrazione è composto dal Presidente e da due Membri scelti tra esperti di alta qualificazione scientifica nazionale ed internazionale e/o di alta amministrazione nominati dal Ministro. Essi durano in carica quattro anni e sono rinnovabili solo una volta, ai sensi dell’art. 8 del Decreto.Uno dei due Membri è designato dal Presidente, sentiti i Responsabili delle attività scientifiche multidisciplinari nelle quali è impegnato il Centro Fermi
Ci saremmo tuttavia  aspettati, forse sbagliando, che la scelta fosse caduta su un esperto  in campi più propriamente pertinenti alle attività esplicate dal Centro ed anche per tale motivo  ci rincresce che non sia pubblicata la terna dei prescelti dal comitato di selezione utile per  consentire una comparazione dei curricula.
Forse pecchiamo di ingenuità ed in tal caso ce ne scusiamo!

Enti di ricerca: tutto regolare e conforme agli statuti le nomine dei consiglieri d'amministrazione?


Sul sito del MIUR è stato pubblicato l’elenco delle rose dei candidati prescelti dal comitato di selezione per le presidenze degli Enti .
Non sembra così per i consiglieri d’amministrazione di cui sono stati dati soltanto quelli dei consiglieri d'amministrazione nominati dal Ministro e non le terne selezionate. che sarebbero molto utili per porre a confronto i vari curricula.
Come esempio riportiamo il caso dell’istituto nazionale d’alta matematica il cui statuto all’articolo 5 recita quanto segue:

Il Consiglio di amministrazione è nominato dal Ministro dell’Istruzione, dell’Università e
della Ricerca ed è composto dal Presidente, da un esperto di alta amministrazione, individuato secondo la procedura prevista dall’art. 11, comma 3, del decreto legislativo n. 213/2009, e da un esperto scientifico scelto direttamente, mediante elezione, dalla comunità scientifica di
riferimento, composta da tutti i docenti universitari di materie matematiche..

Ebbene il consigliere nominato dal Ministro, come si può evincere dal curriculum, è senza dubbio un autorevole matematico ; appare meno evidente che possegga i requisiti di esperto di alta amministrazione.
Appare pertanto legittima la domanda se nella terna prescelta vi fosse invece un  esperto di  alta amministrazione che, a norma di statuto, avrebbe potuto essere nominato consigliere d’amministrazione.
Ci troviamo pertanto così di fronte ad una nomina discutibile dal punto di vista della conformità allo statuto dell'Ente?
Naturalmente questa è soltanto un'ipotesi che meriterebbe un approfondimento al pari  di quelle ben più eclatanti già oggetto di attenzione da parte di questo blog e da parte di atti ispettivi parlamentari, sempre a proposito delle nomine negli Enti di ricerca.

lunedì 5 settembre 2011

Inevitabili le contrazioni finanziarie nel settore spaziale.

All’indomani dell’ennesimo lunedì nero per l’economia mondiale e in particolare per quella italiana, appare sempre più drammatica una situazione a cui difficilmente potrà porre rimedio la manovra finanziaria in discussione al Parlamento.
Non può sottrarsi a questa tempesta il settore spaziale.
Le enfatiche dichiarazioni sullo sviluppo di grandi progetti e i piani spaziali pluriennali già varati appaiono ormai surreali e poco credibili.
Infatti è necessario domandarsi quali saranno i futuri finanziamenti governativi,tenendo conto delle imminenti tagli di spesa nei Ministeri e negli Enti pubblici ed ancora quanti saranno i finanziamenti da allocare per i programmi dell’ESA di cui è prossima la conferenza del Ministri della ricerca dei Paesi aderenti.
E’ urgente quindi rimboccarsi le maniche e provvedere con alto senso di responsabilità alla ridefinizione di un piano spaziale sfrondato e ridotto a pochi programmi essenziali e  di effettiva valenza di ricerca e sviluppo.
E’ un compito oneroso che spetta alla "nuova squadra di governo" del settore spaziale!

domenica 4 settembre 2011

Un nuovo corso per l'INAF.

