Il Consiglio dei ministri, come è noto, ha varato il 25 maggio 2010 la manovra economica e, come è riportato dai media, sembra prevedere addirittura la sparizione di Enti minori di ricerca, quali ad esempio l’istituto nazionale di astrofisica.
Se ciò accadesse, e scusate l’immodestia l’avevo previsto, vi sarebbe una rivoluzione non indifferente nella galassia degli Enti di Ricerca di cui si stanno rivedendo gli statuti.
Non potrebbero non esservi ripercussioni anche sull’Agenzia spaziale italiana, il cui ruolo è discusso in modo rilevante da mesi.
Sarà necessario rivedere accuratamente i finanziamenti destinati all’agenzia spaziale italiana, che, tra l’altro, senza che finora il Ministro Vigilante abbia eccepito qualcosa al riguardo, propende per sviluppare programmi prevalentemente applicativi e di seconda generazione e non con elevato contenuto di reale avanzamento tecnologico, nonché collaborazioni internazionali ad ampio raggio dall’Africa all’America Latina, oltre quelle tradizionali con paesi europei e Stati Uniti.
Speriamo proprio che si imbocchi la strada del rigore che preveda tra l’altro riduzione di poltrone, poltroncine e consulenze!
mercoledì 26 maggio 2010
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento