Secondo quanto riportato da autorevoli riviste specializzate nel settore aerospaziale i finanziamenti destinati nel 2009 dai vari paesi del mondo ai programmi spaziali civili .
Questi sono i dati salienti indicati secondo area geografica.
Nel’area asiatica ed oceanica il primato dei finanziamenti spetta al Giappone con 2340 milioni di dollari contro i 1609 della Cina. Segue l’India con 906 milioni di dollari. Fanalini di Coda sono Vietnam ed Indonesia.
Nel MedioOriente e in Africa in testa è l’Iran con 100 milioni di dollari.
Per Israele si menzionano soltanto 11 milioni di dollari perché la maggioranza delle spese afferiscono alla sfera militare.
L’Algeria ed il Sudafrica sono presenti entrambi con 5 milioni di dollari.
Nell’America latina ai primi posti sono Brasile ed Argentina rispettivamente con 85 e 82 milioni di dollari.
Nel Nord America primeggiano ovviamente gli Stati Uniiti d’America con 20083 milioni di dollari.
Nell’area del’ex Unione sovietica sono stati allocati complessivamente 36000 milioni di dollari-
In Europa oltre ai finanziamenti dell’ESA di 735 milioni di dollari cui concorrono tutti i Paesi aderenti all’ESA, sono al primo posto per finanziamenti la Francia con 2436 milioni di dollari, la Germania con 1250 milioni di dollari e l’Italia con 940 milioni di dollari.
Non vi è un quadro esatto delle spese militari nel settore che consistenti in tutto il mondo.
La linea di tendenza dell' impegno italiano tra i primi Paesi impegnati in ambito spaziale si è rafforzata ulteriormente con l’approvazione da parte del consiglio di amministrazione dell’ASI di un piano decennale per 7 miliardi di Euro.
Uno dei temi chiave del Piano sarebbe l'osservazione della Terra» a cui sarebbe destinato il 33% dei 7 miliardi, un finanziamento preceduto soltanto da quello per la scienza (pari al 37%). Il restante 30% è ripartito fra telecomunicazioni e lanciatori e il contributo per la Stazione Spaziale Internazionale.
Tra le novita' di punta del piano di dettaglio approvatoi, c'e' il ritorno rilevante nel settore delle telecomunicazioni, del Broadcasting Tv e la seconda generazione di CosmoSkyMed.
Sembrano programmi prevalentemente dedicati agli aspetti applicativi e molto meno alla ricerca e sviluppo
E’ legittimo domandarsi se e in che misura partecipino a questi programmi applicativi operativi i destinatari finali e le industrie interessate che hanno consolidato il loro posizionamento nel mercato spaziale grazie ai rilevanti finanziamenti governativi allocati negli anni.
Dunque sembrerebbe improprio che questi programmi fossero finanziati dal ministero dell’istruzione, università e ricerca.
Eppure il tutto sta andando avanti con il pieno appoggio del ministro Gelmini.
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