venerdì 20 maggio 2011

Il bando del MIUR per la selezioni dei Presidente degli Enti ormai è pubblico ed alcuni Presidenti in carica non avranno i titoli per parteciparvi.

Come si rileva dal sito intenet del MIUR è stato pubblicato ufficialmente l’avviso per la selezione dei Presidenti e dei consiglieri d’amministrazione degli Enti di ricerca che dà 20 giorni per proporsi nelle cariche.
  L’avviso risulta molto puntuale e circonstanziato nelle precisazioni di legge ed evidenzia che i Presidenti in carica  che abbiano espletato due mandati, compreso quello di      Commissario (e sono più di uno!)  non posseggono i titoli per partecipare alla selezione. Insomma, come giusto e corretto,  non sembra palesarsi alcuna deroga per qualche Ente “privilegiato” essendo  molto chiaro il richiamo alla norma del il decreto legislativo che recita in proposito:
 I Presidenti degli enti di cui al presente comma possono restare in carica per non piu' di due mandati. Il periodo svolto in qualita' di commissario straordinario e' comunque computato come un mandato presidenziale.
"Sic stantibus rebus", laddove i Presidenti con più mandati ritenessero di presentare comunque la candidatura, l’amministrazione interessata, e cioè il MIUR , dovrebbe, analogamente  all’articolo 3 comma 3 del DPR 9-5-1994 recante norme sull’accesso degli impieghi nelle pubbliche Amministrazioni  disporre “ in ogni momento, con provvedimento motivato, la esclusione dal concorso per difetto dei requisiti prescritti”
Gravi sarebbero, diversamente,  le responsabilità del dirigente  e dei funzionari della Direzione generale per il coordinamento e lo sviluppo della ricerca - Ufficio III (Coordinamento, finanziamento e valutazione enti) e di altri uffici eventualmente preposti, se, d’ufficio, non segnalassero al Comitato degli esperti la inammissibilità delle candidature pervenute da Presidenti “anziani” ai fini della conseguente loro legittima esclusione. Infatti, i candidati in possesso dei requisiti non solo potrebbero giustamente ricorrere nelle sedi opportune ma anche gli stessi organi deputati al controllo, ed in primis la Corte dei Conti, potrebbero dichiarare nulli i provvedimenti dei presidenti nominati in assenza dei requisiti di legge, affondando definitivamente i già disastrati enti di ricerca ed esponendo il Ministro Vigilante ad una esposizione di certo non benevola.

1 commento:

  1. Noto che già il Governo aveva rigettato ogni possibilità di ricandidatura, come si può leggere dal preambolo al decreto di riordino (D.lgs. 213/2009):

    "Ritenuto di non accogliere la condizione espressa dalla VII Commissione permanente del Senato circa la possibilita', nella fase di prima attuazione della riforma, per i presidenti di essere rinominati qualora abbiano ricoperto l'incarico medesimo per meno di otto anni in quanto si e' accolta una condizione differente, posta sul medesimo comma, dalla VII Commissione della Camera al fine di uniformare il trattamento tra presidenti e componenti dei consigli di amministrazione;"

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