Sul sito web dell’ESA compare la scheda tecnica del lanciatore Vega utile per la messa in orbite basse e polari di satelliti scientifici e di osservazioni della terra che vanno da di un peso da 300 kg ad un massimo di 2000 kg.
La storia del Vega che dovrebbe essere lanciato alla fine dell’anno è molto più complessa ed appare opportuno riassumerla.
Il progetto Vega è stato ufficialmente approvato dal Consiglio dell'Agenzia Spaziale Europea nel giugno del 1998, e sebbene fosse inizialmente previsto che Arianspace (Francia) avrebbe svolto il ruolo guida nel progetto, la Francia entro il 1999 ha fornito solo l'8% dei fondi necessari, mentre l'Italia, per esempio, ne prevedeva già il 55%.
Per molti anni l’andamento del programma fu molto incerto anche perché la Francia avrebbe manifestato a suo tempo il proposito di ritirare le sue quote, sostenendo che il progetto Vega, non sarebbe stato in grado di competere con altri vettori che erano già in uso, come ad esempio il Rokot russo.
Queste a quanto si deduce da informazioni ufficiali e non.
Quel che sembra certo è comunque che il vettore Vega subirà ulteriori ritardi e sarà lanciato alla fine dell’anno in corso o forse anche nel 2011.
Oggi comunque non facciamo dietrologia e domandiamoci piuttosto a quanto ammontino i finanziamenti dell’Italia per il programma Vega a fronte di investimenti industriali connessi a questo programma gestito dall’ESA . Ed ancora quale è il reale mercato pubblico e privato.
Sono tutte domande che il ministero vigilante (MIUR) dovrebbe porsi per controllare adeguatamente la spesa pubblica.
domenica 13 giugno 2010
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