sabato 13 febbraio 2010

Quale futuro per le piccole e medie imprese

Concrete iniziative sembrano essere state assunte da parte dell’Agenzia Spaziale Italiana che ha promosso invero già da qualche mese un piano organico nei settori dell’alta tecnologia finalizzato alla crescita anche in termini di competitività delle piccole e medie imprese ,di cui molte di loro partecipano anchi ai programmi dell'ESA.
È stato infatti pubblicato un primo bando per sviluppi tecnologici nel settore dei Materiali, Componenti, Sensori riservato alle piccole e medie imprese italiane, per un valore complessivo di 10 milioni di euro, finanziati al 50% dall’ASI.
Esso è il primo di quattro bandi di cui gli altri tre avranno come oggetto le Osservazioni della Terra, la Navigazione e le Applicazioni Integrate, le Telecomunicazioni.
Si presenta quindi nelle premesse come una lodevole iniziativa che si attendeva da molti anni e che può andare senza dubbio incontro alle esigenze delle piccole e medie imprese spesso soffocate negli anni passati dalle politiche monopolistiche della grande impresa.
L'iniziativa, che dovrà essere al tempo stesso accompagnata da un maggiore sviluppo di progetti di collaborazione sul territorio con le regioni e le autonomie locali ,rischia tuttavia di perdere la necessaria spinta propulsiva se non rientra in un ambito legislativo organico ed ad ampio respiro. che sviluppi in modo efficace i rapporti tra pubblico e privato, tra soggetti di ricerca in senso stretto, come università ed enti pubblici, da un lato, ed imprese,dall’altro.
La risposta a queste esigenze purtroppo non sembra assicurata dal decreto di riordino degli Enti ricerca , operativo dal 16 febbraio prossimo, che pone alla stessa stregua tutti gli Enti di ricerca senza metterne in evidenza nel modo dovuto le rispettive peculiarità.

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