Il programma di telecomunicazioni spaziale nazionale sancito ufficialmente nel documento di visione strategica 2010-2020 merita attenzione ed approfondimento, se non altro, per il fatto che richiederà impegni finanziari cospicui nel corso dei prossimi anni.
Proprio per questo,abbiamo esposto sia pure sommariamente in precedenti articoli i contenuti e gli aspetti più tipicamente industriali connessi alla creazione di una società dedicata alle telecomunicazioni
Questa società che ad oggi vede in via preliminare come azionista la sola agenzia spaziale italiana sarebbe ora al vaglio del Ministro Vigilante per la necessaria approvazione.
Non dovrebbe essere tuttavia un'autorizzazione da prendere a cuor leggero: infatti nel relativo iter procedurale andrebbero approfonditi temi delicati come quello dell’allocazione delle frequenze al fine di valutare la non esistenza di “conflitti” con Eutelsat, in quanto ben due satelliti commerciali di Eutelsat KA Sat recentemente lanciato ed Eurobird hanno la posizione orbitale di 9° Est dell’orbita geostazionaria terrestre assegnata a suo tempo all’Italia.
Ed inoltre sarebbe assai singolare che il Miur desse il via libera ad una società che, si interesserebbe dello sviluppo di attività mature e non di ricerca e sviluppo.
Staremo a vedere!
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