Non si può affatto ignorare l’intervento tenuto in questi giorni dall’onorevole Marco Airaghi vicepresidente dell’agenzia spaziale italiana e consigliere ministeriale per l’aerospazio, come è riportato da Varese news del 28 settembre 2010, in una tavola rotonda indetta dai rotary presso l’Università Cattaneo di Castellanza.
Il Vice Presidente dell’ASI ha fatto un ampio excursus sui progressi ed avanzamenti scientifici e tecnologici conseguiti dall’Italia soprattutto in questi anni, già a partire dai primi lanci effettuati dal team del prof. Broglio. Passi fondamentali si sono registrati nello sviluppo dei satelliti come nel campo dei lanciatori ed in particolare del Vega che dovrebbe essere lanciato nel 2011.
Il Vicepresidente Airaghi ha anche precisato, come è sempre riportato dalla stampa" che dopo le pagine di gloria della nostra produzione per lo spazio, restano i problemi". E due sono significativi: "Il primo è la proprietà delle massime aziende del settore, che è in mani straniere (sia pur europee). L'altra, grave, è l'assoluta mancanza di figure professionali in grado di sostituire una generazione di ingegneri e tecnici aerospaziali."
Airaghi avrebbe aggiunto secondo quanto è riferito"È un grido di dolore che lancio qui, nella “provincia con le ali”. Servono più corsi, più master, e indirizzare i giovani a questo settore"
Vi sono dunque valutazioni positive sugli sviluppi nazionali nelle tecnologie di punta spaziali, ma anche critiche molto nette che denoterebbero anche una carenza della strategia spaziale italiana di cui uno degli elementi cruciali dovrebbe essere la salvaguardia delle aziende del settore e dei ritorni industriali effettivi e non virtuali derivanti dalla partecipazione ai programmi dell'ESA.
Potrebbe essere considerata anche un’autocritica perché l’on Airaghi fa parte del consiglio di amministrazione dell’Agenzia spaziale italiana, il massimo organo di coordinamento nazionale nel settore spaziale cui spetta anche l'elaboraziome del piano strategico a lungo termine?
Come si diceva in premessa queste posizioni non possono rimanere inosservate tanto più che l’Onorevole AIraghi per la sua valentia e competenza nel settore appare un potenziale candidato alla presidenza dell’Agenzia spaziale italiana.
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