Il comitato di valutazione per la scelta dei presidenti e dei consiglieri d’amministrazione degli Enti di ricerca vigilati dal MIUR e sottoposti al riordino, continua a far parlare di sé.
Infatti,non soltanto in un atto ispettivo di cui demmo notizia in un precedente articolo furono espressi dubbi dai parlamentari sulla terzietà del comitato, poiché un componente si troverebbe ad essere consigliere di amministrazione di un Ente sottoposto al riordino (controllore controllato?),ma anche recentemente in un ulteriore atto ispettivo si sollevano non pochi dubbi sulle "competenze” di un Comitato che dovrà selezionate un numero imprecisato di candidati comunque superiore e di molto al centinaio per un altrettanto numero elevato di Enti di ricerca che abbracciano per competenza molteplici discipline.
“Nell’atto ispettivo si chiede in particolare quali urgenti iniziative il Governo intenda intraprendere al fine di garantire la massima doverosa trasparenza ed imparzialità nelle procedure di selezione degli amministratori degli enti di ricerca sottoposti alla vigilanza del Ministero dell'istruzione, università e ricerca;
se non intenda integrare opportunamente il Comitato di selezione costituito con decreto ministeriale 2 maggio 2011, n. 4520, in modo che siano presenti tutte le specializzazioni richieste dalla fattispecie;”
“Emergono inoltre ulteriori preoccupazioni sulla natura di un bando di selezione di chiamata pubblica") aperto a chiunque ritenga di voler inviare il proprio curriculum, senza chiara specificazione in ordine a titoli che debbano essere posseduti, a parte la generica attinenza, richiesta, alle materia di competenza degli enti interessati. Ciò sembra consentire un'amplissima arbitrarietà da parte dei saggi che costituiscono il comitato di selezione, senza che gli stessi possano valutare la specializzazione richiesta in tutte le materie interessate, in contrasto con il disposto dell'art. 97 della Costituzione, che ad avviso dell'interrogante presuppone il rispetto del principio di specializzazione da parte dei dirigenti pubblici;”
Non poche perplessità dunque che indubbiamente rischiano di gettare ombre sulla regolarità delle.procedure di valutazione che dovrebbero essere espletate entro il mese di Luglio p.v.
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