Con piacere si rileva dal sito dell’INAF come vi sia una costante ed aggiornata informazione al pubblico sull’evoluzione dello statuto dell’Ente ,dalla sua prima bozza fino alla versione definitiva che dovrà essere pubblicata sulla Gazzetta ufficiale, ai sensi della legge di riordino degli Enti di ricerca.
E’ un bell’esempio di trasparenza e di ciò va dato merito senza dubbio al Presidente dell’INAF.
Lo stesso purtroppo non accade nell’Agenzia Spaziale Italiano dove tutto appare invece segreto, sin dai primi tempi della gestazione dello statuto che peraltro con moltissimo ritardo fu reso noto ai sindacati.
Non si può dire altro se non che sia uno strano modo di agire da parte degli organi direttivi dell’ASI.
Dovrebbero essere alla peina luce del sole tutte le decisioni assunte dal Consiglio d’Amministrazione dell’ASI e tra queste ovviamente anche quelle relative allo statuto da cui dovrà dipendere la vita futura dell’Ente.
Non si può che esprimere sorpresa, per usare un eufemismo per questo comportamento; ma quello che appare ben più grave è che da parte del personale dell’ASI e dei suoi sindacati non si reclami un'elementare e legittima esigenza di trasparenza.
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