venerdì 29 luglio 2011

La missione programmatica dell'ASI: fuori rotta?

In data odierna è stato pubblicato un atto ispettivo  parlamentare in cui si critica la missione programmatica portata avanti dall’Agenzia Spaziale italiana e tra l’altro si pone in evidenza il concetto più volte  riportato in questo blog e che cioè
“la quota di finanziamento dell'ASI proveniente dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca sia specificamente dedicata alla ricerca scientifica spaziale ed agli sviluppi tecnologici necessari per garantire alla comunità scientifica l'accesso allo spazio;
Al tempo stesso  si chiede che
le infrastrutture ed i servizi per la navigazione, le telecomunicazioni e l'osservazione della terra, anche quando destinate principalmente ad uso militare e quindi finanziate in quota maggiore dal Ministero della difesa, siano valorizzate e rese massimamente disponibili anche per usi civili;
la scelta e la nomina degli organi di gestione e indirizzo dell'Agenzia (il presidente, il consiglio di amministrazione, il consiglio tecnico-scientifico) sia ispirata a princìpi di trasparenza, professionalità e rispetto al numero dei mandati ed evitando cumuli di incarichi
Un atto ispettivo dunque  che denunzia con vigore un cambio di rotta nei programmi dell’ASI a cui è assegnato il compito di «promuovere, sviluppare e diffondere la ricerca
scientifica e tecnologica applicata al campo spaziale e aerospaziale e lo sviluppo di servizi innovativi»,
Il deputato della maggioranza ignora probabilmente che il Ministro Gelmini sta provvedendo con elevata probabilità alla riconferma dell’attuale Presidente dell’ASI che sembra essere un sostenitore di questo radicale cambio di rotta.

1 commento:

  1. Perchè fuori rotta? La missione dell'ASI e il relativo statuto sono talmente vaghi che qualsiasi rotta ci può stare. L'importante è che la rotta sia stabilita dal sistema politico di turno, visto che è così che funziona in Italia.
    Se l'attuale maggioranza ha deciso che i soldi pubblici vengano spesi in un certo modo avrà probabilmente dei motivi ed è così che funziona il sistema.

    L'ASI ha però il compito molto importante di mettere in opera i progetti che realizzano le scelte dei politici e deve farlo bene, in modo efficente, senza sprechi e, soprattutto, in modo da far crescere su questi progetti il sistema paese, della ricerca e dell'industria. Certo nei vincoli dati dai politici non è facile, ma l'ASI deve essere giudicata su questo.

    Ad esempio, se chi governa il paese ha identificato dei progetti bandiera, l'ASI li deve realizzare nel migliore dei modi.

    E mi domando se per la realizzazione del Progetto Bandiera "Satellite Ottico per il telerilevamento" l'ASI stia effitivamente operando nel migliore dei modi, visto che sta facendo tutto in modo molto poco trasparente e pubblico. Possibile che di come intenda realizzare un progetto da oltre 100MEuro non ci sia alcuna informazione?
    L'ASI pubblica un bando per fare gli stand fieristici (nobilissimo, senza dubbio) ma nn pubblica nulla su un progetto bandiera, che deve essere un fiore all'occhiello del sistema paese?

    A dirla tutta, i rumors che invece circolano abbondanti nell'ambiente e sempre molto insistenti, non tranquillizzano affatto.
    Sembra che ASI stia propendendo per una soluzione con tecnologia tedesca, invece che la solita soluzione francese, in ognoi caso niente di italiano, tanto per cambiare.
    Se soluzione straniera deve essere (visto che di ipotesi di utilizzare/sviluppare tecnologia italiana nessuno proprio ne parla, nonostante sia un progetto bandiera di "ricerca") perchè allora non dare a Telespazio la possibilità di recuperare l'investimento che sta facendo nel satellite turco, fornendo un ricorrente di questo anche all'ASI? Non sarebbe un buon modo per ridare ossigeno a un'azienda italiana in difficoltà?

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