martedì 3 maggio 2011

Sono ancora possibili accorpamenti degli Enti di ricerca?

Il sito del MIUR ha pubblicato  il ventaglio degli Enti di cui al decreto legislativo di riordino.
Sono tutti con statuti  per nulla differenti tra loro e che contengono modeste innovazioni.
Se si va a ripercorrere tuttavia  le dichiarazioni  pubbliche rilasciate dal Ministro Gelmini   sul riordino degli Enti   si ritrovano anche importanti annunci come quello fatto  ad un convegno sul trasferimento tecnologico nel 2010  in cui il Ministro  mette in evidenza  che “ un’operazione (ndr degli Enti di ricerca)   potrà' avvenire anche "attraverso accorpamenti e fusioni"
Quanto è rimasto di queste dichiarazioni di intenti da parte del Ministro?
Pressoché nulla perché ogni Ente sembra ripiegato su sè stesso nell’unico obiettivo di salvaguardare presunte autonomie e spazi di potere.
Sorge  allora spontanea la domanda se siano ancora possibili  in questa fase terminale del riordino accorpamenti di Enti finalizzati a semplificare il sistema complessivo ed a ottimizzare gli obiettivi di ricerca del Paese.
Soltanto come esempio, potrebbe essre utile procedere ad un accorpamento tra ASI ed INAF se non altro per il fatto che quest'ultimo è  un Ente dedicato completamente alle problematiche di astrofisica.
Grazie a questa fusione un nuovo Ente di Ricerca  comprensivo di’ASI  ed l’INAF potrebbe avere in sé competenze adeguate  sia in campo scientifico, sia in quello tecnologico.
E' elevata   tuttavia  la probabilità che il Ministro  contraddica i suoi propositi iniziali.

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