Quando si parla del Sudan, si pensa spesso ad un immenso paese africano, dalla complessa situazione politica, teatro di povertà, devastazioni e guerre fratricide religiose.
Eppure questo Paese, è sorprendente a dirsi, nonostante le sue avversità, mostra interesse nello sviluppo delle tecnologie e segnatamente nelle attività spaziali.
Ed in tal senso il Sudan sta pensando seriamente all’istituzione di un’agenzia spaziale per il coordinamento delle attività nazionali del settore ove non sono assenti iniziative tendenti soprattutto ad una migliore utilizzazione del territorio.
In tale ambito rientrano le osservazioni della terra ove il "Remote sensing authority del Sudan"sta cooperando con l’organizzazione siriana per il telerilevamento (GORS) , con l'organizzazione intergovernativa dei Paesi islamici per la scienza e la tecnologia spaziale (ISNET), and con la Commissione pakistana per la ricerca spaziale (SUPARCO).
Non va dimenticato anche che il Sudan in cui vi sono numerosi dipartimenti universitari interessati allo spazio, è membro del comitato delle Nazioni Unite per l’utilizzazione pacifica dello spazio extraatmosferico.
Infine tanto per la cronaca nell'Ottobre 2008 un piccolo asteroide dal diametro di circa 5 metri cadde sulla Terra, bruciando a contatto con l'atmosfera Terrestre.
Date le piccole dimensioni del corpo celeste esso andò distrutto, ma alcuni suoi resti riuscirono a raggiungere il suolo, in un'area del deserto Nubiano.Ebbene una squadra di ricerca guidata dalla Nasa e composta da 150 studenti dell'Università di Khartoum in Sudan raccolse circa 600 frammenti del meteorite, per un peso complessivo di più di 8,5 Kg.
Dalle analisi chimiche sarebbe risultato che tra i campioni ricuperati vi sarebbero almeno
10 tipologie differenti di meteoriti ed alcuni di essi contengono composti chimici complessi, molecole organiche ed aminoacidi.
Sono dunque tutti segnali positivi su un Paese che, malgrado le sue vicissitudini, vuole crescere in campo scientifico e tecnologico.
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