Il 23 marzo us, come è stato ampiamente riportato dalla stampa dedicata,il vice-presidente della commissione europea Antonio Tajani, responsabile per l'Industria, l'Imprenditoria e la Politica spaziale, ha incontrato i responsabili delle industrie europee impegnate nel progetto e il Direttore Generale dell’ESA che nel sistema Galileo fa sostanzialmente da braccio tecnico alla Comunità europea.
La riunione è stata molto importante ed il Vice Presidente Taiani , evidente preoccupato per lo sviluppo del programma Galileo che va da anni avanti a corrente alternata per le varie resistenze internazionali e più prettamente tecniche che ne rendono il percorso accidentato,ha richiesto dall’industria europea una forte assunzione di responsabilità riguardo al contenimento dei costi ed al rigoroso rispetto degli impegni, anche temporali, per il buon successo di Galileo.
Tra i partecipanti alla riunione, basta verificare, vi erano tutti, proprio tutti i responsabili industriali, ma sarà un caso, non vi era alcun italiano, in quanto era presente per la Thales Alenia Space (Italia) il responsabile, il francese Reynald Seznec
Infatti come è noto la maggioranza dell’importante industria manifatturiera che assorbe i maggiori finanziamenti dell’ASI, è detenuta dalla Francia.
Sembra peraltro che non vi abbia partecipato la Telespazio che è competente degli aspetti gestionali e che presenta una maggioranza italiana nell’azionariato.
Ha un significato tutto ciò?
Potrebbe essere un'ulteriore conferma che l’Italia da anni, anche nell’Europa spaziale, sia ormai subordinata alla Francia e ciò con buona pace del piano spaziale decennale italiano che dedica cospicui finanziamenti alla Thales Alenia.
Questa situazione non è certo tra le migliori in un momento in cui soprattutto in politica estera e della Difesa sono ben nette le divergenze di vedute tra Italia e Francia.
La riunione è stata molto importante ed il Vice Presidente Taiani , evidente preoccupato per lo sviluppo del programma Galileo che va da anni avanti a corrente alternata per le varie resistenze internazionali e più prettamente tecniche che ne rendono il percorso accidentato,ha richiesto dall’industria europea una forte assunzione di responsabilità riguardo al contenimento dei costi ed al rigoroso rispetto degli impegni, anche temporali, per il buon successo di Galileo.
Tra i partecipanti alla riunione, basta verificare, vi erano tutti, proprio tutti i responsabili industriali, ma sarà un caso, non vi era alcun italiano, in quanto era presente per la Thales Alenia Space (Italia) il responsabile, il francese Reynald Seznec
Infatti come è noto la maggioranza dell’importante industria manifatturiera che assorbe i maggiori finanziamenti dell’ASI, è detenuta dalla Francia.
Sembra peraltro che non vi abbia partecipato la Telespazio che è competente degli aspetti gestionali e che presenta una maggioranza italiana nell’azionariato.
Ha un significato tutto ciò?
Potrebbe essere un'ulteriore conferma che l’Italia da anni, anche nell’Europa spaziale, sia ormai subordinata alla Francia e ciò con buona pace del piano spaziale decennale italiano che dedica cospicui finanziamenti alla Thales Alenia.
Questa situazione non è certo tra le migliori in un momento in cui soprattutto in politica estera e della Difesa sono ben nette le divergenze di vedute tra Italia e Francia.
Nessun commento:
Posta un commento