Continua a destare sorpresa la recente sentenza del consiglio di stato( articolo del 28 aprile u.s ) che dà ragione ad alcuni dipendenti dell’ASI, riconoscendo loro le mansioni superiori .
Infatti essa, anche se riferita a particolari fattispecie, contiene principi di carattere generale suscettibili di applicazione nei confronti della grande prevalenza di personale dell’Ente che ha svolto e continua a svolgere mansioni superiori sino dalla costituzione dell’ASI nel 1988.
In tale contesto peraltro non è dato prevedere quanto la sentenza possa avere ripercussioni anche nei concorsi interni in via di espletamento.
Sarebbe auspicabile, che in ASI, sic stantibus rebus, venisse applicato un sano principio di autotutela per ricondurre il tutto ad un senso di equanimità nei confronti dei dipendenti che, a vario titolo, hanno esplicato mansioni di livello superiore.
Invero questa strada fu avviata da precedenti amministratori e poi improvvisamente arenata.
I sindacati potrebbero fare la loro parte per giungere a soluzioni idonee per risolvere problemi che hanno comportato fino ad ora e continuano a produrre un consistente aumento di contenzioso presso la giustizia ordinaria ed amministrativa.
Anche questo tema potrebbe essere oggetto di attenzione da parte dei consiglieri di amministrazione dell'Ente.
lunedì 3 maggio 2010
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