Le scelte del Ministro Gelmini per il Presidente ed il consigliere d’amministrazione dell’ASI riguardano 2 ingegneri come abbiamo già dato ampia diffusione in precedenza.
Un esperto più propriamente “scientifico” potrebbe essere stato designato tanto per sempio dal Ministro degli Esteri o da quello dell’conomia e finanza, al momento preso da tanti problemi e non certo dalle problematiche spaziali.
Lo scrivente di questo blog non può che essere soddisfatto dal momento che anch’egli è ingegnere.
Non certo tuttavia vogliamo soffermarci su notizie di cui abbiamo già dato ampia diffusione.
Vogliamo invece prendere in esame lo statuto dell’ASI con riferimento all’articolo 13 sulle incompatibilità e decadenza che recita:
Il Presidente, i componenti del Consiglio di amministrazione e del consiglio tecnico-scientifico,il Direttore generale, i responsabili dei settori tecnici, fermo restando le incompatibilità e le decadenze previste per legge e nei regolamenti dell'Agenzia, non possono essere amministratori o dipendenti di società che partecipano a programmi finanziati dall'Agenzia,salvo quelle partecipate dalla medesima Agenzia
Consiglieri d’amministrazione od anche componenti del comitato scientifico che si trovassero ad essere amministratori di quella società dovrebbero in sostanza immediatamente decadere.
Consiglieri d’amministrazione od anche componenti del comitato scientifico che si trovassero ad essere amministratori di quella società dovrebbero in sostanza immediatamente decadere.
Si tratta di un giusto articolo che salvaguarda l’ASI dai pericoli dei conflitti di interesse tanto frequenti di questi tempi.
Vi è solo da auspicarne la necessaria e tempestiva applicazione, nell’eventualità non sempre remota in cui si verificasse il caso.
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