In questi giorni ci troviamo di fronte ai tre seguenti eventi di consistente importanza per la prospettiva delle attività spaziali:
il rinnovamento delle attività spaziali nel quadro del riordino complessivo degli Enti di ricerca.
l’incombenza della manovra finanziaria sulle attività spaziali con particolare riferimento alla situazione del CIRA, la società partecipata dell’ASi che rischia una drastica riduzione dei finanziamenti.
l'andamento della vicenda Finmeccanica che, come è noto, è il principale destinatario dei finanziamenti spaziali governativi.
L’intreccio di questi eventi può determinare effetti non irrilevanti sullo scenario aerospaziale nazionale.
Non è dato sapere inoltre con esattezza se esistano ad oggi un piano triennale aerospaziale ed un piano pluriennale strategico di riferimento.
In occasione del seminario organizzato nel luglio 2008 dal comitato parlamentare VAST l’allora direttore del coordinamento delle attività spaziali della Finmeccanica, oggi presidente dell’ASI e del CIRA rilevava tra l’altro : “Oggi siamo in assenza sia di un Piano aerospaziale nazionale aggiornato sia di un piano triennale di attività"
Sembra strano ma a tale proposito varrebbe la pena di porre in evidenza che cambiano i ruoli delle persone preposte al coordinamento del settore, ma non le situazioni. Le osservazioni fatte nel 2008 si possono ripetere per intero ancora oggi, come critica all’operato dell’ASI in cui ovviamente i vertici sono mutati rispetto al 2008Questo sempre che non vi siano i documenti strategici di riferimento.
Insomma similia similibus nella perenne logica dei corsi e ricorsi storici.
domenica 6 giugno 2010
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento