All’indomani dell’ennesimo lunedì nero per l’economia mondiale e in particolare per quella italiana, appare sempre più drammatica una situazione a cui difficilmente potrà porre rimedio la manovra finanziaria in discussione al Parlamento.
Non può sottrarsi a questa tempesta il settore spaziale.
Le enfatiche dichiarazioni sullo sviluppo di grandi progetti e i piani spaziali pluriennali già varati appaiono ormai surreali e poco credibili.
Infatti è necessario domandarsi quali saranno i futuri finanziamenti governativi,tenendo conto delle imminenti tagli di spesa nei Ministeri e negli Enti pubblici ed ancora quanti saranno i finanziamenti da allocare per i programmi dell’ESA di cui è prossima la conferenza del Ministri della ricerca dei Paesi aderenti.
E’ urgente quindi rimboccarsi le maniche e provvedere con alto senso di responsabilità alla ridefinizione di un piano spaziale sfrondato e ridotto a pochi programmi essenziali e di effettiva valenza di ricerca e sviluppo.
E’ un compito oneroso che spetta alla "nuova squadra di governo" del settore spaziale!
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