Vi è sempre un gran parlare dell’Iran e della sua potenza militare, nucleare e spaziale e certamente questo Paese appare all’opinione pubblica sempre più isolato nella comunità internazionale, soprattutto dopo l’ultimo intervento dell presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad all’assembla generale delle Nazioni Unite nello scorso settembre.
Eppure non sembra così almeno nel consesso mondiale delle Nazioni Unite dove da tempo è sempre più sentita l’influenza dell’Iran.
In tutti comitati dell’ONU si sente la presenza dell’Iran: Nell’UNDP (il programma per lo sviluppo) nell’UNODC (ufficio per la battaglia alla droga e al crimine) nell’Unicef)( l’agenzia per il rispetto dell’infanzia) e nell’UNHCR (l’agenzia per i rifugiati).
Dulcis in fundo: Da questo aprile l’Iran è entrato per quattro anni nella commissione con base a Ginevra per la Scienza, la Tecnologia e lo Sviluppo. Lo stesso sottocomitato giuridico del Copuos, il Comitato per l’uso pacifico dello spazio, è presieduto da Ahmad Talebzadeh dell’Iranian Space Agency per il biennio 2010-2011.
Eppure paradossalmente da oltre un anno piovono dossier e notizie di vario tipo sull’uso di satelliti iraniani da usare nel caso di un attacco israeliano ai siti nucleari di Teheran.
I programmi spaziali iraniani sia connessi alla realizzazione di satelliti, sia degli adeguati sistemi di propulsione, non sono d’altra parte un mistero per nessuno e neanche per l’Italia ove alcuni anni fa sorsero non poche polemiche e preoccupazioni su presunte collaborazione italiane nel supporto della tecnologia i spaziale iraniana.
martedì 5 ottobre 2010
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