L’istituto nazionale di astrofisica di cui da qualche giorno sono stati  completati gli organi di  governo, entra nella piena operatività con la nuova Presidenza affidata al Prof. Giovanni Fabrizio Bignami.
Possiamo dire l’uomo giusto al posto giusto  poiché è ben nota e riconosciuta a livello nazionale ed internazionale la sua valentia scientifica.
Nel formulare al prof. Bignami gli auguri di buon lavoro, poniamo alla sua attenzione la necessità di imprimere a questo Ente le più opportune svolte scientifiche, organizzative ed  amministrative, tenendo anche conto dell’inevitabile intreccio con l’Agenzia Spaziale Italiana che dovrebbe per legge destinare alle scienze dell’esplorazione i necessari finanziamenti.



sabato 3 settembre 2011

Salvi gli Enti di ricerca!


I Presidenti degli Enti di ricerca  Science Park, Centro Fermi ed Istituto germanico possono finalmente tirare un respiro di sollievo.
Niente paura: non perderanno la poltrona da poco conquistata con la recente nomina  da parte del Ministro Gelmini.
Sono salvi infatti dalla soppressione gli enti di ricerca e culturali sotto i 70 dipendenti.
Così prevede un emendamento bipartisan alla manovra approvato all'unanimità dalla commissione Bilancio del Senato.
Insomma ci troviamo di fronte ad un ennesimo esempio di come la manovra voluta inizialmente dal Ministro Tremonti stia diventando un grande colabrodo.
Grandi annunci e poi ……. in questo caso come in altri la montagna ha partorito il topolino.

venerdì 2 settembre 2011

Le nomine dei Presidenti degli Enti di ricerca: tutto in regola?

In precedenti articoli come ad esempio  quello del 25 agosto 2011   abbiamo parlato diffusamente delle nomine dei Presidenti degli Enti di ricerca espletati dal ministro Gelmini
Non può passare inosservato quanto riportato da una fonte giornalistica  che, nel prendere in esame il pacchetto delle nomine, pone in evidenza che qualche mugugno l'ha sollevato soltanto il trattamento riservato a Saggese, confermato alla guida dell'Asi, per il quale è stata fatta l'eccezione ad personam di non considerare il periodo di commissariamento straordinario alla stessa stregua di un mandato pieno di presidenza.
Certamente l’affermazione sull’eccezione “ad personam” merita adeguato approfondimento e se  ne fosse accertata l’attendibilità , sarebbe assai discutibile il ruolo svolto nell’ambito della direzione generale della ricerca del MIUR dal responsabile del procedimento, che avrebbe considerato valida la domanda di candidatura presentata  dal Presidente dell’ASI.
Sarebbero inevitabili  peraltro molteplici ricorsi da parte di altri candidati danneggiati dalla decisione del MIUR.
Non possiamo che attendere gli ulteriori sviluppi.
Per completezza di informazione si rileva che fino ad ora non è dato sapere se  i presidenti dell’Area di ricerca di Trieste, dell’istituto di studi germanici, e del centro Enrico Fermi  potranno esercitare effettivamente il loro mandato dal momento che la manovra in discussione in Parlamento prevede la norma che prescrive lo scioglimento degli enti di ricerca con meno di 70 dipendenti.

giovedì 1 settembre 2011

A che punto è il CIDOT?

Il controllo delle coste e degli oceani in tutte le situazioni di emergenza come quelle dell’uragano negli Usa,gli studi sul disastroso terremoto che si abbattè sulle coste giapponesi in relazione al possibile spostamento dell’asse terrestre ed andando più indietro nel tempo lo studio del  terremoto in Indonesia nel 2004 sono tutte attività esplicate dal centro di geodesia spaziale di Matera ove dovrebbe nascere la cittadella dello spazio nell’ambito di un accordo tra l’ASI e la regione Basilicata.
Grande enfasi ne fu data nel novembre 2009 ed in particolare fu annunciata anche la creazione di un centro di eccellenza per l'interpretazione dei dati di osservazione della Terra rilevati da satellite (CIDOT), di una rete di Remote Sensing per il monitoraggio del territorio, di un centro permanente per l'alta formazione e di un parco scientifico e spaziale.
Questo avvenne nel 2009 ed oggi qual è la situazione e quali sviluppi avrebbe avuto il decantato CIDOT?
Si pone questa domanda anche  un consigliere della regione Basilicata che in particolare chiede al Presidente della Regione a  "che punto sia l’iter della realizzazione della Cittadella dello spazio e del Centro interpretazione dati per l’osservazione della Terra".
Medesima domanda andrebbe fatta all'ASI il cui consiglio d'amministrazione non è ancora completo nella sua composizione.
Ci associamo a questa richiesta.